I medici legali: «Robert Kennedy ucciso da dietro,

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BeatAurora
00giovedì 27 marzo 2008 11:57
forse sparò la pistola di una guardia di sicurezza»


dal nostro corrispondente Anna Guaita


NEW YORK (26 marzo) - Quarant’anni fa, Robert Kennedy veniva ucciso in una sala dell'Ambassador Hotel di Los Angeles, dopo aver vinto le primarie della California. Per tutti questi anni, nessuno ha avuto mai veri e fondati dubbi che a stroncare la vita del popolare senatore, fratello del presidente John Fitzgerald Kennedy, fosse stato Sirhan Bishara Sirhan, un giovane di origini palestinesi, appartenente alla chiesa cristiana maronita e appassionato di occultismo. Ma oggi sono comparsi alcuni dubbi su questa versione dei fatti. Potrebbero sembrare i soliti incrollabili dubbi dei soliti appassionati di complotti, se non fosse che sono stati portati alla luce durante una conferenza di studiosi di medicina legale, tenutasi allo Henry Lee Institute of Forensic Studies, nel Connecticut.

Due ricercatori, esperti del settore, hanno sostenuto che nella sala oltre a Sirhan ci doveva essere un altro sparatore, e che Sirhan non poteva essere quello che aveva ucciso Kennedy, perché il giovane stava davanti al senatore, mentre lo sparo letale era venuto da dietro, presumibilmente dalla pistola in dotazione a una delle guardie di sicurezza che stavano in piedi alle spalle di Kennedy.

I due ricercatori sono il professor Robert Joling, ex presidente dell’Accademia Americana di Medicina Legale, e Philip Van Praag, un ingegnere specializzato nell’analisi di registrazioni acustiche. I due hanno potuto avere accesso al materiale legale, oltre che a una registrazione che era stata fatta quella sera dal giornalista Stanislaw Pruszynski, e che è nota come la ”registrazione Pruszynski”.

Secondo i due, che hanno studiato il materiale con tecniche sconosciute nel 1968, nella sala d’albergo dove Kennedy venne ucciso furono sparati 13 colpi di arma da fuoco, mentre Sirhan aveva in mano un’arma con soli otto colpi. Inoltre, Joling sostiene che la traiettoria del foro nella nuca di Kennedy poteva essere stata tracciata solo da un proiettile proveniente da dietro, non da davanti: Sirhan era in piedi a circa un metro e mezzo davanti al leggio sul quale Kennedy era appoggiato.

Il canale tv Msnbc ha riferito ieri pomeriggio che la guardia aveva sostenuto di essersi liberato di quell’arma due mesi prima dell’omicidio di Kennedy: «Viene fuori invece - ha spiegato l’inviata Amy Parmenter - che ulteriori indagini hanno provato che non si liberò di quella pistola che dopo cinque mesi dall’omicidio».

Nessuno accusa direttamente la guardia di aver avuto parte nell’omicidio. Ma si fa notare che la persona ha lasciato gli Usa e vive nelle Filippine. Sirhan Sirhan invece rimane in prigione in California. Nel 1968 venne condannato a morte, ma la sua condanna fu tramutata in ergastolo nel 1972. L’anno scorso aveva fatto domanda di libertà anticipata per buona condotta. Il governatore della California, Arnold Schwarzenegger, che è sposato alla nipote di Robert Kennedy, si è trovato nell’imbarazzante situazione di dover studiare il suo caso e rifiutargli la libertà.

ilmessaggero
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