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Ultimo Aggiornamento: 25/11/2009 10:21
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Per i fans della "beneamata", "eterna incompiuta", o chiamatela come volete, questo è il topic vostro
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Mancini sorride, Adriano non si e' rotto: sub lussazione alla spalla destra
Milano, 24 ottobre 2005

"Gli esami hanno escluso fratture, evidenziando, invece, una sub lussazione all'articolazione acromion claveare della spalla destra da trauma diretto. Il centravanti ha raggiunto il centro sportivo Angelo Moratti per iniziare ad effettuare le terapie necessarie, al termine delle quali gli è stato effettuato un bendaggio contentivo". Arriva in tarda mattinata, sul sito dell'Inter, il comunicato tanto atteso dai tifosi nerazzurri: Adriano ad Udine non ha riportato nessuna frattura, ma solo una dolorosa sub lussazione alla spalla destra.

L'esito degli esami a cui si è sottoposto in mattinata il numero 10 nerazzurro ridà il sorriso a roberto Mancini, nonostante le buone prestazioni del sostituto Cruz (5 goal in campionato). Soddisfatto anche l'Imperatore: "Ero un po' preoccupato dopo la caduta di ieri - ha commentato con il volto sorridente - ma l'esito degli esami è stato confortante. Adesso devo mettercela tutta per rimettermi velocemente a disposizione dell'allenatore e della squadra". Adriano perderà sicuramente la partita di mercoledì sera contro la Roma, e quella di domenica a Genova contro la Samp, ma potrebbe rientrare con uno spezzone di gara già il 6 novembre contro la Lazio, profittando poi della sosta prima della 12a di campionato (Inter-Parma, 20 novembre).

fonte rainews
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L'Inter vuole continuare a vincere
Adriano e Martins contro il Siena

Insidiosa trasferta in terra toscana per l'Inter, che alla ripresa del campionato rende visita al Siena. Mancini conferma la squadra che ha fatto tanto bene nelle ultime uscite con sei vittorie di fila: rispetto al match con l'Empoli rientra Stankovic, in attacco conferma per il tandem Adriano-Martins. Per il nigeriano ultima gara prima della Coppa d'Africa. De Canio si affida a Chiesa, spesso a segno con i nerazzurri.


Una trasferta complicata quella che attende i nerazzurri, resa più insidiosa dal fatto che arriva dopo 18 giorni di sosta. Il Siena gioca un buon calcio, come ha dimostrato anche sul campo della Juventus ed in casa è particolarmente temibile. Inoltre può contare su Enrico Chiesa, 136 gol in serie A, che quando vede nerazzurro si esalta. Non è un mistero che la squadra milanese sia una delle vittime preferite dal 35enne bomber. La squadra di Mancini ha avuto sicuramente modo di ricaricare le pile, ma non sarà facile ritrovare lo smalto pre-sosta natalizia. I nerazzurri vogliono proseguire la striscia vincente arrivata a quota 6 per tenere la scia della Juventus capolista. Rientra Stankovic dal 1' al posto di Solari: per il resto conferma per la squadra titolare. In attacco Adriano sarà affiancato da Martins, che raggiungerà la Nigeria impegnata in Coppa d'Africa dopo il match con i senesi.

De Canio recupera tutti gli infortunati a parte Falsini: il tecnico schiererà un difesa a 4, ma non rinuncerà al trequartista (Locatelli) dietro alle punte Chiesa e Bogdani. In panchina Nanni, mentre Marazzina, prossimo alla cessione al Torino, si accomoderà in tribuna.

LA PAROLA AI MISTER
De Canio (Siena): "L'Inter negli ultimi anni è sempre stata forte ed ha avuto sempre grandissimi calciatori, forse questo è il momento di maggiore continuità che stanno vivendo. Dobbiamo fare una partita perfetta, significa che sotto l'aspetto dell'attenzione non dobbiamo sbagliare nulla, sotto aspetto tattico nemmeno, sotto l'aspetto tecnico sbagliare meno passaggi possibile e mai in orizzontale soprattutto, non concedere spazi ad un avversario fortissimo è indispensabile".
Mancini (Inter): "Noi dobbiamo vincere, già da Siena, poi vedremo cosa accadrà. Alla ripresa del campionato, dopo una lunga sosta, mi interessa solo il risultato, non giocare bene come avevamo fatto prima dell' interruzione. Sappiamo che la ripresa è difficile, ma lo è per tutti ed io ho la certezza che l'Inter ha lavorato bene. Noi faremo sempre la nostra partita, ma le soste sono un punto interrogativo per tutti, speriamo di aver fatto le cose bene come pensiamo di averle fatte in questo periodo. Ma sappiamo anche che affronteremo un avversario difficile, un Siena che anche a Torino, pur perdendo, aveva giocato un buon calcio". Una parola va anche alle condizioni dei suoi. "Adriano? Sta bene e ha smaltito il colpo alla testa. Martins ha chiesto di partire dopo la partita di Siena? Davvero un gesto apprezzabile".

LE PROBABILI FORMAZIONI

Siena (4-3-1-2): 83 Mirante, 90 Portanova, 66 Legrottaglie, 7 Tudor, 46 Gastaldello, 75 Alberto, 23 D'Aversa, 6 Vergassola, 20 Locatelli, 81 Bogdani, 10 Chiesa. (14 Fortin, 5 Colonnese, 2 Negro, 31 Foglio, 19 Paro, 26 Bachini, 9 Nanni). All.: De Canio.
Squalificati: nessuno.
Diffidati: Gastaldello, Portanova.
Indisponibili: Falsini.

Inter (4-4-2): 12 Cesar, 2 Cordoba, 25 Samuel, 16 Favalli, 7 Figo, 14 Veron, 19 Cambiasso, 5 Stankovic, 10 Adriano, 30 Martins. (1 Toldo, 3 Burdisso, 11 Mihajlovic, 6 Zanetti, 8 Pizarro, 20 Recoba, 9 Cruz). All.: Mancini.
Squalificati: nessuno.
Diffidati: Cambiasso, Favalli, Stankovic, Veron, C. Zanetti.
Indisponibili: Materazzi, Ze' Maria.

Arbitro: Saccani di Mantova.

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Inter bloccata a Siena, addio Juve

0-0 al Franchi, i bianconeri a +10

Non inizia col botto l'anno solare dell'Inter: i nerazzurri all'Artemio Franchi non vanno oltre lo 0-0 contro il Siena. Un pareggio che arriva dopo sei vittorie consecutive e che fa nuovamente precipitare la squadra di Mancini a -10 punti dalla Juve. Primo tempo equilibrato, con un ottimo Siena e poche occasioni da gol. Nella ripresa l'Inter sfiora la rete al 62', ma Mirante di piede si salva sulla conclusione di Stankovic.


Se il buon anno si vede dal mattino... Mancini non ha di che dormire sonni tranquilli. Reduce da un 2005 chiuso col botto e con sei successi consecutivi, i nerazzurri iniziano la nuova stagione solare con un pareggio in bianco che ha inevitabilmente il sapore di una sconfitta. Sì, perché il punticino portato via al Siena fa volare nuovamente la Juventus a +10 punti e rappresenta, soprattutto a livello psicologico, una mazzata non indifferente per la truppa di Moratti. "Se la Juve perde due o tre punti...Moggi sa già che per loro è finita" si era (ora vale la pena di dirlo) "gufato" Mancini alla vigilia. Una predizione che non ha portato affatto bene al tecnico di Jesi, cui (c'è da scommetterci) il dirigente bianconero non potrà adesso risparmiare un sorriso di beffardo compiacimento.

Che per l'Inter sarebbe stato un pomeriggio tutt'altro che facile lo si era capito già nel primo tempo. La squadra di Mancini, in campo con la formazione tipo, come preannunciato alla vigilia, tenta invano di guadagnare metri e fare la partita, ma deve fare i conti con un Siena che non ci sta a fare da comprimario. De Canio, per nulla intimidito dalla potenza offensiva dei nerazzurri, non rinuncia al trequartita (Locatelli) alle spalle della coppia Bogdani-Chiesa. Una scelta coraggiosa, che, nel primo tempo, paga. I toscani, imbattuti in casa dallo scorso 6 novembre (ko contro il Chievo), giocano alla pari con fli avversari, imbrigliati a centrocampo dalla vivacità e dalla perfetta interpretazione tattica bianconera. Ne derivano 45' sostanzialmente equilibrati, senza clamorose occasioni da gol, ma di grande intensità e spessore agonistico, in cui la pressione e il movimento senza palla dei 22 in campo rendono la gara intensa e piacevole.

Copione analogo in avvio di ripresa. I padroni di casa, preso ancor più coraggio, continuano a macinare gioco, mentre l'Inter non trova lo spunto per dare la svolta decisiva alla gara. A "svegliare" la Beneamata è una botta dalla distanza di Stankovic, su cui Mirante si supera d'istinto, salvando di piede. Poco dopo è Adriano a sfiorare il vantaggio, ma né lo stesso Stankovic né Martins arrivano all'appuntamento con la deviazione vincente. L'Inter stringe i tempi e, complice un leggero calo fisico del Siena, si riversa nell'area bianconera. E Mancini gioca la carta Recoba. Il "Chino", che parte da destra, in fase offensiva agisce da trequartista alle spalle dei due attaccanti. De Canio corre ai ripari: fuori Chiesa, dentro D'Aversa per coprirsi e per dare sostanza a un centrocampo in debito d'ossigeno dopo 60 minuti a ritmi altissimi. Il forcing nerazzurro non dà frutti: la mossa "disperata" è l'inserimento a 6 minuti dal termine di Cruz e Pizarro al posto di Adriano e Martins. Ma la "dea bendata" oggi proprio non vuol vedere il neroazzurro. Finisce 0-0, dopo 2' di recupero. Tutto da rifare per i nerazzurri, che vedono davanti a sé una strada ancora più in salita. Non resta che rimboccarsi le maniche. D'altra parte l'anno nuovo è appena cominciato...



GOL, OCCASIONI E MOMENTI CLOU

4' INT Mirante esce a vuoto, Martins da posizione impossibile non riesce a girare in porta.
5' SIE Sinistro di Chiesa sulla sponda di Bogdani: palla alta.
9' SIE Tudor mette alto in mischia con l'esterno destro.
10' SIE Cross invitante di Vergassola, Bogdani non ci arriva bloccato da Samuel.
12' SIE Destro a girare di Chiesa, palla fuori non di molto sul secondo palo.
17' SIE Gastaldello tutto solo su azione d'angolo non trova la deviazione sottoporta.
19' INT Colpo di testa di Stankovic, che mette appena fuori da buona posizione.
27' INT Sinistro di Adriano su punizione, palla deviata dalla barriera, Mirante spiazzato ma palla sul fondo.
36' INT Destro secco, ma centrale di Cambiasso, Mirante non si fa sorprendere.
45' INT Martins via sulla destra, arriva in area, palla dentro, Tudor salva in angolo il Siena.

51' INT Punizione di Veron, libero in area Samuel che di testa prova a servire al centro, la palla finisce direttamente alta sulla traversa.
60' INT Stankovic al limite, prova ad entrare in area, lo ferma bene Paro.
62' INT Cambiasso pesca Favalli in area sulla sinistra, palla indietro per il destro a botta sicura di Stankovic, miracolo di Mirante che d'istinto con il piede respinge.
64' INT Adriano di destro, Stankovic a porta vuota non riesce a deviare in rete: altra grande opportunità per l'Inter.
70' INT Cross di Stankovic dalla sinistra, il colpo di testa di Martins termina alto sopra la traversa.
73' INT Veron in verticale per Adriano, la difesa si ferma ma la posizione del brasiliano è regolare, Adriano però non riesce ad intervenire.
74' INT A Martins non riesce la conclusione in mischia, puntuale Mirante.
79' INT Sinistro centrale di Recoba, Mirante controlla.



IL TABELLINO

Siena-Inter 0-0
Note: Foglio, Alberto (S), Veron, Martins (I)

Siena (4-3-1-2): 83 Mirante, 31 Foglio, 90 Portanova, 7 Tudor, 46 Gastaldello, 75 Alberto, 19 Paro (91' Coloneese), 6 Vergassola, 20 Locatelli (84' Negro), 81 Bogdani, 10 Chiesa (75' D'aversa). (14 Fortin, 30 Molinaro, 26 Bachini, 9 Nanni). All.: De Canio.

Inter (4-4-2): 12 Cesar, 2 Cordoba, 25 Samuel, 16 Favalli, 7 Figo (71' Recoba), 14 Veron, 19 Cambiasso, 5 Stankovic, 10 Adriano (84' Cruz), 30 Martins (84' Pizarro). (1 Toldo, 3 Burdisso, 11 Mihajlovic, 6 Zanetti). All.: Mancini.

Arbitro: Saccani di Mantova.



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Inter, i "pentimenti" di Moratti
"Quale scelta non rifarei? La prima..."

Massimo Moratti pentito di avere acquistato l'Inter? Alla domanda su quale fosse la decisione che il patron non rifarebbe, la risposta, accompagnata da una risata, è stata: "La prima, forse. E poi tutte le altre sono conseguenti". "A volte ti accorgi con il tempo di avere sbagliato - ha aggiunto a "Telenova" - a me la responsabilità fa piacere, ma se i risultati sono pochi, non so se fa piacere agli altri".



Pentito forse no, ma probabilmente se adesso Moratti si trovasse davanti ancora alla decisione presa undici anni fa, cioè se acquistare l'Inter o meno, ci penserebbe ben più di una volta. Il proprietario del club nerazzurro ha accompagnato subito la battuta con una risata, ma la secca risposta condensa, e lo ha subito fatto capire, le tante delusioni e anche le sofferenze calcistiche patite in questi undici anni poveri di successi dal primo tifoso nerazzurro.
"La prima, forse... - ha detto Moratti -, e poi tutte le altre sono conseguenti". "Devo dire - ha aggiunto - che alcune volte ti accorgi poi col tempo che puoi avere sbagliato, ma se quella decisione la prendi vuol dire che in quel momento ci sono delle condizioni che ti obbligano a prendere quel tipo di decisione". Immediata domanda: ma lei non è pentito di aver preso l'Inter? Risposta articolata: "Mah.. devo dire che no, non sono pentito, perchè come avventura di vita e come piacere di avere questo tipo di responsabilità, certamente questo piacere c'è. Però siccome i risultati sono pochi, questo non so se fa piacere agli altri. Se questo tipo di matrimonio non c'è, ti mette in condizione di pensare che potevi fare a meno di farlo. Chiuso".



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Si riaccende la pista Bojinov
Semioli alla Fiorentina libera la punta

Proprio quando sembrava definitivamente tramontata, torna a prendere consistenza la trattativa tra l'Inter e la Fiorentina per il passaggio in nerazzurro di Valeri Bojinov. La chiave dell'affare è rappresentata da Semioli, esterno offensivo messo sul mercato dal Chievo. Se i Della Valle riusciranno a portare il giocatore a Firenze, l'attaccante bulgaro potrà approdare a Milano in prestito gratuito sino a fine stagione.


Il matrimonio fra Valeri Bojinov e l'Inter passa attraverso Franco Semioli. Dopo che la trattativa per il passaggio del bulgaro alla corte di Mancini sembrava ormai tramontata, si apre un nuovo spiraglio che ha come chiave di volta l'esterno di Pillon.
La Fiorentina, infatti, sta facendo una corte serrata al 25enne del Chievo, da tre anni protagonista assoluto della squadra clivense. Qualora i viola dovessero arrivare a Semioli, sarebbero pronti a dare il bulgaro ai nerazzurri con la formula del prestito gratuito fino a fine stagione, ed in cambio l'Inter pagherà l'ingaggio dell'attaccante per i prossimi tre mesi e mezzo.
Tra Bojinov e la Fiorentina non c'è più feeling, il giocatore è fuori rosa dal 15 gennaio dopo le esternazioni contro Prandelli sul suo utilizzo col contagocce. Un'uscita che non è affatto piaciuta alla dirigenza viola che, dopo aver ingaggiato nel mercato invernale il portiere Lobont, Jimenez e Kroldrup, è pronta a fare l'ennesimo sforzo per garantire a Prandelli un esterno di qualità. Il Palermo, fino a poco fa interessato anch'egli a Semioli, si è chiamato fuori e l'Inter resta alla finestra in attesa di sviluppi.

Con Martins via fino a metà febraio per la Coppa d'Africa e Recoba in fase di recupero dall'infortunio muscolare, Mancini con Bojinov avrebbe a disposizione l'attaccante necessario per completare l'organico nerazzurro. Il bulgaro, 20 anni, in questo torneo ha realizzato due gol in 12 presenze e la Fiorentina, acquistandolo dal Lecce lo scorso anno, ha investito su di lui circa 13 milioni di euro. Ma chiuso da Toni e Pazzini, con Prandelli che spesso preferisce una sola punta supportata da centrocampisti offensivi, Bojinov all'Inter avrebbe probabilmente più spazio, oltre alla possibilità di giocare al fianco di Adriano. Fra lunedì e martedì, ultimo giorno utile di mercato, il passaggio di Semioli alla Fiorentina dovrebbe andare in porto, e solo allora Mancini saprà se potrà contare a tutti gli effetti sul giovane talento bulgaro.


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Moratti frena la fuga di Materazzi
Chiesta la cessione, il patron dice no

In casa Inter scoppia la grana legata a Marco Materazzi. Il difensore nerazzurro, seguito da Milan, Fiorentina e altre, avrebbe chiesto venerdì a Massimo Moratti di essere ceduto per giocare di più e non perdere il Mondiale. Ma il patron nerazzurro, dopo essersi consultato con Mancini, avrebbe risposto negativamente alla richiesta del difensore, come poi ha ribadito pubblicamente: "Le voci di una cessione sono infondate".


Marcello Lippi non lo ha mai nascosto. Per far parte della sua Italia ai Mondiali di Germania è necessario giocare e non solo scaldare la panchina. Ecco perchè Marco Materazzi sa che, se la sua situazione non cambierà, rischia seriamente di non fare parte dei 23 che il tecnico porterà in Germania. E in nerazzurro per il difensore le prospettive non sono ottimali: Mancini negli ultimi mesi ha fatto capire di considerare "titolare" la coppia Samuel-Cordoba, tanto che nella stagione in corso l'azzurro ha collezionato solo 13 presenze. E' stato dopo l'infortunio patito in Champions contro i Rangers che Materazzi è uscito dalla rotazione del tecnico, e da qui alla fine della stagione il rischio per lui è quello di giocare la Coppa Italia e poco più.

Ecco perchè, a pochi giorni dalla chiusura del mercato invernale, il difensore venerdì si sarebbe recato direttamente da Moratti per chiedere la rescissione del contratto, consapevole che il Milan (ma anche la Fiorentina) lo tessererebbe all'istante, se disponibile. Moratti avrebbe risposto picche, dopo aver ascoltato il parere di Mancini: da una parte perchè, con l'Inter impegnato ancora su tre fronti, un uomo in più d'esperienza in difesa è assolutamente necessario, e dall'altra per una questione puramente economica. Per chiudere in anticipo il contratto di Materazzi (in scadenza nel 2009), infatti, la società di via Durini dovrebbe pagare una elevata clausola rescissoria (quasi 8 milioni di euro), dovuta al fatto che l'ingaggio del giocatore è stato "spalmato" da qua alla fine dell'accordo. E Moratti non ci pensa minimamente: "Le voci di una partenza di Materazzi sono infondate". Almeno per ora...

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forza Inter!!! doma dobbiamo vincere!!! 1 bel 3-0...e tt a casa!!! [SM=x660195]
21&7 4ever!!!FORZA INTER 4EVER!!! Figo d nome...Figo d fatto!!!Stankovic 6 1 bono...Stankovic bonazzo!!!Forza Mancio!!!P.S.le fasce sn vostre gnocconi!!! SMACK!!! Ma dai...xk siete cs sensual e boni?! Vi vogliamo!!! Belloniiii!!!!!!!!!! I LOVE YOU! DaViDe Ti AmO tUa VeRoNiCa




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Ciaoooooooooooooo!
Ehi che bell'album...heheeheheh!
[SM=x660240] [SM=x660240] [SM=x660240]

Dai, che se vincerete domani il campionato sarà più emozionante , visto che noi della Juve siamo un pò SU..!!!!

[SM=x660322]

[Modificato da Z.Cinzia 28/01/2006 21.00]

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Inter, Cesar "risveglia" Solari
Con la Lazio argentino convincente

L'arrivo di Cesar Aparecido ha già avuto i primi effetti positivi in casa Inter. Pur essendo ancora infortunato, il brasiliano ha scosso il fin qui abulico Santiago Solari che, dopo sei mesi di Inter, contro la Lazio ha lasciato traccia finalmente con una prova convincente. Schierato da Mancini a destra, a parte un gol sbagliato, l'ex Real ha disputato una buona gara, con qualche bel numero e tanto impegno.

Ma dove è finito il campione del Real Madrid, il miglior dodicesimo uomo della Liga spagnola? Fino a ieri tra i tifosi nerazzurri serpeggiava questa inquietante domanda sul conto di Santiago Solari, l'oggetto misterioso della formazione di Mancini. Dopo anni di corteggiamento, finalmente l'argentino era sbarcato a Milano in estate a parametro zero. In casa Inter era viva la speranza di centrare un altro colpo Cambiasso, cioè acquistare un giocatore dall'alto rendimento a basso costo. Ma nei primi sei mesi di esperienza italiana del Solari merengue nemmeno l'ombra: poco utilizzato (e superato anche da Kily Gonzalez come vice Stankovic) e nelle occasioni in cui era stato chiamato in causa prestazioni sottotono ed errori clamorosi, come quelli contro i Rangers Glasgow (gol divorato a porta vuota) o con il Parma in Coppa Italia.

Poi l'arrivo di Cesar, un altro esterno sinistro, per una bocciatura che sembrava inappellabile. Ma i grandi giocatori si vedono soprattutto nei momenti difficili e l'ex Real si è risollevato forse proprio nel momento più complicato. Rifiutate le proposte di Espanyol e Betis, il giocatore ha risposto presente alla chiamata di Mancini e contro la Lazio è stato uno dei più positivi. Schierato dal tecnico in fascia destra, Solari si è impegnato ed è stato autore di alcune pregevoli giocate: per conferma chiedere a Zauri, ubriacato nel finale dai numeri del laterale.

A questo punto in casa Inter si aggiunge un'altra freccia all'arco nel tentativo di infilzare la Juventus capolista. Un giocatore ritrovato, che dà nuove soluzioni a Mancini, visto che può giocare indifferentemente sulle due fasce, facendo così respirare Figo o Stankovic. Con Cesar out ancora due settimane, c'è tempo per convincere sempre più Mancini e ribaltare gerarchie che sembrano consolidate.



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Inter: Mancini 'A Firenze come con il Chievo'
Lun 06 Feb

Mancini ha le idee chiare sul match con la Fiorentina: 'Solo giocando come col Chievo possiamo vincere. Non e' solo Toni' . 'Ha dei calciatori molto forti come, ad esempio, Fiore, Pazzini e Jorgensen. Sara' una gara molto difficile , ha dichiarato il tecnico nerazzurro ai microfoni di Inter Channel. Mancini torna sulla gara con i gialloblu': 'Nei primi dieci minuti abbiamo avuto tre occasioni importanti e abbiamo segnato. Poi abbiamo creato ancora tanto, ma non siamo riusciti a concretizzare. Se si riesce a segnare subito e' chiaro che la partita cambia e si costringe la squadra avversaria ad aprirsi un po' di piu'' . Su Adriano, rimasto ancora a secco: 'Tutti gli attaccanti hanno bisogno di fare gol, pero' se lui gioca per la squadra come nel primo tempo di ieri, tenendo palla e facendo salire i compagni, puo' migliorare tantissimo. I gol poi verranno, non sono un grande problema' , ha concluso.

Datasport

[Modificato da Z.Cinzia 06/02/2006 23.03]

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Mancini: "Vincere per il 2.o posto"
"La speranza è un arbitraggio perfetto"



Nonostante la tensione alla vigilia della sfida con la Juve, Mancini non rinuncia al suo spirito ironico: "Con la Juve è sempre stata una partita importante per il calcio, ma stavolta lo sarà soprattutto per noi per il secondo posto". Chiaro il riferimento alla battuta di Moggi che pronosticava un Inter da seconda piazza. "Noi vogliamo e possiamo solo vincere, poi è logico che tutti vorrebbero un arbitraggio perfetto".

La sfida contro la Juventus, per l'Inter è senza dubbio il primo crocevia stagionale. In caso di vittoria, i nerazzurri accorcerebbero il distacco a sei punti, con parecchie partite a disposizione per colmare lo svantaggio. Ma se dovesse arrivare una sconfitta, o più semplicemente un pareggio, i giochi scudetto sarebbero praticamente fatti, con la Juve in grado di amministrare un cospicuo vantaggio da qui al termine della stagione.
Roberto Mancini ne è pienamente consapevole e per questo, alla vigilia del derby d'Italia, dichiara senza mezze misure: "Alla Juventus domenica sera vanno bene due risultati su tre, noi invece possiamo e vogliamo solo vincere". Vincere per la rimonta, ovviamente pensano tutti. E invece ecco la doccia fredda del tecnico nerazzurro che, senza smentirsi, continua nel suo atteggiamento ironico, quasi di sfida nei confronti di Luciano Moggi, che nei giorni scorsi aveva pronosticato l'Inter come ottima seconda. "Inter-Juve è una partita da sempre molto importante per la storia del calcio italiano e in questo caso molto importante per noi per il secondo posto!".

Inevitabile, poi, un commento sugli arbitri, che si rivela piuttosto un augurio: "E' inutile parlarne ora, io ho sempre pensato che prima delle partite gli arbitri vadano tutti bene, vedremo dopo che cosa ci sarà da dire. Comunque è normale che tutti domani vorrebbero un arbitraggio perfetto". Ma più che pensare agli arbitri, Mancini vuole concentrarsi sull'atteggiamento dei suoi per battere la Juve: "Per vincere non dovremo sbagliare quasi niente".
L'unico dubbio riguarda l'attacco, chi schierare al fianco di Adriano, con un ballottaggio tra Martins, appena rientrato dalla Coppa d'Africa, e Recoba, apparso in forma nei minuti


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Inter-Juve, tutto in una notte
Per i nerazzurri ultimo treno scudetto

E' un "derby d'Italia" particolarmente atteso quello che domenica sera mette di fronte a San Siro Inter e Juventus. I bianconeri, a +9 dai nerazzurri, potrebbero definitivamente ipotecare lo scudetto anche con un pareggio, mentre per la squadra di Mancini è fondamentale vincere per sperare ancora. Per Capello è emergenza difesa, ballottaggio Ibra-Del Piero come spalla di Trezeguet. Nell'Inter dubbio Recoba-Martins.


Serata di gala a San Siro, dove va in scena la sfida scudetto del campionato 2005/06. I nove punti di distacco tra le due squadre permettono alla Juventus di preparare la gara con una certa tranquillità: anche in caso di sconfitta, i 6 punti sull'Inter garantirebbero comunque un buon vantaggio per il finale di stagione. I nerazzurri sono obbligati a centrare la vittoria per tenere vive le proprie speranze di una rimonta, che appare ad ogni modo molto difficile.
Mancini recupera tutti i suoi attaccanti e deve decidere chi schierare al fianco di Adriano. Il favorito sembra Alvaro Recoba, dopo la buona prova (con gol però inutile) fornita a Firenze. Martins, al ritorno dalla Coppa d'Africa, si candida ad un posto, mentre sembra difficile un impiego di Cruz dal primo minuto. Dall'altra parte Capello ha qualche problema nel reparto arretrato, visto le assenze di Zambrotta e Zebina per infortunio. Probabile l'inserimento di Kovac centrale, con Thuram a destra e Balzaretti a sinistra.

L'augurio di tutti è che sia una bella partita e, soprattutto, senza problemi legati alle scelte dell'arbitro. Paparesta sembra una garanzia, viste le prove fornite quest'anno, ma le ultime due giornate hanno surriscaldato un atmosfera già calda, considerando i precedenti tra le due società.

LE PAROLE DEI MISTER
Mancini (Inter): "Alla Juventus domenica sera vanno bene due risultati su tre, noi invece possiamo e vogliamo solo vincere. Inter-Juve è una partita da sempre molto importante per la storia del calcio italiano e in questo caso molto importante per noi per il secondo posto! Arbitro? E' inutile parlarne ora, io ho sempre pensato che prima delle partite gli arbitri vadano tutti bene, vedremo dopo che cosa ci sarà da dire".
Capello (Juventus): "Non sarà affatto un match ball per noi. Ci sono ancora tante squadre forti da affrontare. Mantenere le distanze sarebbe positivo, ma non si devono fare calcoli. Arbitro? Dipende tutto da come si affrontano le questioni, da come si parla delle cose. Ma io sono tranquillissimo perchè l'arbitro Paparesta è giovane e di personalità. Penso che sia molto capace".

LE PROBABILI FORMAZIONI
Inter (4-4-2): 12 J. Cesar, 4 J. Zanetti, 2 Cordoba, 25 Samuel, 3 Burdisso, 7 Figo, 14 Veron, 19 Cambiasso, 5 Stankovic, 10 Adriano, 20 Recoba. (1 Toldo, 23 Materazzi, 11 Mihajlovic, 8 Pizarro, 6 C. Zanetti, 9 Cruz, 30 Martins). All.: Mancini.
Juventus (4-4-2): 1 Buffon, 7 Pessotto, 21 Thuram, 28 Cannavaro, 14 Balzaretti, 16 Camoranesi, 8 Emerson, 4 Vieira, 11 Nedved, 10 Del Piero, 17 Trezeguet. (32 Abbiati, 6 Kovac, 3 Chiellini, 20 Blasi, 23 Giannichedda, 9 Ibrahimovic, 25 Zalayeta). All.: Capello.
Arbitro: Paparesta di Bari


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Guerra dei veleni tra Inter e Juve

Bianconeri denunciano Figo, nerazzurri: 'prova d'arroganza'


14 febbraio 2006

Guerra aperta tra Inter e Juventus dopo le dichiarazioni di Figo su un incontro Paparesta-Moggi nel pre-gara di domenica. L'Ufficio indagini della Figc ha annunciato che aprira' un'indagine, ma intanto la Juventus ha denunciato lo stesso Figo alla Federazione, suscitando la reazione dell'Inter. La societa' di via Durini ha definito l'iniziativa 'una prova d'arroganza fuori luogo' e si e' dichiarata pronta a una contro-denuncia 'in tutte le sedi competenti'.

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Mancini chiede scusa per la squalifica[/DIM
'Ma lo stop e' ingiusto, l'episodio non riguarda l'arbitro' 17 febbraio 2006

'Non pensiamoci piu', ormai fa parte del passato': Mancini archivia la Juve e chiede scusa a tutti per la sua squalifica. Il tecnico nerazzurro a Livorno vedra' la partita dalla tribuna a causa dello stop del giudice sportivo: 'Vorrei chiedere scusa pubblicamente per la mia squalifica alla mia squadra, alla societa' e ai tifosi'. Per Mancini pero' la squalifica resta ingiusta: 'Non ha a che fare con l'arbitro ma riguarda un'altra cosa accaduta nel tunnel'.


Mihajlovic: 'Lascio a maggio'

'Voglio lasciare da grande giocatore, futuro da allenatore'

17 febbraio 2006

'E' giunto il momento di annunciare il mio ritiro a maggio'. Lo ha detto l'interista Mihajlovic, 36 anni, al sito serbo B 92. 'Potrei prolungare la mia carriera di un anno - ha spiegato - ma voglio essere ricordato come un grande giocatore. L'Inter sara' la mia ultima squadra'. Il futuro? 'Spero di ottenere il patentino di allenatore. Sarebbe perfetto cominciare la mia carriera come assistente di Mancini, mio grande amico'.

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Inter: Cruz prolunga fino al 2008

Altri due anni in nerazzurro per l'attaccante argentino

20 febbraio 2006

Julio Cruz ha rinnovato il contratto con l'Inter, prolungandolo fino al 2008: lo ha reso noto la societa' nerazzurra.Il nuovo contratto biennale e' stato depositato in Lega. L'accordo precedente tra Cruz e l'Inter scadeva il 30 giugno del 2006


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Moratti: Mancini resta all'Inter

Guidera' i nerazzurri anche il prossimo anno, dice patron

20 febbraio 2006

MILANO,20 FEB- La panchina di Mancini non e' in discussione e il tecnico sara' alla guida dell'Inter anche l'anno prossimo: lo garantisce Massimo Moratti. Vengono cosi' smentite le voci di un interessamento del club nerazzurro per Rafa Benitez. "Mancini non e' in discussione: ha fatto bene e sta facendo bene. Credo in lui - ha sottolineato il patron dal sito nerazzurro- e penso che possa far bene anche quest'anno". Dunque Mancini restera' all'Inter anche la prossima stagione? "Non c'e' nessun dubbio".

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Inter, rimonta al cardiopalma: 2-2
Sotto 0-2, pareggiano Stankovic e Cruz

L'Inter ottiene un prezioso pareggio ad Amsterdam contro l'Ajax, nell'andata degli ottavi di finale di Champions League. Finisce 2-2, ma i nerazzurri se l'erano vista molto brutta, quando si trovavano sotto 0-2 al termine del primo tempo per i gol di Huntelaar e Rosales. Nella ripresa segna prima Dejan Stankovic e, nel finale, trova il pareggio Julio Cruz. Il ritorno è in programma a Milano il 14 marzo.


LA PARTITA

Un’Inter a due facce: inguardabile nel primo tempo, arrembante e con grande personalità nella ripresa. Il risultato finale è un 2-2 positivo, considerando che si giocava in trasferta e che, il prossimo 14 marzo a San Siro, può bastare uno 0-0 o un 1-1 per passare. Ma guai ad entrare in campo così, si rischierebbe di ripetere la prima frazione dell’Amsterdam ArenA, quando i nerazzurri sono andati in completa balia di un avversario non certamente transcendentale, palesando ancora una volta i limiti espressi quando c’è da giocare una gara decisiva per la stagione.
Fortunatamente, però, l’Ajax non è forte come la Juventus o la Fiorentina, così per rimontare è bastato inserire un playmaker e mettere un po’ più di pressione sui giovani olandesi che, come il pubblico diventato silenzioso, si sono intimoriti e rintanati nella propria metà campo. Se il risultato e la reazione sono le note positive di questa serata di Champions, c’è da rimarcare ancora una volta una prestazione negativa di Adriano, stavolta giustamente sostituito da Mancini a metà della ripresa. Il brasiliano è apparso lento, poco coinvolto nella manovra ed, in alcuni casi, addirittura irritante. Chissà che il riposo forzato per le due giornate di squalifica non lo rigenerino: per il finale di stagione all’Inter servirà l’Imperatore dei momenti migliori.

Mancini manda in campo Cruz al posto di Martins in attacco, mentre Burdisso gioca a destra con Favalli che non ha ancora completamente recuperato. La partenza è lenta di entrambe le squadre e la squadra nerazzurra decide di essere attendista, lasciando giocare gli olandesi. Una mossa che si rivela completamente sbagliata, visto che l’Ajax corre di più rispetto agli avversari e mette subito in difficoltà l’Inter. Sbagliano Rosenberg e Rosales e la squadra di Mancini si salva, ma non è così, quando Huntelaar è lasciato completamente libero in area su cross di Rosales.
E’ l’1-0, ma i nerazzurri non hanno nemmeno il tempo di pensarci che vanno sotto di un’altra rete per un tocco (abbastanza fortunoso) di Rosales. E’ uno shock per l’Inter, che fatica terribilmente a riprendersi con un Adriano ancora una volta irriconoscibile, un centrocampo deludente ed una difesa che lascia troppa libertà agli avversari. L’occasione per accorciare le distanze arriva nel recupero, ma entra in gioco anche la sfortuna, visto che prima Cruz e poi Cordoba colpiscono la traversa di testa in due secondi.

Il tecnico interista capisce che bisogna cambiare qualcosa e decide di inserire Pizarro al posto di Cesar per dare un playmaker alla sua squadra. Gli effetti si vedono subito e Stankovic trova l’angolo giusto per accorciare le distanze. Ora l’Inter è meglio disposta in campo e concede meno agli avversari, che forse accusano anche un po’ di stanchezza, dopo un primo tempo giocato al massimo. Comunque i nerazzurri non fanno niente di trascendentale e si limitano in molte occasioni ad evitare pericoli dalle parti di Toldo. Mancini cerca di dare un’altra svolta, togliendo uno spento Adriano ed inserendo al suo posto il guizzante Martins.
E’ proprio il nigeriano ad avere la palla buona per il pareggio, ma, dopo un buon movimento, non riesce a sorprendere il portiere avversario. Nel finale, la squadra milanese aumenta ancora maggiormente la propria pressione e, con una splendida azione Figo-Cambiasso-Cruz, trova il pareggio. Prima Martins e poi Cruz potrebbero addirittura centrare la vittoria, ma sarebbe stato probabilmente troppo. Finisce 2-2 e va benissimo così.


GOL, OCCASIONI E MOMENTI CLOU

INT 7' Tiro dai 30 metri di Stankovic, Stekelenburg devia in angolo
AJA 12' Contropiede fulmineo della formazione olandese con Trabelsi che serve Rosenberg, ma il suo tiro al volo è da dimenticare
AJA 14' Rosales è libero di tirare da fuori area, ma la conclusione è debole e Toldo blocca senza problemi
1-0 AJA 16' Cross di Rosales, colpo di testa di Huntelaar, completamente libero, e gli olandesi sono in vantaggio
2-0 AJA 20' Emuanuelson ruba la palla sulla fascia sinistra, crossa al centro e Rosales supera nuovamente Toldo per il 2-0
INT 27' Azione personale di Javier Zanetti, passaggio per Cruz, che conclude troppo debolmente e il portiere para
AJA 37' Ancora una volta Rosales è libero di arrivare al limite dell'area e concludere, fortunatamente il tiro è fuori
AJA 45' Emanuelsson ruba la palla a Stankovic, entra in area e fa partire un bel tiro, che termina a lato non di molto alla destra di Toldo
INT 46' Doppio evento sfortunato per la formazione nerazzurra che colpisce la traversa di testa prima con Cruz e poi con Cordoba

2-1 INT 48' Stankovic salta Trabelsi, serve Cambiasso, che gli ripassa la palla. Il serbo tira e batte il portiere olandese grazie anche ad un doppio rimpallo.
INT 57' Bel tiro a girare di Figo, su cui Stekelenburg devia in corner
INT 70' Ammonito Cordoba per un fallo da dietro su Rosenberg. Era diffidato, salterà il ritorno.
INT 75' Ammonito Pizarro
INT 75' Martins stoppa la palla in area, si gira e tira. Para il portiere olandese.
AJA 78' Ammonito Rosenberg per fallo su Javier Zanetti
INT 84' Ammonito Cruz per un fallo da dietro su Trabelsi
2-2 INT 84' Grande azione dell'Inter con Figo che serve Cambiasso. L'argentino di prima mette su un piatto d'argento per Cruz il pareggio e il Jardinero non fallisce.
INT 88' Martins tenta il grande numero, ma la sua rovesciata termina a lato
INT 90' Contropiede nerazzurro con Martins che serve Cruz, ma il tiro dell'argentino è fuori

IL TABELLINO

AJAX-INTER 2-2 (2-0)

Marcatori: 16' Huntelaar, 20' Rosales, 49' Stankovic(I), 86' Cruz(I)

Ajax (4-3-3): Stekelenburg; Trabelsi, Heitinga, Vermaelen, Boukhari; Maduro, Lindenbergh, Emanuelson; Rosales (89' Babel), Huntelaar, Rosenberg. All: Blind
Inter (4-4-2): Toldo; J.Zanetti , Cordoba, Samuel, Burdisso; Figo, Cambiasso, Stankovic, Cesar (46' Pizarro); Adriano (65' Martins), Cruz. All.: Mancini.
Arbitro: Wolfgang Stark (Germania)

Ammoniti: Cordoba, Pizarro, Cruz(I) Rosenberg(A)


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