I Led Zeppelin dopo 27 anni ancora vivi e potenti
LONDRA (11 dicembre) - Sessant'anni, a parte il quarantenne Jason Bonham, e non dimostrarli. Ieri sera i Led Zeppelin hanno fornito nel loro primo vero concerto insieme dopo 27 anni, alla O2 Arena di Londra, una tale vitalità musicale da far sperare in un loro vero e proprio tour mondiale. Jimmy Page, Robert Plant e John Paul Jones, con l'aggiunta di Bonham jr (al posto dell'originale batterista, John, suo padre, morto nel 1980), hanno suonato con una potenza e con un repertorio - aperto da Good Times, Bad times, passando per Stairway to heaven e Whole lotta love, 16 brani in due ore di musica - che chiariscono perchè il gruppo abbia influenzato almeno due generazioni di musicisti. Plant ha ancora una voce da brivido; Page vola sulle corde della chitarra, e la ritmica ha martellato il pubblico con la potenza di uno schiacciasassi.
Al concerto, organizzato per ricordare Ahmet Ertegun (1923-2006), co-fondatore della Atlantic Records che mise sotto contratto artisti fondamentali, da Ray Charles a Crosby, Stills e Nash, da Aretha Franklin agli stessi Zeppelin, hanno assistito 18mila spettatori, con prezzi da capogiro sul mercato nero. L'avvio è stato affidato a Bill Wyman - ex Rolling Stone - e ai suoi Rhythm Kings, più Paolo Nutini (l'ultima scoperta di Ertegun), i Foreigner e Paul Rodgers. Gli Zeppelin, tutti attorno ai sessant'anni (solo Jason ne ha 41) non hanno deluso i fedelissimi giunti da ben 50 paesi. I classici fioccavano: il brivido di Dazed and Confused (con il celebre passaggio di chitarra suonata con l'archetto da Page), i brividi di Immigrant song, l'omaggio al blues delle radici di Trampled underfoot, la potenza devastante di The song remains the same e Whole lotta love. I colossi del rock sono tornati e stamane su tutti i siti c'è un solo desiderio: quello che nonsi sia trattato di un concerto una tantum.
ilmessaggero