LONDRA (16 agosto) - Quella voglia irresistibile di sbadigliare da cui si è colti appena si vede qualcuno che si appresta a farlo, oggi ha finalmente una spiegazione scientifica. Lo sbadiglio è un gesto contagioso per via dell'empatia che lega gli esseri umani tra loro. Fino ad oggi ci si è spesso interrogati su quel gesto che scattava senza una vera motivazione ogni qual volta si assisteva allo sbadiglio altri. Oggi una ricerca britannica svela che soltanto gli esseri umani, gli scimpanzé e forse il macaco compiono questo gesto per capacità e bisogno di identificarsi con i propri simili.
Atsushi Senju, un ricercatore del Birkbeck College di Londra e alcuni colleghi giapponesi hanno studiato lo sbadiglio in bambini autistici e non ed hanno scoperto che gli autistici, sebbene sbadigliassero, non venivano contagiati dallo sbadiglio altrui. Essendo l'autismo un disturbo mentale che impedisce di formare legami emozionali normali con il prossimo e che secondo alcuni esperti è legato all'incapacità di provare empatia nei confrontio degli altri, questo spiegherebbe secondo Senju quindi, il risultati dello studio «appoggiano la teoria secondo cui lo sbadiglio, per essere contagiso, deve basarsi sull'empatia».
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