Capo Verde,due italiane assassinate

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BeatAurora
00sabato 10 febbraio 2007 12:05
Una terza amica riesce a fuggire

Due giovani italiane sono state violentate e assassinate nell'isola di Sal, arcipelago di Capo Verde. Una terza italiana, che era stata assalita insieme alle amiche, è riuscita a fuggire ed è stata ricoverata sotto shock in un ospedale dell'isola. Arrestata una guida turistica capoverdiana, autore materiale del massacro assieme ad un amico, di cui si sono perse le tracce.


Una delle due ragazze assassinate a Capo Verde risiedeva nell'isola mentre l'altra era una turista. Avevano tra i 20 e i 30 anni. Una delle due era di Ravenna. La terza è una turista, ne ha 17. Sono state assalite da una guida turistica capoverdiana, che è stata arrestata, e da un nigeriano, fuggito. Dalle testimonianze raccolte dall'Ansa, le ragazze sono state uccise a colpi di pietra. E' stato inoltre confermato che il movente dell'aggressione nei confronti delle tre ragazze è stato di natura sessuale.

Il delitto si è consumato nella località di Fontona, una zona balneare scarsamente abitata dell'isola di Sal. Gli assassini hanno accompagnato le vittime in automobile per raggiungere altri amici per una serata gioviale. Ma improvvisamente l'auto del capoverdiano ha cambiato rotta ed è andata a finire in un bosco lontano dal centro abitato.A quel punto sarebbe spuntato un secondo aggressore. I due hanno cercato di avere un rapporto sessuale con le giovani. Al rifiuto delle ragazze è scattata la furia omicida.

Dopo avere colpito a sassate le ragazze i due hanno cercato di nascondere i cadaveri seppellendoli. L'allarme è stato dato - dicono le fonti - dalla unica superstite che si trova in stato di shock. La polizia ha trovato, seguendo le sue indicazioni, i corpi delle sue amiche.

"Ci ha portate in mezzo al bosco"
La ragazza superstite ha ricostruiti a Sky tg24 i momenti precedenti la violenza e il duplice omicidio: "Ieri sera ero con le altre due ragazze che sono state trovate morte in macchina con Sandro (probabilmente la guida capoverdiana, n.d.r.) e con l'altro ragazzo che hanno arrestato. Lui doveva portarci a cena ma ci ha portato in mezzo a questo bosco e poi ha fatto quello che ha fatto. Io non so - prosegue la giovane - come sono riuscita riprendermi dopo che mi aveva tirato un sasso in testa e stamattina ho ripreso a camminare e sono venuta fino a Punta Maria a piedi; sono riuscita a tornare al villaggio dai miei amici che mi hanno portato all'ospedale e alla polizia".

La Farnesina si è "immediatamente attivata" attraverso le autorità consolari dell'isola - che dipendono dall'ambasciata italiana a Dakar - al fine di "appurare l'accaduto in stretto contatto con le autorità di Capo Verde e per prestare assistenza alla connazionale attualmente ricoverata in ospedale".

Nell'isola di Sal, lunga 35 chilometri e larga sette, vivono una cinquantina di italiani, per la maggior parte attivi nel settore turistico e immobiliare. L'isola riceve un flusso turistico notevole anche dall'Italia ed è in pieno boom edilizio.

tgcom
BeatAurora
00sabato 10 febbraio 2007 12:06
Capo Verde, identificate le vittime
Italiane morte erano surfiste

Sono state identificate le due giovani italiane vittime del massacro compiuto da un uomo a Capo Verde. Secondo quanto riportato dall'Ansa si tratta di Dalia Saiani, 33 anni di Ravenna e di Giulia Busato, 28 anni, di Verona. Le due, assieme con la diciassettenne ravennate sopravvissuta al massacro, erano nell'isola per partecipare ad un raduno internazionale di surfisti. La Saiani era infatti una campionessa di surf.


Secondo quanto ha riferito all'Ansa il papà della minorenne, il papà e la mamma sono riusciti a parlare telefonicamente con la figlia, attraverso il cellulare del poliziotto che è a guardia della ragazza nell'ospedale dell'isola di Sal. Numero che è stato fornito dall'unità di crisi istituita dalla Farnesina.

La giovane ha tranquillizzato i genitori, sta bene, e ha fatto un succinto racconto di quello che è accaduto. L'altra sera erano usciti a cena in più gruppi. Lei si trovava su un'auto con le altre due amiche poi uccise e un ragazzo, l'ex fidanzato di Dalia Saiani, che frequentava l'isola come windsurfista da diversi anni. Con loro ci sarebbe stato anche un capoverdiano, guida turistica. Ha riferito di essere stata colpita, dopo che la vettura era stata dirottata in un bosco, a sassate. Forse è stata creduta morta e, quando si è risvegliata, è riuscita a fuggire, nascondendosi nella vegetazione. Avrebbe dormito un po', poi a piedi avrebbe raggiunto la salvezza e i soccorsi di amici.

tgcom
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