Antonello Venditti

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BeatAurora
00venerdì 16 novembre 2007 10:13
Venditti, amore, tradimento e perdono:tutto nel nuovo cd "Dalla pelle al cuore"



ROMA (15 novembre) - Dopo quattro anni dall'ultimo cd di brani inediti, torna domani, venerdì, in tutti i negozi di dischi «Dalla pelle al cuore» l'ultima creazione di Antonello Venditti (Sony Bmg), l'album che precede l'omonimo tour che partirà da Padova a marzo e durerà sino a Natale del 2008. Amore, tradimento, passando per il perdono per arrivare alla salvezza nelle nuove parole di Venditti che affrontano temi del suicidio e dell'errore, della solitudine e del perdono, della religione e della politica, lungo il filo conduttore dell'amore e della passione.

«Tradimento e fede, anima cristiana e anima laica dialogano in me - ha spiegato Venditti, presentando oggi l'album presso la Casa del Jazz di Roma - e in questo album si va dalla pelle al cuore, ovvero dalla semplice emozione a un sentimento più profondo, per arrivare, alla fine dell'album, alla redenzione, al termine di un percorso attraverso la fragilità umana».

Il nuovo cd, che vanta la collaborazione di Gato Barbieri al sax e di Carlo Verdone alla batteria, è stato scritto da Venditti in un momento difficile della sua vita. «Quello che coincide con la morte di mia madre - ha raccontato il cantante commosso - in quel momento, la mia salvezza è stata mio figlio Francesco, grazie al quale ho riacquisito il senso della vita e che mi ha fatto da padre».

Non è un caso che sia proprio Francesco Venditti il protagonista del video (che appare già su You Tube) del brano «Dalla pelle al cuore», diretto da Gaetano Morbioli. «Un video - ha raccontato Francesco - che è stato un viaggio dentro di me e dentro mio padre, che negli anni ho imparato a conoscere attraverso le canzoni». Ma il cuore dell'album è, come ha indicato il suo autore, «Giuda», figura simbolo del nostro tempo. «Ho scritto questo brano come se fossi Giuda, così solo, abbandonato nell'inferno - ha spiegato Venditti - anche se poi, dall'altra parte, c'è la stessa solitudine di chi ha dato la vita per noi, perchè questo nostro tempo è quanto di più lontano possa esserci dalla cristianità». Anche se poi il cantante ha sottolineato: «Oggi il mio percorso è quello del Partito Democratico».

Non manca un omaggio ad Agostino Di Bartolomei, al quale Venditti era legato da profonda amicizia, morto suicida nel 1994. «Imbarazzante scrivere una canzone per una persona che si è suicidata - ha spiegato Venditti - tradendo così chi credeva in lui e chi lo eleggeva come modello. Ma il campione è anche un uomo fragile, che va sostenuto. Di Bartolomei era un uomo estremamente intelligente, ma triste, ormai non provava più gioia neanche per la vittoria. Quello che gli è mancato è stato capire che anche da un errore può nascere qualcosa di buono».

Canzoni d'amore riflessione politica, quella del brano che chiude l'album: «Comunisti al sole», in cui Verdone suona la batteria. «Un brano divertente per il quale non ho immaginato un Fassino, un Rutelli, un Veltroni o un Bertinotti, ma un vero comunista: un operaio che un giorno decide che vuole avere un'abbronzatura come tutti gli altri, senza il segno della canottiera, e inizia il suo viaggio verso la spiaggia. Il mio invito è non cambiare, a non seguire modelli patinati che non ci appartengono».


ilmessaggero
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