Gli alimenti più preziosi
Vediamo ora quali sono i vegetali stagionali che possono fornire un aiuto specifico.
Iniziamo dalla base della nostra alimentazione, ovvero i cereali. Perché svolgano la loro azione depurativa è consigliabile consumarli integrali in quanto, grazie al loro contenuto di fibre insolubili, favoriscono il transito intestinale riducendo il tempo di contatto con le sostanze “indesiderabili”, a tutto vantaggio della salute.
Tra i cereali integrali il riso è quello con più spiccate doti depurative: le sue fibre hanno un benefico effetto sulle fermentazioni e microinfezioni batteriche dell’intestino. Inoltre il suo germe contiene un olio con una buona quantità di vitamina E dall’azione antiossidante. Da non molto gli sono state scoperte delle sostanze antiaggreganti piastriniche, che rendono il sangue più fluido.
Tra le verdure sono due quelle che si distinguono per le loro proprietà depurative: il tarassaco e il carciofo. Entrambe appartengono alla famiglia delle composite con una doppia utilità per fegato. Da una parte hanno un’azione colagogo-coleretica, stimolano cioè la produzione ma anche l’eliminazione della bile da parte del fegato, con effetto disintossicante; dall’altra sono diuretiche, e di conseguenza facilitano l’escrezione delle tossine e contrastano la ritenzione idrica. Il tarassaco viene considerata la pianta più importante per il fegato: si chiama taraxacina il principio attivo che stimola il flusso biliare con effetto detossicante. Chiamata anche radicchio o dente di leone, è un’erba selvatica ricca di caroteni e minerali (calcio in particolare) che abbonda non solo dal verduraio ma anche nei nostri prati: vanno colte le foglie, i germogli e il colletto della radice. Si può mangiare subito in insalata oppure essiccare per benefiche tisane (vedi oltre) ma in questo caso va usata la radice della pianta che andrà raccolta in autunno.
Il carciofo, oltre che per l’effetto diuretico è indicato per i disturbi alle vie biliari, riducendo il rischio di calcolosi. Stimola l’eliminazione del colesterolo da parte del fegato e ha capacità antiuriche, aiuta cioè a smaltire gli acidi urici derivati dalle proteine animali, che potrebbero accumularsi (scorie acide) e favorire la comparsa di dolori articolari. Le sostanze epatoprotettrici del carciofo (cinarina) svaniscono con la cottura: meglio perciò consumarlo in insalata tagliato molto sottile e condito con olio e limone. Infine, se fresco contiene molta inulina, fibra utile all’intestino.
Passando ad altri ortaggi stagionali, i ravanelli grazie al rafanolo contenuto sono utili per la funzionalità epatica e sono disintossicanti, oltre a essere buone fonti di vitamina C e potassio. Anche l’ortica è considerata depurativa perché agisce sulle secrezioni biliari: va consumata cotta in pizze salate o paste ripiene, ad esempio. In linea generale, tutte le insalate che hanno un gusto amarognolo, come ad esempio le cicorie, possiedono delle sostanze utili per il buon funzionamento epatico.
Non sono proprio di stagione ma virtù diuretiche e depurative sono tipiche della cipolla e dei cavoli. La prima è ricca di minerali e sostanze antiossidanti come i flavonoidi e la vitamina E, ha un’azione decongestionante, diuretica, depurativa e anche di disinfettante intestinale grazie all’allicina, che le conferisce il tipico sapore. L’azione regolatrice sull’intestino è dovuta anche all’inulina, che aiuta la flora batterica “buona”. Cruda ha un maggiore effetto diuretico.
Tutta la famiglia dei cavoli, oltre al buon quantitativo di potassio e vitamina C, è particolarmente ricca di sostanze antiossidanti (fenoli, indoli ecc.), che oltre a combattere i radicali liberi, servono all’organismo per disintossicarsi dalle sostanze chimiche e ormoni eventualmente presenti nel cibo o nell’ambiente.