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Tweel, la gomma indistruttibile...[/
Forature addio. La gomma indistruttibile è già realtà. L’ha presentata la Michelin, in quella sfilata di muscoli e cilindrate che è il salone di Detroit.
La soluzione è rivoluzionaria, come rivoluzionario è stato il pneumatico radiale lanciato dal gigante francese cinquanta anni fa, anche se il confronto lascia il tempo che trova. La tecnologia Tweel svuota ( nel senso letterale della parola) completamente la gomma, eliminando la sua anima. L’aria. Il primo elemento, che credevamo insostituibile, e che, invece, i ricercatori Michelin hanno rimpiazzato con un anello di raggi che sostengono il battistrada, sottile come la suola di una scarpa.
“Le grandi rivoluzioni della mobilità succedono una volta ogni cento anni.” -commenta Terry Gettys, Presidente del Centro Ricerche Michelin di Greenville- “ Il Tweel ci permetterà di raggiungere prestazioni impossibili per i pneumatici convenzionali di oggi.”
Ed è proprio l’assenza d’aria unita alla superficie deformabile del battistrada che permette alla ruota di assorbire colpi durissimi e di rotolare senza problemi sopportando carichi più pesanti, e aumentando – secondo la Michelin- il comfort di marcia.
Ma c’è dell’altro. Con il Tweel ognuna delle quattro gomme diventerebbe regolabile, sia in rigidità verticale che laterale. Tradotto per i meno esperti vuol dire che i consumi diminuiscono perché la resistenza è minore, mentre maneggevolezza e controllo crescono.
E’ il requiem del copertone bucato (in mezzo al Tweel ci passa una mano), e la fine dell’incubo da cric, ricorrente nell’esistenza dell’automobilista.
Vedere come “calzano” le Tweel su di una berlina fa uno strano effetto,comunque. Ti chiedi dove siano le rotaie, o se la macchina viaggi su magneti. Poi scopri che nel futuro della Michelin la produzione in serie non è così lontana. “ Il nostro obiettivo”- spiega ancora Gettys- “è quello di entrare sul mercato equipaggiando con la tecnologia Tweel mezzi dal peso ridotto e dalla bassa velocità. Quello che scopriremo sarà poi applicato alle automobili.”
Insomma, prima di finire sulle nostre ruote, la tecnologia dovrà passare parecchi esami e le ipotesi di utilizzo sono tante: si parla di veicoli da lavoro e mezzi militari, mentre è già presente su due prototipi creati da Dean Kamen , l’inventore del monopattino Ginger, uno dei tanti che la mobilità l’ha rivoluzionata a parole.
Il primo è l’iBot, una carrozzella per disabili capace di salire le scale e di mangiarsi le barriere architettoniche, mentre il Centaur un bizzarro ibrido a quattro ruote che segue i movimenti del corpo del conducente e non si ribalta mai.
Per Michelin, che le gomme le ha fatte su misura pure al superjumbo Airbus A 380 e allo Shuttle, il pneumatico senz’aria è solo l’ultimo tassello di un mosaico cominciato nel 1889.
Fonte: kwmotori.kataweb.it
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19/02/2005 15:48 |
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