BeatAurora
00domenica 8 luglio 2007 03:19
Vendute a 40 centesimi al chilo e bollite per curarsi
PECHINO (7 luglio) - Gli abitanti di un villaggio della Cina centrale hanno bollito o sbriciolato, nel corso di un ventennio, una tonnellata di ossa di dinosauro per preparare medicamenti, pensando chei resti appartenesero a un drago volante. Fino all'anno scorso i fossili sono stati venduti nella provincia dello Henan a circa 4 yuan (40 centesimi di euro) al chilo.
Lo ha riferito all'agenzia americana Associated press (Ap) lo scienziato Dong Zhiming. La scoperta è stata effettuata dagli esperti del museo di geologia della provincia di Henan.
Le ossa, ricche di calcio, venivano bollite con altri ingrediente e date da mangiare ai bambini o usate come trattamento contro i giramenti di testa e i crampi alle gambe. Altre volte le ossa di drago - hanno spiegato ancora gli scienziati - venivano usate anche per creare una pasta da applicare direttamente su fratture e altre ferite. Una pratica andata avanti almeno per vent'anni.
Poi la scoperta degli scienziati: le ossa non appartenevano a un drago volante, come credevano gli abitanti del villaggio, ma un dinosauro erbivoro di circa 18 metri di lunghezza, vissuto tra gli 85 e i 100 milioni di anni fa. Dong, professorre all'Istituto di Paleontologia dell'Accademia cinese delle scienze, ha raccontato all'Ap che quando la gente del villaggio ha scoperto che i resti erano di drago e non di dinosauro non li ha più voluti e ha donato agli scienziati altri 200 chili di ossa. «Credevano che le ossa appartenessero a draghi volanti», ha detto ancora Dong.
Nella stessa area, ricca di uova di dinosauro fossilizzate, sono state trovati i resti fossili di altri due grandi rettili vissuti milioni di anni fa.
ilmessaggero