Esce il 1 giugno "Memory Almost Full"
Dopo 4 anni, Paul McCartney pubblica il suo 21esimo album da solista, "Memory Almost Full", in Italia il 1 giugno. Contiene 13 brani inediti scritti e sarà il primo disco di McCartney scaricabile. "E' un disco personale e retrospettivo, che attinge dalla memoria... - dice l'autore - Ripenso a quando scrivevo canzoni con John (Lennon, ndr). E' come ai tempi di Penny Lane e Eleanor Rigby: le sensazioni sono ancora quelle di un tempo!"
L'album arriverà prima nei negozi italiani prima che in quelli del Regno Unito, dove uscirà solo il 4 giugno mentre negli Usa arriverà il 5 giugno. "C'è un medley di 5 canzoni verso la fine e questo è un elemento volutamente retrospettivo, spiega McCartney. - Ho pensato che potrebbe essere perché sono in questa fase della mia vita in cui ripenso a quando scrivevo canzoni con John.
"Memory Almost Full" è anche la prima pubblicazione sulla neonata etichetta Hear Music, fondata da Starbucks Entertainment e Concord Music Group. La lavorazione di "Memory almost full" è durata ben 4 anni, anche se nel frattempo McCartney ha pubblicato nel settembre del 2005 un altro disco, "Chaos And Creation In TheBackyard". "Ho iniziato quest'album prima del mio ultimo disco. Poi l'ho riascoltato e mi è piaciuto molto... Suppongo si possa dire che contiene per metà materiale nuovo e per l'altra metàà' materiale risalente al 2003".
La traccia d'apertura dell'album è "DanceTonight", il cui video è stato diretto dal regista Michel Gondry con Natalie Portman e Mackenzie Crook. "Non intendo raccontare troppo. Voglio solo che sappiate che è stata una bell'esperienza girarlo", dice Paul. - Di recente mi sono comprato un mandolino e mentre strimpellavo è venuta fuori la struttura di questa canzone".
L'ultima cosa ad arrivare è stata il titolo dell'album, come da prassi in casa McCartney. "Con l'eccezione di Sgt. Peppers', non ho mai fatto un album partendo da un titolo e un concetto. Stavo pensando a cosa avrebbe potuto sommare il tutto e 'Memory Almost Full' mi è venuto in mente. E' una frase che mi sembrava abbracciasse la vita moderna; nello stile di vita odierno, i nostri cervelli tendono ad essere sovraccarichi. Mi è capitato di vedere questa frase anche sul mio telefonino un po' di volte".
tgcom