I reperti etruschi

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
BeatAurora
00sabato 11 agosto 2007 22:29
... nel mondo si ritrovano a Volterra

di Renato Gaita


ROMA (11 agosto) - «Volterra, la quale in oggi (e sempre più lo sarà in appresso) può dirsi il Museo universale delle cose etrusche». Così scriveva, in una lettera del 1739, Scipione Maffei ad Anton Francesco Gori, entrambi tra i primi studiosi di arte e storia etrusca. E oggi il fascino di questo antico popolo rivive a Volterra, ”capitale” di una civiltà raffinata, in una mostra allestita nella suggestiva cornice di Palazzo dei Priori, il più antico palazzo comunale della Toscana. "Etruschi di Volterra. Capolavori da grandi musei europei", che si tiene sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, espone 150 preziosi reperti dell’antichità etrusca provenienti dai maggiori musei europei e italiani, per la prima volta messi insieme alle nuove scoperte archeologiche degli ultimi venti anni nel vasto territorio di Velathri, divenuta poi la romana Volaterrae e infine la moderna Volterra.

Una irripetibile occasione che darà al visitatore la possibilità di ammirare capolavori, molti dei quali poco conosciuti, provenienti dal Louvre, da Berlino, dai Musei del Vaticano, da quelli romani di Villa Giulia e Villa Albani, dal museo archeologico di Firenze e da collezioni private. Accanto ad essi, per la prima volta dopo dieci anni di assenza, la famosa testa Lorenzini, la testa di una statua etrusca degli inizi del V secolo a. C. (480-460 a. C.), una delle più antiche realizzate con marmo apuano, che raffigura forse una divinità, probabilmente Apollo. Non a caso la mostra sta ottenendo un lusinghiero successo. Inaugurata il 21 luglio scorso (rimarrà aperta fino all’8 gennaio 2008), in appena tre settimane ha avuto oltre seimila visitatori paganti.

Per la prima volta, dunque, tornano nella città opere create originariamente entro quelle antiche mura, prima della loro dispersione in Italia e in Europa, attraverso le quali si racconterà la storia di Volterra e della gens etrusca. Lo spiega Alessandro Togoli, assessore comunale alla Cultura di Volterra e presidente del Comitato promotore dell’esposizione, come lo è stato della mostra dell’anno scorso, "Volterra d’oro e di pietra. Arte e città nel Medioevo": «Abbiamo scelto gli etruschi perché sono alle radici della storia e della cultura cittadina. E l’evento nell’evento è il ritorno di reperti di grande valore artistico trasferiti lontano». E Alessandro Furiesi, direttore della Pinacoteca civica di Volterra e direttore organizzativo della manifestazione, sottolinea che con l’attuale rassegna «continua un ciclo di mostre sulla storia della città e del territorio».

La mostra, articolata in sei sezioni, presenta una notevole serie di reperti archeologici. Spiccano la tomba eneolitica di Montebradoni, l’intera necropoli della Guerruccia (attualmente conservata in parte a Volterra e in parte a Firenze), la stipe di Casa Bianca e quella di Bibbona (pregevoli statuette votive). Suggestive le ricostruzioni del santuario dell’Acropoli di Volterra, della Tomba Inghirami (con il suo pilastro centrale e le numerosissime urne) e della Tomba a Tholos di Casale Marittimo, in cui sono stati ricollocati nella stessa posizione di quando furono scoperti i materiali che vi erano conservati.

Da Berlino sono tornati gli arredi della Tomba dei Calisna Sepu (splendidi vasi, coppe e urne), mentre dal Museo archeologico di Firenze provengono gioielli in oro della collezione Annibale Cinci, oltre a pregevoli stamnos e askos a figure rosse. Presenti anche reperti inediti o poco conosciuti, come le statue di Casale Marittimo e un tesoretto di monete greche ed etrusche del V secolo a.C. con altri vasi, urne e statuette di bronzo. Per finire, la mostra, che si svolge nell’ambito delle celebrazioni "Volterra per Enrico Fiumi", prevede anche un suggestivo collegamento con il Museo etrusco Guarnacci di Volterra e con l’area archeologica dell’Acropoli etrusca.

Orari - Fino al primo novembre, tutti i giorni dalle 10.30 alle 18.30. Dal 2 novembre all’8 gennaio: lunedì-venerdì, dalle 10.30 alle 15.30; sabato, domenica e festivi, dalle 10.30 alle 17.30. Il primo settembre, in occasione della "Notte bianca", apertura fino alle 2 del mattino. Il biglietto costa 7 euro, ridotto 4 euro. Biglietto famiglia 16 euro, scuole 2 euro.

ilmessaggero
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 05:33.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com