Bce: "La recessione è grave"

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BeatAurora
00giovedì 22 gennaio 2009 12:29
"Verso prolungato calo della domanda"


"L'economia mondiale sta attraversando una fase di recessione grave e sincronizzata". E nei prossimi mesi assisteremo ad un ristagno della domanda interna e a tensioni finanziarie. Insomma la crisi si protrarrà ancora a lungo. E' l'allarme lanciato dalla Bce che invita i governi a "riassorbire in fretta i provvedimenti straordinari decisi finora" perchè, gravando sui conti pubblici, rischiano di "pesare sulle nuove generazioni e su quelle future''.


Dalle banche meno prestiti alle famiglie
Per la Bce "le tensioni nel sistema bancario si sono tradotte in un inasprimento dei criteri per la concessione del credito al settore privato non finanziario, in un rapido deterioramento del clima di fiducia e in un crollo dei valori azionari".
"L'ulteriore peggioramento della situazione economica internazionale in dicembre è principalmente riconducibile al settore manifatturiero, nel quale la produzione cala a ritmo sostenuto. Il settore dei servizi, invece, non ha continuato a deteriorarsi, pur restando debole in termini storici".

Prolungato calo della domanda interna
La crisi più lunga del previsto porterà anche ad un deciso calo della domanda interna su scala mondiale. Contestualmente, però, il Consiglio direttivo si attende che il calo dei prezzi delle materie prime sostenga il reddito disponibile reale nel prossimo periodo. Inoltre l'area dell'euro dovrebbe, nel tempo, beneficiare appieno degli effetti delle misure di politica monetaria annunciate nelle ultime settimane". Il Consiglio direttivo ritiene che "l'incertezza riguardo lo scenario economico prospettato permanga eccezionalmente elevata. I rischi che nel complesso restano chiaramente orientati al ribasso - proseguono gli esperti dell'Eurosistema - sono connessi principalmente alla possibilità di un più forte impatto delle turbolenze finanziarie sull'economia reale, nonchè ai timori di nuove e crescenti spinte protezionisitiche e a eventuali andamenti sfavorevoli dell'economia mondiale dovuti a una correzione disordinata degli squilibri mondiali".

"A rischio le generazioni future"
La Bce invita i governi europei alla cautela nelle scelte di politica economica contro la crisi, ristabilendo al più presto l'equilibrio nella finanza pubblica con impegni credibili. "I provvedimenti straordinari decisi finora - afferma la Banca centrale europea - comportano oneri considerevoli per le finanze pubbliche in numerosi paesi dell'area euro. Se non saranno riassorbiti a tempo debito, peseranno in modo particolarmente negativo sulle nuove generazioni e su quelle future. E' quindi indispensabile ristabilire quanto prima un impegno credibile a favore degli obiettivi di bilancio a medio termine".
"La situazione economica corrente - aggiunge l'Eurotower - richiede di fatto particolare cautela nell'adottare vaste misure di stimolo fiscale, tenendo conto delle particolari condizioni di bilancio di ciascun paese. Il funzionamento degli stabilizzatori automatici conferirà un impulso fiscale relativamente ampio e vigoroso a un'economia in fase di rallentamento, sommando i suoi effetti alle già annunciate politiche di bilancio espansive a agli interventi pubblici a sostegno del settore bancario".

Inflazione ancora in discesa
Calerà ancora nel corso del 2009 l'inflazione nell'area euro, toccando "livelli molto bassi" a metà anno "in prospettiva il calo dei prezzi delle materie prime e l'indebolimento della domanda".
"Ci si attende tuttavia - aggiunge la Bce - che, per i medesimi effetti base, i tassi d'inflazione riprendano ad aumentare nella seconda metà dell'anno. E' quindi probabile che l'inflazione registri brusche oscillazioni nel corso del 2009". "La variabilità di breve periodo - evidenzia il bollettino - non è però rilevante in una prospettiva di politica monetaria. Nell'orizzonte di medio termine, adottato come riferimento, ci si attende che l'inflazione sia in linea con la stabilità dei prezzi. I rischi per la stabilità dei prezzi nel medio termine - aggiunge la Bce - sono sostanzialmente bilanciati".
Il consiglio direttivo dell'Eurotower, quindi, "seguiterà a preservare il saldo ancoraggio delle aspettative di incremento dei prezzi in linea con l'obiettivo a medio termine di mantenere i tassi d'inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2%, favorendo in tal modo la crescita sostenibile e l'occupazione e contribuendo alla stabilità finanziaria".


tgcom
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