dedicati alla coppia regale Amenhotep III e Teye
IL CAIRO (9 aprile) - Immensi, di granito nero, databili tra il 1.500 e il 1.200 a.C. Il sito dei Colossi di Memnone si arricchisce di nuovi ritrovamenti archeologici grazie alla missione tedesco-egizian, diretta dal professor Hourig Sourouzian. Il ministro egiziano della Cultura, Faruq Hosni, ha definito la scoperta «formidabile» e annunciato che le statue saranno nuovamente erette per la visione al pubblico dal 2009. I ritrovamenti a Luxor riguardano una statua colossale raffigurante la regina Teye, una coppia di sfingi rappresentanti la coppia regale Amenhotep III-Teye ed altre statue dedicate alla dea leone Sekhmet. La statura che raffigura la regina Teye, moglie del faraone della XVIII dinastia, Amenhotep III (Amenofi), misura 3,62 metri di altezza ed è stata scoperta vicino al sito dei Colossi di Memnone vicino a due sculture che dominavano la strada della Valle dei Re. Le due sfingi che raffigurano Teye e Amenhotep III sono scolpite in granito nero, così come le dieci statue dedicate a Sekhmet, la dea leone protettrice dei faraoni.
I Colossi di Memnone sono due enormi statue gemelle di pietra del faraone Amenhotep III rappresentato in posizione seduta, con le mani sulle ginocchia e lo sguardo rivolto a est, verso il fiume e il sole nascente. A fianco alle sue gambe le immagini che raffigurano la moglie Teye e la madre Mutemuia. I pannelli laterali rappresentano il dio del Nilo Hapy. Le statue sono formate da blocchi di quarzite che fu scavata probabilmente a Giza o a Gebel el-Silsileh, 60 km a nord di Assuan. Raggiungono la considerevole altezza di 18 metri, comprese le piattaforme di pietra su cui sono costruite.
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