La grotta dei lunghi cristalli

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BeatAurora
00sabato 17 giugno 2006 12:05
Una foresta di cristalli lunghi 14 metri, di gesso, mai studiati da vicino. Si trovano in Messico, in una miniera nei pressi di Naica, a 300 metri sotto terra, dove la temperatura è di 50 gradi, l'umidità sfiora il 100%

In una miniera nei pressi di Naica, in Messico, due minatori intenti a scavare un cunicolo a 300 metri di profondità scoprirono nel 2000 per caso una grotta piena di cristalli di selenite alti fino a 14 metri e larghi due.
La selenite (letteralmente “pietra di luna”) è un tipo di gesso traslucido che ricorda la luminosità lunare, che conferisce alla grotta un aspetto quasi spettrale.
Peccato che un simile spettacolo non possa essere osservato in condizioni normali. Nella Grotta dei Cristalli (come è stata ribattezzata) ci sono 50 gradi con un’umidità vicina al 100 per cento. Un clima impossibile per la sopravvivenza umana.
Le prime timide esplorazioni speleologiche, infatti, avvenute negli anni successivi erano durate pochi minuti, giusto il tempo di un’occhiata veloce.
Equipaggiamenti superavanzati
Solo oggi la tecnologia ha permesso la creazione di tute superavanzate e sicure per un breve “soggiorno” nella grotta.
E così nel 2006 è partito il progetto Naica (a cui collaborano italiani, messicani, spagnoli e statunitensi) della durata di tre anni.
Durante la prima missione a gennaio gli speleologi vestiti con tute refrigerate equipaggiate con un sistema di ventilazione che favorisce la respirazione e protegge il viso e gli occhi, sono riusciti a resistere nella grotta più di un’ora. Ma gli esperti assicurano che nelle prossime missioni grazie alle continue migliorie sulle tute e sull’equipaggiamento (dalla comunicazione via radio, al controllo medico in tempo reale) gli speleologi potrebbero rimanere almeno un paio d’ore.
Mission non impossible
Un tempo utile per prelevare campioni di cristalli da studiare al microscopio, mappare l’intera grotta, condurre analisi sulla composizione biologica (per capire se esiste qualche forma di vita), monitorare le condizioni climatico-ambientali e soprattutto capire come e perché si sono formate queste spettacolari “spade” di cristallo. Anche se dalle prime rilevazioni sembra che i cristalli si siano formati sott’acqua - quando la grotta si trovava sotto la falda acquifera - a causa dell’incontro tra le acque calde ricche di solfuro e le correnti di acqua fredda.

Un’ondata la sommergerà
Ma è tutto ancora da verificare. Ed è necessario farlo prima che
la grotta sia di nuovo sommersa dall’acqua. Tra circa sei anni, infatti, quando la miniera di argento cesserà la sua attività, saranno fermate le pompe che aspirano l’acqua nella cava e la foresta di cristallo diverrà irraggiungibile.


focus.it
BeatAurora
00sabato 17 giugno 2006 12:08


Uno speleologo in esplorazione nella Grotta dei Cristalli
nel gennaio 2006.
Foto: © Progetto Naica - La Venta





Equipaggiati con tute refrigerate e un sistema di
ventilazione sul viso e sugli occhi.


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