E' morto Mike Bongiorno

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BeatAurora
00mercoledì 9 settembre 2009 10:10
Il decesso a Montecarlo


Da oggi l'Italia è più povera: Michael Nicholas Salvatore Bongiorno, più noto come Mike Bongiorno, si è spento nella sua casa a Montecarlo all'età di 85 anni. Il presentatore è stato stroncato da un infarto. Insieme a Pippo Baudo, Corrado, Enzo Tortora e Raimondo Vianello, è stato tra i più noti volti della televisione italiana (pubblica e commerciale) fin dalla sua nascita. Lascia moglie e tre figli. I funerali potrebbero svolgersi venerdì a Milano


Mike era nato in America. Furono proprio le sue origini americane a dargli quella marcia in più che lo portò a spopolare nella televisione nostrana. A lui si deve, tra l'altro, l'importazione del quiz in Italia e la conduzione rivoluzionaria di format televisivi all'epoca sconosciuti. Con Corrado era il presentatore più popolare in Italia, ove, nel 1953, si trasferì per contribuire alla nascita della televisione. E, seppure Corrado apparve prima nelle trasmissioni sperimentali tv, dalla Triennale di Milano, fu Bongiorno a presentare la prima trasmissione in onda dalla tv di Stato italiana, cioè Arrivi e partenze.

Ma il programma che decreta il suo successo è Lascia o raddoppia?, ispirato all'americano "Una domanda da 64000 dollari". Il riscontro di pubblico è inimmaginabile: insomma, la visione del quiz diventa un rito collettivo e s'impone da subito nelle abitudini degli italiani. Da quel momento ogni suo programma è un successo. Storico il suo sodalizio con Silvio Berlusconi: infatti, fu uno dei primi grandi conduttori a lavorare con le televisioni private e contribuì alla nascita della televisione commerciale (da sempre monopolio statale). Già nel 1979 condusse, su Telemilano (quella che poi sarebbe divenuta Canale 5), prima Milaninter club (una rassegna sportiva in onda dal 1978 al 1979), poi la trasmissione I sogni nel cassetto. L'ultima trasmissione in Rai fu Flash (1980/1982), dopodiché passò definitivamente al nuovo gruppo Mediaset per condurre trasmissioni che gli furono particolarmente congeniali: i telequiz Bis (1981) Superflash (1982), Pentathlon (1985), Telemike (1987), Tutti x uno (1992).

E ancora, da La ruota della fortuna a Bravo Bravissmo, passando per Momenti di gloria e Paperissima Sprint, il nome di Bongiorno è riuscito a fare breccia nel cuore di tutti gli italiani per quell'aplomb inconfondibile che lo ha sempre contraddistinto.

Ultimamente è stato stato testimonial della nota campagna pubblicitaria Wind Infostrada insieme a Fiorello. Ha conseguito anche il titolo di dottore presso l'università IULM di Milano nell'agosto del 2007. Nel settembre 2007 è tornato in RAI per la conduzione della 68° edizione di Miss Italia su Rai Uno insieme a Loretta Goggi.

Ufficialmente annuncia la fine del suo sodalizio con Mediaset in un comunicato del 20 marzo 2009. Infine, il 26 marzo 2009 viene comunicato che Mike Bongiorno ha firmato un contratto con Sky.

BeatAurora
00mercoledì 9 settembre 2009 10:11
Mike, la montagna nel cuore


Importante il legame con Cervinia




Mike Bongiorno amava la montagna ma il legame con Cervinia era speciale e il conduttore non mancava di ricordarlo. Proprio sulla vetta del Cervino, nel 1976, Mike visse attimi drammatici. Durante la registrazione di uno spot pubblicitario, rimase bloccato per quasi due ore a causa di una bufera. Amava raccontarlo spesso, ricordando come, in attesa di soccorsi, si fosse legato alla croce di vetta, in quanto "avevo solo Dio che mi potesse aiutare". Bella anche l'immagine di lui che "agganciato a un cavo", fu portato via nel vuoto "come un angelo".


Un'emozione importante che aveva rinsaldato il legame con le montagne aostane dove si recava a sciare, lui che amava lo sport e lo praticava ad alto livello.

Il legame con Bepi Garnero e Leo Gasperl, maestri di sci e amici stretti di Cervinia, lo confermava. Ma per Mike la montagna non era solo un luogo per fare sport ma anche l'occasione per essere vicino alla gente, agli abitanti e proprio a Cervinia aveva voluto festeggiare il suo ottantesimo compleanno, tra ricordi e giovialità. Anche Valtournenche lo adorava e lo aveva insignito del titolo di "Amico della Valle d'Aosta" nel 2007, dopo averlo reso già cittadino onorario nel 1999.

Il vuoto lasciato da Mike è già grande in quelle terre.

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