Il profilo di un palazzo,
i rumori di una strada,
il verde abbandonato di un parco,
l'angolo cupo di un vicolo maleodorante.
I pensieri si risvegliano e corrono
a quel tempo.
Rimbalzano impazziti
sulle finestre ostinatamente chiuse,
sbattono testardi
sull'intonaco ferito da scritte colorate
scivolano veloci
sul selciato consunto e sporco d'olio.
Ma poi si quietano accoccolandosi
nel ricordo del sorriso
di un giovane amore
profumato di mare,
ritraendosi intimoriti
nella sensazione di freddo
provocata da uno scroscio improvviso
di pioggia autunnale,
assaporando il sale
delle lacrime innocenti
versate nell'addio malinconico
di chi va via trascinato,
senza certezza,
dalla speranza
di un destino migliore.