LE DISCOTECHE NON VANNO PIU': Dimezzate in 10 anni

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Boypoe
00lunedì 24 luglio 2006 09:19
La discoteca piace sempre meno ai giovani d'oggi, in cerca di luoghi più 'intimi', dove attardarsi con gli amici a chiacchierare bevendo qualcosa. Spiagge, parchi e piazze sono da qualche anno i luoghi privilegiati per gli incontri di giovani e meno giovani, e i dati lo confermano: se erano 5 mila i locali in Italia fino a dieci anni fa, oggi non arrivano a 3 mila, "e il rischio - avverte Antonio Degortes, presidente di Asso-Intrattenimento - é che tra qualche anno siano solo 800, schiacciati dai tanti abusivi che hanno ucciso il mondo della notte.

A Rimini e Riccione i locali più famosi degli anni Novanta oggi sono praticamente tutti chiusi". "Oggi - conferma Pier Pierucci, responsabile marketing di Aquafan di Riccione - per essere di moda non bisogna più obbligatoriamente uscire e scatenarsi di notte. La notte è tornata ad essere il luogo dell'intimità, in cui incontrarsi per il piacere di stare insieme, parlare o mangiare un buon piatto. E alle serate in discoteca si preferiscono, quando vengono organizzati, i grandi eventi, i concerti, le manifestazioni di piazza".

La tendenza viene confermata anche da Gaetano Pappalardo, pr in alcuni famosi locali di Catania: "La tendenza - spiega - è un po' cambiata perché la gente preferisce frequentare i locali sul mare, considerati veri e propri luoghi di incontro, piuttosto che riversarsi nelle discoteche". Secondo Degortes la crisi delle discoteche è legata in gran parte alla recessione economica "per cui si preferiscono i luoghi abusivi dal punto di vista delle licenze, ma in Italia tollerati, nei quali bere e ballare senza costi". A questo si aggiunge il fatto che "nelle spiagge o nei parchi c'é un'aria più trasgressiva, non vi sono controlli, si può bere quanto si vuole, e questo piace, soprattutto ai giovanissimi". Pappalardo spiega che per incentivare l'ingresso nelle discoteche, molte non prevedono un biglietto all'ingresso e la consumazione obbligatoria.

I gestori puntano soprattutto alle consumazioni, e per questo cercano di facilitare l'ingresso ad un numero alto di persone. E anche se il numero dei clienti è in calo, anche quest'anno discoteche e parchi acquatici hanno il loro tormentone dell'estate: è la Crab Dance, una danza ispirata al granchio. "Questo ballo, ispirato ai simpatici crostacei - dice Pier Pierucci - è la moda dell'estate 2006, il ballo cult di quest'anno". L'ideatore è il ballerino e coreografo Marko Miglio, che sta portando la sua 'creatura' in giro non solo per le località italiane trendy ma anche in Costa Azzurra. Ma sembra che questo ballo, insieme a remix di 'Le Freak' degli Chic, abbia contagiato anche i locali più 'in' di Los Angeles e di Miami.

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-Mariella-
00lunedì 24 luglio 2006 13:32
Le discoteche ormai stanno diventando capitolo chiuso,
troppi bar si sono organizzati,e pub che crescono a macchia
d'olio,anche questo e' un settore che hanno distrutto,
come tanti altri [SM=x660508]
BeatAurora
00martedì 25 luglio 2006 04:21
[SM=x660474] Credo che le discoteche abbiano avuto una parte di colpa anche, il biglietto e una consumazione obbligatoria, non tutti i giovani se la potevano permettere, e con il passare del tempo hanno preso il volo verso altri lidi...dando cosí l'imput per far si che ne crescerro altri...poi altri... [SM=x660457]
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