Milan

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tempiosommerso
00giovedì 9 giugno 2005 17:31
Per quelli che il ko di Istanbul ancora non lo hanno digerito regalo questo topic[SM=g27811] [SM=x660322]
Shizuku.
00domenica 19 giugno 2005 14:08
Ed io regalo questo a te, caro mio REGALINO <--- ascolta, ascolta [SM=g27828]

Vinciamo vinciamo vinciamo perchè
è forte il nostro Milan
cantiamo cantiamo cantiamo perché
è il nostro grande amor!

Boypoe
00domenica 1 gennaio 2006 12:41
E scusate se è poco.
[SM=x660312]
Da AC MILAN

2005 DI PREMI PER I ROSSONERI
30/12/2005 17.38.00
MILANO - Il 2005 è stato un anno di premi e di piacevoli gratificazioni in casa Milan. Si parte con gli Oscar del Calcio dell’Associazione Italiana Calciatori che vedono Kakà incoronato come miglior giocatore e miglior straniero di Serie A. Accanto a lui, premiati Carlo Ancelotti (miglior allenatore), Paolo Maldini (miglior difensore) e Andriy Shevchenko (miglior gol segnato). Ricky si aggiudica anche lo UEFA Club Football Award come miglior centrocampista della Champions League 2004 che ritira nella cerimonia al Grimaldi Forum di Montecarlo prima dei sorteggi il 25 agosto. E se il San Siro Gentleman in maggio dà il giusto rilievo alla classe di Andrea Pirlo, le statuette assegnate dai calciatori professionisti per il FIFPro ricompensano Nelson Dida, Marcos Cafu, Alessandro Nesta e capitan Maldini, oltre che Sheva. Per il campione ucraino, nell’anno da detentore del Pallone d’Oro, la serie di riconoscimenti è lunga: dalla Stella dello Sport dei Paesi dell’Est all’Ippocampo d’Oro; dal Golden Foot al premio Livatino. Anche Alberto Gilardino non manca certo di farsi notare in questi primi mesi in rossonero: ben tre i premi all’attivo per il bomber di Biella che, dopo essersi laureato 'Miglior Sportivo Piemontese dell’Anno', riceve la Torretta dello Sport dal sindaco di Sesto San Giovanni e il Pallone Aureo dalla Regione Lombardia e dal Gruppo Lombardo Giornalisti Sportivi. Il tutto per allinearsi ai compagni e condividere con loro un 2005 sempre in prima linea.

Di seguito l'elenco completo dei riconoscimenti collezionati dai rossoneri nel 2005:

CARLO ANCELOTTI
Oscar del Calcio Aic (miglior allenatore)
Panchina d’Oro 2003/2004
UEFA Award (per aver vinto Coppa dei Campioni sia come giocatore che allenatore con la stessa squadra)

ALBERTO GILARDINO
Premio ‘Sportivo Piemontese dell’Anno’
La Torretta per lo Sport
Pallone Aureo

MARCOS CAFU
Nella squadra ideale UEFA (relativa al 2004)
Premio FIFPro

NELSON DIDA
Premio FIFPro

RICKY KAKA’
Oscar del Calcio Aic (miglior giocatore e miglior straniero)
UEFA Club Football Award (miglior centrocampista della Champions 2004/2005)
Nell’Onze d’Or 2005 dell’Equipe

PAOLO MALDINI
Oscar del Calcio Aic (miglior difensore)
Premio FIFPro
UEFA Award (riconoscimento storico per essersi messo in luce nella storia della Coppa dei Campioni)
Nell’Onze d’Or 2005 dell’Equipe (unico italiano)

ALESSANDRO NESTA
Nella squadra ideale UEFA (relativa al 2004)
Premio FIFPro

ANDREA PIRLO
San Siro Gentleman 2004/2005

CLARENCE SEEDORF
UEFA Award (per aver alzato la Coppa dei Campioni con tre squadre diverse)

ANDRIY SHEVCHENKO
Nella squadra ideale UEFA (relativa al 2004)
Oscar del Calcio Aic (miglior gol, il primo in Roma-Milan del 6 gennaio 2004)
Premio ‘Stella dello Sport’ dei Paesi dell'Est
San Siro Gentleman (gol dell’anno)
Golden Foot 2005
Ippocampo d’Oro
Premio Livatino (intitolato al giudice che ha sacrificato la sua vita per la lotta alla mafia)
Nell’Onze d’Or 2005 dell’Equipe
BeatAurora
00sabato 7 gennaio 2006 19:38
"Vieri? Nessuno l'ha scaricato"

Ancelotti: "Ma non garantisco niente"

Alla vigilia della ripresa del campionato contro il Parma, in casa Milan a tenere banco è il futuro di Christian Vieri. "Nessuno di noi ha intenzione di scaricarlo - ha chiarito Carlo Ancelotti - Sarei contento se restasse, anche se non possiamo garantirgli che in futuro giocherà di più". Poi, sulla rincorsa alla Juve: "E' un'impresa fattibile, dipenderà dalla nostra voglia di crederci e in qualche loro passo falso".



Nonostante la ripresa del campionato, che domenica sera vedrà i rossoneri opposti al Parma, al Milan l'argomento più scottante è il futuro di Christian Vieri, che molti vedrebbero lontano da Milano. Carlo Ancelotti vuole chiarire la sua posizione nei confronti dell'attaccante: "Nessuno di noi ha intenzione di scaricare Vieri. E' un giocatore importante e lo è stato fin da quando lo abbiamo acquistato. Sarei contentissimo se proseguisse l'attività con noi, per cui per noi ogni discorso è chiuso".
Ma a quanto pare, la volontà del giocatore sarebbe un'altra: "Il problema si porrà solo se lui deciderà di vivere un'altra esperienza. Noi non possiamo garantirgli che giocherà con più frequenza, ma con tutti gli impegni che ci sono magari potrebbe essere più utilizzato a partire proprio da domenica sera".

Il discorso passa poi sull'inseguimento alla Juventus capolista: "Chi sta dietro deve sempre sperare in qualcosa e nel calcio non si sa mai cosa possa succedere. L'impresa di raggiungere la Juve è fattibile. Dipenderà da noi, dalla nostra voglia di crederci, ma anche da qualche passo falso da parte loro". Ma la lotta per lo scudetto non si limiterà, come nello scorso torneo, alla sfida Milan-Juve: "L'Inter è solida e lotterà fino alla fine, a differenza degli altri anni. La lotta per il titolo sarà a quattro, non solo a tre. La Fiorentina ha infatti il vantaggio di non avere impegni infrasettimanali, e questo conterà molto quando torneremo a giocare in Champions League".
Per la gara con i ducali, Ancelotti pensa al 4-4-2, con Kakà e Seedorf esterni, senza per questo snaturare le loro caratteristiche. Non saranno della partita Cafù e Maldini, il brasiliano per una serie di problemi fisici e familiari, il capitano perchè, come spiega Ancelotti: "Sta recuperando dal problema muscolare alla coscia, non conosciamo ancora i suoi tempi di recupero". Sulla formazione, sicuro l'utilizzo di Kaladze al centro della difesa e della coppia d'attacco Shevchenko-Gilardino.

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tgcom
BeatAurora
00domenica 8 gennaio 2006 12:40
Milan,riparte la rincorsa alla Juve

Con il Parma senza Maldini e Cafu

Riparte da San Siro la rincorsa del Milan alla Juve. I rossoneri reduci dal bel successo di Livorno, nella gara prima della sosta, affronteranno il Parma con l'obiettivo obbligato dei tre punti. Alle prese con il tormentone Vieri, Ancelotti dovrà fare a meno dell'infortunato Maldini e di Cafu ancora in Brasile. Beretta, d'altro canto, recupera Bonera mentre sono in ballottaggio per il ruolo di portiere Guardalben e Bucci.


Non solo buoni propositi per il nuovo anno, il Milan è pronto a riprendere la rincorsa alla Juventus sulla scia di una ritrovata brillantezza di gioco, dimostrata nella gara di Livorno, prima della sosta. Consapevolezza, di un possibile recupero sui bianconeri, che è accresciuta anche dalla cabala, che vede i rossoneri belli e vincenti nei primi mesi dell'anno e già capaci di rimontare sulla Roma e vincere lo scudetto nella stagione 2003/04 e di recuperare otto punti, nella scorsa stagione, ai bianconeri. Ancelotti, contro il Parma ha un solo obiettivo: conquistare i tre punti. Il tecnico dei rossoneri, ancora alle prese con l'irrisolto tormentone Vieri non convocato ufficialmente per uno stato febbrile, dovrà rinunciare a Maldini, ancora infortunato, e Cafu rimasto in Brasile al capezzale del padre malato. Per il resto tutti gli uomini a disposizione, con Ambrosini che, con tutta probabilità, rientrerà, dall'inizio, soltanto in Coppa Italia, per una formazione che, con Stam al posto di Simic e Gilardino in campo da ex di turno, ricalcherà grossomodo quella della gara contro il Livorno. Il Parma, che non rappresenta un avversario semplice da battere, avrà nuovamente a disposizione Bonera, mentre Beretta dovrà scegliere tra Dessena e Bolano a centrocampo, e quale portiere schierare tra i pali: Bucci o Guardalben, con una scelta che dovrebbe ricadere sul neo acquisto.

LE PAROLE DEI MISTER

Ancelotti (Milan): "Non sarà facile contro il Parma che è una squadra che, probabilmente, ha risentito dei problemi della società, ma che ultimamente ha trovato continuità e vorrà iniziare, come tutti, bene il nuovo anno"..."Vieri? Per noi il discorso è chiuso nel senso che nè io nè la società abbiamo intenzione di scaricarlo. In ogni caso Vieri sarà più utilizzato in futuro"

Beretta (Parma): "Se Gilardino segnerà potrà esultare tranquillamente, a Parma nessuno lo prenderà come un affronto. Poi il fatto che i miei difensori lo conoscano potrebbe aiutarli ad impedirgli di fare gol. Noi andremo a Milano con la mentalità di chi vuole giocarsi la partita, stando ben attenti a pressarli e a non chiuderci troppo. Inoltre, spero che il nuovo anno ci permetta di recuperare qualche giocatore in più".

Le probabili formazioni di Milan-Parma

Milan (4-3-1-2): 1 Dida, 31 Stam, 13 Nesta, 4 Kaladze, 27 Serginho, 8 Gattuso, 21 Pirlo, 20 Seedorf, 22 Kaka', 7 Shevchenko, 11 Gilardino. (16 Kalac, 17 Simic, 18 Jankulovski, 23 Ambrosini, 10 Rui Costa, 9 Inzaghi, 14 Vogel).
All.: Ancelotti. Squalificati: nessuno.
Diffidati: Kaladze.
Indisponibili: Cafu, Maldini, Vieri

Parma (4-3-2-1): 99 Guardalben, 5 Bonera, 3 Cardone, 28 Cannavaro, 14 Contini, 13 Grella, 30 Simplicio, 6 Bolano, 32 Marchionni, 23 Bresciano, 9 Corradi. (7 Bucci, 24 Couto, 33 Pasquale, 21 Cigarini, 4 Dessena, 18 Dedic, 35 Paponi).
All.: Beretta.
Squalificati: Morfeo.
Diffidati: Bolano, Simplicio

Arbitro: Mazzoleni di Bergamo


tgcom
BeatAurora
00lunedì 9 gennaio 2006 02:20
Milan-Parma, show di gol: 4-3
I rossoneri tornano al secondo posto

L'attacco del Milan più forte delle lacune della difesa: i rossoneri riescono così a battere il Parma per 4-3 nel posticipo e riportarsi al secondo posto davanti all'Inter. Nel 1° tempo vantaggio emiliano con Cannavaro (papera di Dida), poi tre gol rossoneri in 8' con Cardone (autogol), Gilardino e Kakà. Nella ripresa Marchionni segna il 3-2 al 75'. Sheva ristabilisce le distanze, ma ancora Marchionni realizza per il 4-3 finale.


LA PARTITA
Il destino della stagione del Milan è ancora tutto da capire, ma una cosa è certa: in attesa di capire definitivamente se si può vincere qualcosa o meno, i fans del Diavolo non conoscono la noia. Divertimento e giramenti di scatole, con questa squadra, si alternano fino a produrre partite ricche di gol, di prodezze individuali, di momenti di calcio pregevoli alternati a grezze da oratorio che fanno in modo da rendere incerte anche gare come questa con il Parma, che dal punto di vista del patrimonio tecnico non può che presentarsi davanti al Milan (o alla Juve o all'Inter) con la stessa inclinazione della testa di un turista sul piazzale della Tour Eiffel.

Il 4-3 finale a favore dei rossoneri è specchio perfetto di quanto visto in campo e di cosa è il Milan 2005/06, ovvero una squadra che sembra avere completamente dimenticato il significato e l'importanza di quella che i tecnici chiamano "fase difensiva". Ancelotti è partito con un 4-4-2 ibrido e duttile. molto simile a quello che aveva fatto benissimo a Livorno, difesa compresa. Seedorf e Kakà, ufficialmente esterni, erano invece liberi di svariare a loro piacimento, accentrarsi a turno, scambiarsi le fasce. Soprattutto a sinistra, dove operava Paolo Cannavaro, il Parma è andato subito in apnea e non è un caso che, nei minuti tra il 26' e il 35', la tripletta rossonera sia interamente nata da quella parte. Peccato solo che prima gli emiliani fossero andati in vantaggio grazie all'errore che sancisce ufficialmente (se ce ne fosse ancora stato bisogno) la crisi tecnica e psicologica di Dida e si fossero resi pericolosi grazie alla completa latitanza di Serginho, tornato in una sera il giocatore anarchico e assolutamente pericoloso (per i suoi) in retroguardia.

Andato comunque al riposo con un rassicurante 3-1, il Milan ha sovrapposto alle pochezze della difesa un atteggiamento rinunciatario e tendente a una comoda amministrazione del risultato. Ma al Parma sono bastati un assetto tattico più sagace (Dessena e Bonera al posto di Cannavero e Bolano per un ritrovato 4-4-2) e una leggera spallata alla debole muraglia di Ancelotti per fare vivere a San Siro un finale davvero scomodo. Marchionni, forse esaltato dalle voci di mercato, è entrato due volte su un ideale tappeto rosso nel cuore della difesa milanista, imperniata su una coppia centrale priva di un vero leader (Nesta compreso). La rete del 4-3, che chiude i fuochi artificiali, è veramente emblematica: il parmense entra in area tra quattro milanisti che, letteralmente, si spostano al posto di cercare l'interdizione. Per fortuna di Ancelotti, autore sul 3-2 di cambi molto discutibili (fuori Kakà e Gilardino, dentro Rui Costa e Ambrosini per una riedizione del noto "albero di Natale), Shevchenko è riuscito nell'intervallo tra le due prodezze di Marchionni a capitalizzare alla sua maniera una bella giocata di Rui Costa. Altrimenti, il 2006 rossonero si sarebbe aperto all'insegna della polemica, e, soprattutto, di un sogno scudetto definitivamente volatilizzato. Ma aldilà del distacco rimasto invariato, puntare oggi sul Diavolo campione sarebbe una scommessa ancora più azzardata ed elettrizzante delle stesse partite del Milan.



GOL, OCCASIONI E MOMENTI CLOU

7' PAR Seedorf "innesca" un contropiede di Marchionni, il suo cross è sventato da Simic
9' MIL Una conclusione dal vertice dell'area di Simic trova Shevchenko davanti a Guardalben: la deviazione dell'attaccante si alza sopra la traversa
16' PAR Una ribattuta su conclusione di Grella libera Marchionni davanti alla porta: Dida è reattivo e con la mano destra chiude l'angolo all'attaccante
21' MIL Palla dentro di Pirlo, bella girata di testa di Gilardino: palla a lato
24' PAR 0-1 Clamorosa topica di Dida, che non trattiene una facile parabola da calcio d'angolo: Cannavaro si trova il pallone a un metro dalla porta e lo spinge dentro
27' MIL 1-1 Immediata reazione e pareggio rossonero: Kakà sfonda a sinistra, mette una palla tesa al centro, Cardone cerca l'anticipo e infila invece alle spalle di Guardalben
29' MIL 2-1 Fulmineo contrattacco rossonero: da Seedorf per Shevchenko, perfetto cross di esterno destro, Gilardino anticipa l'uscita di Guardalben e insacca
35' MIL Perfetto lancio di Pirlo per Shevchenko, l'ucraino perde l'attimo buono per la conclusione
36' MIL 3-1 Shevchenko cerca la conclusione ancora dal lato sinistro dell'area, palla ribattuta, arriva Kakà e con un esterno destro di prima intenzione punisce Guardalben
39' PAR Prima ammonizione dell'incontro, tocca al parmense Bolano



53' PAR Palla in area da sinistra, ponte di Corradi, colpo di testa in tuffo di Cardone: "sette" sfiorato di pochissimo
70' MIL Rete annullata a Shevchenko per un fuorigioco di Serginho, autore dell'assist all'ucraino
71' PAR 3-2 Il giovane Dessena, appena entrato, offre un suggerimento al bacio per Marchionni, infilatosi in velocità tra i centrali rossoneri: tocco di giustezza alle spalle di Dida e partita riaperta
74' MIL Colpo di testa di Shevchenko, palla alta
76' PAR Ammonito Cardone per un fallo su Seedorf
81' MIL, 4-2 Ottimo lavoro di Rui Costa sulla destra: si libera di Contini, vede il taglio di Shevchenko e lo serve alla perfezione, tocco sottomisura dell'ex pallone d'oro e gol.
85' PAR 4-3 Marchionni entra nella difesa milanista, schierata in mezzo all'area, come una lama nel burro: diagonale e 4-3

IL TABELLINO

MILAN-PARMA 4-3 (3-1)
Marcatori: 25' P.Cannavaro; 27' aut.Cardone; 29' Gilardino; 35' Kakà; 75' Marchionni; 81' Shevchenko; 85' Marchionni
MILAN (4-4-2): Dida; Simic, Nesta, Kaladze, Serginho (87' Costacurta); Kakà (72' Rui Costa), Gattuso, Pirlo, Seedorf; Shevchenko, Gilardino (75' Ambrosini). All.: Ancelotti.
PARMA (4-3-2-1): Guardalben; P.Cannavaro (59' Bonera), Couto, Cardone, Contini (87' Dedic); Grella, Simplicio, Bolano (59' Dessena); Bresciano, Marchionni; Corradi. All.: Beretta.
Arbitro: Mazzoleni
Ammoniti: Bolano, Cardone, Pirlo




tgcom
Z.Cinzia
00lunedì 9 gennaio 2006 21:10
NEWS rosso-Nero

Vieri ceduto al Monaco
L'attaccante sara' domani a Montecarlo per visite mediche e firmare il contratto

9 gennaio 2006

Christian Vieri e' un giocatore del Monaco: lo ha comunicato il Milan che ha raggiunto nel pomeriggio l'accordo con la societa' francese.

raisport


Z.Cinzia
00giovedì 12 gennaio 2006 20:34
Milan: Amoroso, felice di tornare

Il brasiliano torna in Italia dopo 5 anni. 'Juve? Nulla e' impossibile'

12 gennaio 2006


Marcio Amoroso, nuovo rinforzo del Milan, e' sbarcato in Italia ed ha subito dichiarato la felicita' per il ritorno. 'Sono felice perche' dopo 5 anni posso tornare a giocare in Italia - ha detto il brasiliano - Spero che tutto sia a posto per poter giocare nel Milan, una grande societa'. In Italia mi sono trovato bene e spero di far bene al Milan come al San Paolo'. Amoroso ha mostrato subito idee chiare sul campionato e su un riaggancio alla Juve: 'nulla e' impossibile'.


raisport

BeatAurora
00sabato 14 gennaio 2006 18:01
Milan, Ancelotti sprona la difesa

"Dobbiamo vincere con meno di 4 gol"

Alla vigilia della gara con la Roma, Carlo Ancelotti chiede maggiore solidità alla sua squadra: "La squadra segna molto e questa è senz'altro una nota positiva. Non possiamo pensare, però, di dover segnare sempre quattro gol per vincere. Il nostro reparto arretrato è affidabile anche se ci sono dei momenti, come questo, che fanno riflettere. Amoroso? Ha caratteristiche diverse rispetto a Vieri, ma per noi cambia poco".


"Il Milan si presenta bene a questo appuntamento - ha poi aggiunto il mister presentando la gara con la Roma - Vogliamo evitare le lacune delle partite precedenti anche se vogliamo conservare la nostra prolificità. Certo che per vincere le partite non possiamo sempre pensare di fare quattro gol, però la squadra sta dando segnali di grande efficacia in avanti. Penso che il problema principale sui gol subiti l'abbiamo quasi risolto, ultimamente abbiamo avuto meno sofferenza sui calci piazzati. Però adesso abbiamo preso qualche gol in più a palla in movimento, e dobbiamo evitarlo con l'attenzione e con il lavoro. La difesa del Milan è affidabile anche se ci sono dei momenti come questo che fanno riflettere. Però, nonostante l'assenza di giocatori importanti in questo periodo, restiamo affidabili. Penso che Cafu nel giro di quindici giorni possa essere a posto. Sta bene. Per Maldini invece un discorso diverso, va valutato giorno per giorno. O si risolve subito o dovremo avere ancora un po' di pazienza".

Poi Ancelotti ha parlato del modulo che potrebbe utilizzare all'Olimpico: "'Potremmo giocare con il 4-4-2, davanti avremo Kakà, Seedorf, Gilardino e Shevchenko. La posizione di Kakà e Seedorf sarà molto legata anche al modulo della Roma. Totti? Non impostiamo le partite per fermare un giocatore, le prepariamo per vincerle attraverso il gioco e il controllo della partita. Dovremo essere bravi a coprire dietro, dovremo stare attenti a non farci trafiggere dagli inserimenti cosa che purtroppo ultimamente è successa. I giovani in difesa? Il Milan è una squadra molto particolare e per un giovane diventa difficile passare direttamente dalla Primavera alla Prima squadra. Alla fine della stagione valuteremo quello che è successo nella difesa del Milan durante l'anno. Valuteremo le cose e decideremo. Speriamo di non essere smentiti nella fiducia che abbiamo sull'attuale difesa. La Roma? Farà una partita chiusa e cercheranno di ripartire puntando sugli inserimenti di Perrotta e sulla qualità di Totti. Tutte le partite sono delicate. Anche per la Juve che dopo la Reggina andrà a giocare sul campo del Chievo dove noi abbiamo perso".

Infine sul suo atteggiamento dopo la gara con il Parma: "Quando ci si arrabbia, vuol dire che il problema l'abbiamo già creato. Bisogna fare una azione preventiva, evitare cioè di creare le premesse di una arrabbiatura. A volte ci castigano con troppa facilità e questo è un limite. Questa settimana credo che il Milan abbia lavorato bene per una azione preventiva in questo senso. In porta? Dida ha fatto degli errori e lui lo sa, così come lo sanno tutti, però non bisogna fare l'errore di mettere in discussione le sue qualità. Dida sta vivendo un momento che va superato con il lavoro, lui stesso non è contento di come stanno andando le cose. Totti? E' un grande campione, può fare di tutto e aspettiamoci di tutto"



tgcom
BeatAurora
00mercoledì 18 gennaio 2006 11:49
Milan, il colpo è Van Nistelrooy
Il Manchester Utd vuole Gattuso

Detto addio allo scudetto, il Milan ha già messo mano alla campagna acquisti per la prossima stagione. Mentre proseguono i contatti con l'agente di Chivu, cui il club di via Turati intende affidare l'eredità di Maldini, dall'Inghilterra arriva una nuova clamorosa voce di mercato: in rossonero potrebbe arrivare Ruud Van Nistelrooy. Il Manchester Utd sarebbe disposto a lasciarlo andare, a patto di avere Gattuso come contropartita.


Diavolo e Red Devils sull'orlo di una crisi di nervi. Ma se il Milan può continuare a cullare il sogno Champions League, l'armata di Ferguson è ormai rassegnata a una stagione da dimenticare il più velocemente possibile. Fatto sta che i destini di queste due corazzate europee sembrano in procinto di mischiarsi anche sul fronte mercato. A Milano, il prossimo giugno, potrebbe sbarcare niente meno che Ruud Van Nistelrooy. L'attaccante olandese, al Manchester dal 2001, è in rotta di collisione coi compagni: lunedì mattina, al termine della partitella d'allenamento, ha ricoperto di insulti il compagno Cristiano Ronaldo. Il portoghese ha risposto per le rime e solo il provvidenziale intervento dei compagni ha evitate che tra i due finisse a botte. Senza contare che l'olandese, a dispetto di tutti i gol realizzati con i Diavoli Rossi, in cinque anni allo United ha vinto solo un campionato e una Coppa d'Inghilterra. La voglia di cambiare aria c'è, come testimoniano anche i viaggi sempre più frequenti dell'amministratore delegato del club, David Gill, a Milano. La pedina di scambio imprescindibile perché l'affare vada in porto è Rino Gattuso: dopo l'addio del capitano Roy Keane, il Manchester è alla ricerca di un giocatore che dia equilibrio e sostanza al suo centrocampo. Ferguson è un estimatore del calabrese, che vanta anche un passato nelle fila dei Rangers di Glasgow.

Il clamoroso affare si può fare, dunque, e in attesa di sviluppi, i rossoneri continuano a battere anche la pista Chivu. Domenica a Roma Galliani ha incontrato Becali, il presidente della Dinamo Bucarest che cura gli interessi del romeno. Il prezzo fissato dai capitolini è alto: 20 milioni, ma in via Turati sanno bene che il giocatore merita un investimento del genere. Patner ideale per giocare in coppia con Nesta, sarà lui a raccogliere l'eredità di Maldini.



tgcim
Z.Cinzia
00sabato 21 gennaio 2006 16:26
Marsiglia: Galliani, intervenga l'Uefa
L'ad del Milan, "siamo certi che aprira' un'inchiesta
"

21 gennaio 2006

Galliani chiede l'intervento dell'Uefa in seguito alle rivelazioni del marsigliese Eydelie sul doping prima della finale del '93 col Milan. 'Siamo certi che l'Uefa aprira' un'inchiesta - ha detto l'ad sul sito ufficiale rossonero - Ci sono sempre stati rumors su questa squadra francese. E non solo nel '93, ma anche nel '91. Se l'Uefa non dovesse aprire un'indagine, lo chiederemo ufficialmente come Milan. Spiace leggere certe cose, riaprono ferite che si erano chiuse'.

Jean Jacques Eydelie, ex centrocampista dell'Olympique Marsiglia, ha fatto alcune rivelazioni nel suo libro autobiografico che uscira l'1 marzo. 'In tutti i club in cui ho giocato - scrive Eydelie - ho visto situazioni di doping, tranne che a Bastia". Eydelie va oltre spiegando che nelle finale di di Coppa Campioni Olympique Marsiglia-Milan del 1993 a Monaco ha accettato di prendere dei prodotti.

"La finale di Coppa dei Campioni del 1993 a Monaco è stata personalmente l'unica occasione in cui ho accettato di prendere un prodotto, Ci fu una seduta obbligatoria di iniezioni, a cui si rifiutò di partecipare solo Rudi Voeller. Durante la partita mi sono sentito diverso dal solito, il mio fisico rispondeva in modo differente sotto sforzo". Le dichiarazioni dell'ex centrocampista hanno suscitato la reazione del Milan che ha incaricato l'avvocato Leandro Cantamessa di affrontare la questione in tutti i suoi aspetti.

"L'arbitro di quella finale fu poi radiato, perche' fu trovato corrotto. Se vengono fuori altri elementi, aspettiamo". Fabio Capello commenta cosi' le rivelazioni del giocatore del Marsiglia. L'arbitro in questione era svizzero Kurt Rothlisberger: L'Uefa lo squalifico' a vita nel 1997 per un tentativo di corruzione in occasione della gara di Champions League Grasshopper-Auxerre del 30 ottobre 1996, che fu vinta 3-1 dagli svizzeri.

"Noi in campo non ci accorgemmo di nulla - aggiunge il tecnico - c'era solo rammarico dopo la sconfitta perche' sul campo non era meritata, Barthez aveva fatto tre parate strepitose e quindi non avremmo meritato di perdere. Certo, oggi i controlli doping sono molto migliorati: quello che a quei tempi non era considerato illecito, oggi lo e'. Sinceramente non so che cosa possa spingere un giocatore a fare certe rivelazioni dopo tanto tempo, ma accade anche fuori dallo sport". Capello non specifica se sia piu' giusto assegnare quella Coppa al Milan o rigiocare la partita: "C'e' un organismo competente che deve decidere".


raisport
BeatAurora
00mercoledì 25 gennaio 2006 11:02
Milan, nuovo assalto a Torres
E' l'obiettivo per giugno dei rossoneri

Sistemato momentaneamente l'attacco con l'acquisto di Marcio Amoroso, il Milan per giugno ha in mente un obiettivo più a lungo termine. Si tratta di Fernando Torres, punta spagnola che da tempo è nel mirino dei rossoneri, e che torna prepotentemente d'attualità vista l'apertura dell'Atletico Madrid ad una sua cessione: "Valuteremmo un'offerta per il bomber se fosse veramente interessante", ha detto il presidente Cerezo.

Sono ormai diverse stagioni che il Milan, insieme ad altre squadre tra le più famose e vincenti d'Europa, segue le tracce del 22enne attaccante dell'Atletico. Ma fino a poco fa il giocatore era considerato incedibile dalla formazione spagnola, nonostante ormai da diverso tempo la seconda squadra di Madrid non se la passi benissimo dal punto di vista economico. Ecco perchè la clamorosa apertura del presidente Cerezo, fatta tra l'altra durante in diretta tv davanti agli occhi della Spagna intera, ha fatto rizzare le antenne a mezza Europa.

Al Chelsea di Abramovich innanzitutto, visto che si dice che il magnate russo abbia messo sul tavolo poco tempo fa addirittura 50 milioni di euro per il talentuoso attaccante. Ma anche al Real Madrid, che gradirebbe ripetere l'esperienza di Raul, pezzo pregiato del vivaio dell'Atletico finito presto nelle grinfie dei cugini merengue. E poi, come già detto, c'è il Milan: i rossoneri considerano Marcio Amoroso, vista anche la sua età, una soluzione a breve termine, e sono sempre alla ricerca di giovani talenti con cui rinforzare il reparto offensivo per anni a venire. E Torres, che si dice abbia una predilezione per il campionato italiano, corrisponde perfettamente a questa descrizione. Il Milan, che considera il giocatore potenzialmente una spalla ideale sia per Gilardino che per Shevchenko, potrebbe essere favorito dai buoni rapporti con il secondo club di Madrid. C'è da scommettere che a giugno ne risentiremo parlare.



tgcom
BeatAurora
00venerdì 27 gennaio 2006 13:39
Manovre Milan: Cris è in pole
L'agente rivela: "Lo seguono da tempo"

Nella rosa di papabili seguiti dal Milan per rafforzare la difesa nella prossima stagione spicca il nome di Cris. Il 28enne brasiliano, perno del reparto arretrato del Lione, ha il contratto in scadenza nel 2008 e in via Turati è considerato l'uomo giusto su cui ricostruire la retroguardia. A confermare l'interesse dei rossoneri lo stesso agente del giocatore, Mino Raiola: "Il Milan lo sta seguendo da tempo".



A frenare sin qui la trattativa con il club francese era stato l'elevato costo del cartellino del giocatore, ma il costante rendimento del brasiliano sembra aver tolto ogni remora alla società di via Turati, alla ricerca di un centrale di esperienza da affiancare a Nesta. Nei giorni scorsi, addirittura, il Milan avrebbe infittito i contatti con il Lione e sarebbe riuscito a trovare un accordo di massima con i dirigenti francesi sulla cedibilità del giocatore, anche se sulla cifra l'intesa non sarebbe ancora stata completamente raggiunto: i transalpini chiedono 10-12 milioni di euro, mentre i rossoneri non vorrebbero ruperare i 7-8.

Che l'affare di possa fare è comunque confermato indirettamente dai recenti movimenti di mercato del Lione: i francesi prima hanno verificato con il Chelsea la possibilità di avere Glen Johnson, giovane difensore abile nel ricoprire sia la fascia destra che il centro della difesa, poi avrebbero sondato il terreno con l'Anderlecht per Vincent Kompany. Senza contare che il Milan potrebbe allargare il discorso con il Lione anche per Anthony Revelliere, considerato una valida alternativa a Cafu. Restano poi percorribili le altre piste, in particolare quelle riguardanti Terlizzi e Barzagli del Palermo e Canini del Cagliari.


tgcom
Z.Cinzia
00sabato 28 gennaio 2006 22:36
Milan: Galliani conferma Ancelotti

L'ad rossonero, "rimarra' ancora tanti anni con noi"

28 gennaio 2006

'Ancelotti rimarra' ancora tanti anni con noi'. E' quanto ha detto Adriano Galliani, prima della partita del Milan contro la Sampdoria. Al vicepresidente rossonero e' stato chiesto se Boban potrebbe essere l'alternativa tecnica ad Ancelotti. 'Potrebbe anche essere - ha risposto Galliani - ma tra il 2020 e il 2025. Finche' rimarro' amministratore delegato della societa' tutti gli allenatori del Milan saranno ex grandi giocatori della gestione Berlusconi'.


raisport

BeatAurora
00domenica 29 gennaio 2006 20:09
Milan, ora Dida diventa un caso
Kakà: "Speriamo si riprenda in fretta"

Dopo la colossale papera che ha consentito il pareggio della Sampdoria a San Siro, Nelson Dida sale sul banco degli imputati. Il portiere brasiliano, che sabato sera nella fase di riscaldamento era caduto male, mettendo in preallarme Kalac, è stato in questa stagione protagonista di troppi episodi sfortunati. E Kakà lancia l'allarme: "Speriamo che si riprenda prima del Mondiale e che si ritrovi anche per la Champions".



Nonostante l'acqua sul fuoco gettata da Ancelotti nel dopo-partita ("Il nostro portiere ha la fiducia di tutti"), è chiaro che il momento attraversato da Dida non può passare inosservato. Anche perché l'errore che è costato ai rossoneri due punti e il definitivo addio alle speranze di rincorsa è solo l'ultimo di una lunga serie di amnesie che hanno costellato la stagione del brasiliano. Dalla dormita sul tiro da lontano di Altintop nella sfida Champions contro lo Schalke al regalo a Martins nel derby, dall'assist a Paolo Cannavaro contro il Parma alla "perla" regalata proprio sabato sera sulla conclusione prevedibile e senza pretese di Gasbarroni. Che la serata non fosse iniziata nel migliore dei modi per l'estremo difensore verdeoro, che a questo punto rischia anche il posto di titolare nella Selecao, lo si era capito già nella fase di riscaldamento: strani movimenti del portiere, con Kalac che inizia frettolosamente il riscaldamento. Cosa è successo? Dida è caduto male durante gli esercizi e per un po' di tempo ha sentito dolore al ginocchio e alla parte bassa della schiena.

Poi, scomparso il dolore, ha finito il riscaldamento ed è sceso regolarmente in campo. Davanti ai microfoni, avvertito del problema, Galliani aveva scherzato: "Nessun allarme, Dida è brasiliano, non ha mai visto tutta questa neve. Ha solo un po' di freddo". Un freddo che ha davvero paralizzato l'estremo difensore rossonero, il cui calo di rendimento non può non preoccupare l'ambiente, al di là delle smentite di rito. "Speriamo che si riprenda in fretta - si è lasciato sfuggire Kakà nel dopopartita - per il Milan e per il Brasile. Qui non solo scappa la Juve, ma anche il secondo posto". A Dida Ancelotti ha già offerto tante occasioni, chissà che non decida di puntare su Kalac per concedere al sudamericano qualche settimana di riposo per fargli ritrovare la necessaria tranquillità. E il pensiero, inevitabilmente, corre a Torino, a Christian Abbiati...

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tgcom
Z.Cinzia
00sabato 4 febbraio 2006 15:57
CASA MILAN

Berlusconi blinda Carlo
'E' il presente e il futuro'


Il presidente del Consiglio assicura: 'Ancelotti è il presente e sarà anche il futuro'. Poi aggiunge: 'Avete visto che rapporto ho con Sacchi? Lo stesso rispetto ce l'ho per Carlo'

Milano, 4 febbraio 2006 - Nonostante le difficoltà attuali del Milan, Carlo Ancelotti rappresenta "il presente e anche il futuro" della squadra rossonera. Lo assicura il patron milanista, Silvio Berlusconi, ("non sono più il presidente, devo ricordarmelo", dice dopo essere caduto nel lapsus).

Lasciando gli studi di Cinecittà, dove ha partecipato alla trasmissione di Irene Pivetti, i cronisti chiedono al presidente del Consiglio se la panchina di Ancelotti sia a rischio. Il premier prima glissa: "Oggi abbiamo parlato del passato - dice riferendosi alla presenza in studio di Arrigo Sacchi - Ancelotti è il presente".
I cronisti insistono: sarà anche il futuro? "Avete visto che rapporto ho con Sacchi, ho lo stesso rispetto anche per Ancelotti: sarà anche il futuro

Quotidiano nazionale .it
BeatAurora
00domenica 5 febbraio 2006 19:39
Il Milan vuole uscire dalla crisi
Con la Lazio Shevchenko-Gilardino

Dopo il pareggio contro la Sampdoria e l'eliminazione dalla Coppa Italia, il Milan vuole dare un calcio alla crisi nel posticipo della 23.a giornata contro la Lazio. All'Olimpico Carlo Ancelotti rispolvera il tandem Shevchenko-Gilardino, ma deve ancora fare a meno di Maldini, Ambrosini e Rui Costa. Stam gioca a destra, con Cafu in panchina. Delio Rossi ritrova Di Canio dopo la squalifica: con lui gioca Rocchi.


Dopo una settimana da incubo, in cui i rossoneri si sono giocati due dei tre obiettivi stagionali (anche se in campionato la matematica ancora non li condanna), il Milan riparte dalla difficile trasferta dell'Olimpico contro la Lazio. Carlo Ancelotti si affida alla migliore formazione possibile, considerate le indisponibilità di Maldini, Ambrosini e Rui Costa. Il rientro del capitano è però vicino, visto che tornerà in campo nel giro di una settimana. Stam viene preferito a Cafu sulla destra e Kaladze affiancherà Nesta al centro della difesa. Centrocampo e attacco titolari, con il rientro di Gilardino al fianco di Shevchenko dal 1'.

La Lazio vuole lasciarsi alle spalle l'eliminazione dalla Coppa Italia per mano dell'Inter e confermare l'ottimo score nelle gare casalinghe, dove è riuscita a frenare Inter e Juventus. Delio Rossi ritrova Di Canio, che formerà il tandem d'attacco con Rocchi. Behrami non si sente sicuro e non è stato convocato: al suo posto Mauri. Sull'altra fascia ci sarà il neo-acquisto Bonanni. In porta rientra Peruzzi: l'ottimo Ballotta si accomoda in panchina.

LA PAROLA AI MISTER
Ancelotti (Milan): "La gara dell'Olimpico serve per dare una spallata a questo momento. I biancocelesti hanno fatto soffrire l'Inter in Coppa Italia e in casa si esprimono al meglio. Ci aspetta una trasferta insidiosa contro una squadra ordinata e grintosa". A Roma è certa la presenza di Stam in difesa e di Gilardino in attacco. "Giocheranno loro, più altri nove...".
Rossi (Lazio): "Sulla carta non c'e' partita, ma noi ce la giocheremo ugualmente. Per fortuna, infatti, le partite non si giocano sulla carta, perché altrimenti sarebbe inutile. So solo che i rossoneri sono una squadra fuori dalla nostra portata, ma io confido nell'orgoglio e nella voglia dei miei ragazzi. Non credo ad un Milan in crisi anzi è esagerato soltanto pensarlo. Quando una squadra ha campioni del genere puo' sbagliare una partita, ma quella dopo no puo' andar male. I campioni si vedono in questi frangenti". "Allo stesso tempo, però, ci siamo noi che vogliamo fare bella figura e andare avanti, dimostrando di essere una squadra brillante"


LE PROBABILI FORMAZIONI

Lazio (4-4-2): 1 Peruzzi, 22 Oddo, 2 Stendardo, 25 Cribari, 8 Zauri, 11 Mauri, 26 Mudingayi, 20 Liverani, 10 Bonanni, 9 Di Canio, 18 Rocchi. (32 Ballotta, 7 Belleri, 16 Giallombardo, 31 Keller, 81 Siqueira, 19 Pandev, 17 Tare). All.: D. Rossi.
Squalificati: Siviglia.
Diffidati: Di Canio, Cribari, Liverani, Oddo, Zauri.
Indisponibili: Firmani, Inzaghi, Piccolo, Dabo, Manfredini, Behrami.

Milan (4-3-1-2): 1 Dida, 31 Stam, 13 Nesta, 4 Kaladze, 27 Serginho, 8 Gattuso, 21 Pirlo, 20 Seedorf, 22 Kaka', 7 Shevchenko, 11 Gilardino. (12 Fiori, 17 Simic, 2 Cafu, 14 Vogel, 18 Jankulovski, 9 Inzaghi, 37 Amoroso). All.: Ancelotti.
Squalificati: nessuno.
Diffidati: Kaladze, Stam.
Indisponibili: Ambrosini, Maldini, Rui Costa.

Arbitro: Saccani di Mantova



tgcom
BeatAurora
00giovedì 9 febbraio 2006 14:30
"Se vinciamo domenica,cambia tutto"
Galliani e Ancelotti sperano ancora

La rotonda vittoria sul Treviso riporta euforia ed entusiasmo in casa del Milan: "Se vinciamo domenica a Reggio, cambia la prospettiva di classifica del Milan", ha detto dopo la partita Adriano Galliani. Anche Ancelotti sogna in grande: "Il primo posto mi interessa - ha dichiarato il tecnico - ma prima, per parlarne, bisogna recuperare la seconda posizione. Poi chissà se faremo in tempo a concentrarci sulla Juventus".


E' un Milan euforico quello del dopopartita con il Treviso. La goleada fa spendere grandi elogi per la sua squadra ad Ancelotti e lo fa pensare positivo anche in previsione dell'impegno di Champions League con il Bayern Monaco. "La squadra sta migliorando - ha sottolineato il tecnico rossonero -. E' stata una bella serata e una bella partita". Secondo Ancelotti, contro il Treviso il Milan "ha giocato a ottimi livelli, creando occasioni e gol molto belli, e questo ci permette di essere fiduciosi. Tutti i gol sono stati molto belli e dimostrano l'intelligenza delle nostre punte. Kakà, poi, interpreta in modo unico il ruolo del trequartista, ha molto dinamismo, è veloce e copre bene gli inserimenti in area. Più in generale il Milan sta migliorando sotto il piano dell'equilibrio. E' una cosa positiva considerando gli impegni importanti che ci attendono".

Ottimismo è la parola d'ordine anche per Adriano Galliani: "Vinciamo domenica, e forse la storia cambia....", ha detto il vicepresidente rossonero, senza nascondere d'altra parte che il terzo posto potrebbe avere anche un risvolto scaramantico: "Quando siamo arrivati in quella posizione in campionato, abbiamo vinto la Champions".

Euforico anche Andriy Shevchenko, che ha scavalcato Gianni Rivera al secondo posto della classifica dei marcatori di sempre del Milan: "Sono molto felice per questo traguardo - ha detto l'ucraino - è una grande soddisfazione e devo ringraziare i compagni che in questi anni mi hanno aiutato e hanno favorito i miei gol. Contro il Treviso abbiamo giocato dimostrando che abbiamo voglia di lottare, che ci stiamo impegnando al 100% e che anche in campionato cercheremo di vincere tutte le partite".



tgcom
Z.Cinzia
00sabato 11 febbraio 2006 16:20
Ancelotti risparmia Sheva e Maldini
"Non li convoco per precauzione"


Carlo Ancelotti decide di rinunciare a Shevchenko e Paolo Maldini per la gara con la Reggina: "Shevchenko ha avuto un problema mercoledì all'adduttore e sentiva ancora fastidio. Maldini non si sente ancora sicuro e per evitare dei rischi è stato meglio non convocarlo". Per il tecnico è una gara chiave: "Le poche possibilità per tornare in corsa dipendono dalla partita di Reggio Calabria. Ci sentiamo questa responsabilità".

Per Carlo Ancelotti la sfida di Reggio Calabria non è una partita da sottovalutare. Anzi, potrebbe addirittura diventare la chiave di volta del campionato rossonero se la Juve, nel big-match di giornata contro l'Inter, dovesse uscire sconfitta. Ed in attesa di sapere il risultato delle serale di San Siro, il Milan ha solo un risultato possibile per la lotta scudetto: vincere al "Granillo". "Le poche possibilità per tornare in corsa - ha dichiarato il tecnico di Reggiolo - dipendono dalla partita di Reggio Calabria. Ci sentiamo questa responsabilità e cercheremo di dare il meglio. La possibilità di lottare ancora per il campionato ci sarà solo se vinciamo a Reggio. Questo e' un momento della stagione importante e tutti stanno ritrovando lo spirito giusto. La cosa migliore è vincere e guardare la partita e vedere cosa succede. Il campionato è ancora lungo e può succedere di tutto".
Ma non sarà una passeggiata la trasferta calabrese dei rossoneri. "La Reggina gioca in maniera particolare - continua il tecnico - con un attaccante solo e gli inserimenti dei centrocampisti. In casa ultimamente ha ottenuto delle buone prestazioni, ed è molto pericolosa su calci piazzati". Nella sfida con la Reggina saranno numerosi anche gli assenti tra le fila rossonere. "Shevchenko - ha detto Ancelotti -ha avuto un problema mercoledì all'adduttore e sentiva ancora fastidio. Maldini non si sente ancora sicuro e per evitare dei rischi è stato meglio non convocarlo. Jankulovski ha preso una botta alla caviglia".
Inoltre il tecnico ha anche espresso le proprie opinioni sul momento non proprio brillante degli arbitri italiani. "Stanno sbagliando, è vero. Hanno cercato di portare una ventata diversa con arbitri giovani per dare il ricambio agli altri. All'atto pratico però questo non ha portato dei miglioramenti. E quando una squadra non va bene credo che il responsabile si conosca. Il designatore dovrebbe stare più attento nelle designazioni".


Tgcom
BeatAurora
00domenica 12 febbraio 2006 13:12
Milan, trasferta senza Sheva
In attacco Inzaghi-Gilardino

La 25.a giornata di A riserva un'insidiosa trasferta per il Milan. I rossoneri saranno impegnati sul campo della Reggina e dovranno fare a meno di Shevchenko e Maldini, alle prese con guai fisici e nemmeno convocati. In attacco Gilardino dovrebbe essere affiancato da Inzaghi, anche se non è da escludere lo schema a una sola punta. In difesa coppia Kaladze-Nesta. Nella Reggina in campo il giovane Giosa al posto di Lucarelli.


Per la trasferta di Reggio Calabria, su un campo che non è mai stato facile per nessuno, Carlo Ancelotti dovrà fare i conti con un'assenza molto importante. A quella cronica di capitan Maldini, infatti, si è aggiunta all'ultimo momento anche quella di Shevchenko, alle prese con un problema muscolare all'adduttore che ha spinto il tecnico rossonero a non rischiare la sua presenza. Per questo, contro la Reggina, Ancelotti affiancherà con ogni probabilità a Gilardino dal primo minuto Inzaghi. Non è comunque da escludere la rirproposizione dello schema ad albero di Natale, con l'attaccante biellese unica punta e Kakà e Seedorf a sostegno.
In difesa, Kaladze e Nesta formeranno la coppia centrale con Stam sulla destra e Serginho a sinistra. A centrocampo, a seconda del modulo adottato, dovrebbero scendere Gattuso, Pirlo e, qualora Ancelotti decidesse per un'unica punta con Seedorf e Kakà a ridosso, Vogel.
In casa amaranto, i maggiori problemi vengono dalla difesa dove, squalificato Lucarelli, l'unico sicuro è De Rosa, con Franceschini che accusa alcuni problemi fisici. Dall'inizio il giovane Giosa, con Mesto più abbassato sulla linea della difesa.

LE PAROLE DEI MISTER:
Mazzarri (Reggina): "Ci sono momenti, come quello attuale, in cui sembra che qualcosa ci stia girando per il verso giusto. Abbiamo giocato due buone partite ma alcuni episodi hanno fatto in modo che le cose andassero bene. Affronteremo i rossoneri con l'idea di poter far punti anche se l'avversario è di quelli importanti. Mi auguro che almeno Franceschini possa recuperare. Certamente affrontare una squadra così forte, in un momento di estrema emergenza, per noi non sarà facile ma dovremo essere bravi a sfruttare questo trend positivo per cercare di metterli in difficoltà. Poi è sempre una questione di movimenti. Cercare di limitare le loro fonti di gioco e provare in fase offensiva ad essere propositivi come ci sta riuscendo con squadre sulla carta anche di livello superiore".

Ancelotti (Milan): "Sheva ha avuto un problema all'adduttore mercoledì e aveva ancora fastidio. Inutile rischiare e lo stesso discorso vale per Maldini e per il suo infortunio, meglio aspettare". In difesa, anche se non al meglio, ci sarà però Nesta: "Nesta invece è stato fermo dopo il Treviso ma ha lavorato bene con i compagni ed è disponibile". Certo una situazione non facile, ma il Milan non può sbagliare: "Le poche possibilità che abbiamo di tornare in corsa dipendono proprio dalla partita di domenica. Sentiamo questa responsabilità e cerchiamo di dare il meglio. Possiamo avere qualche possibilità solo se vinciamo a Reggio Calabria. Comunque non è il momento di fare calcoli".

PROBABILI FORMAZIONI:
Reggina (3-5-1-1): 1 Pelizzoli, 4 Giosa, 29 De Rosa, 14 Franceschini, 20 Mesto, 5 Paredes, 19 Tedesco, 11 Vigiani, 23 Modesto, 10 Cozza, 17 Amoruso. (99 Pavarini, 35 Ungaro, 30 Barilla', 22 Carobbio, 8 Biondini, 34 Missiroli, 16 Choutos). All.: Mazzarri.
Milan (4-3-1-2): 1 Dida, 17 Simic, 31 Stam, 4 Kaladze, 28 Serginho, 8 Gattuso, 21 Pirlo, 20 Seedorf, 22 Kakà, 9 Inzaghi, 11 Gilardino. (16 Kalac, 13 Nesta, 48 Piazza, 5 Costacurta, 14 Vogel, 10 Rui Costa, 37 Amoroso). All.: Ancelotti.
Arbitro: Tombolini



tgcom
BeatAurora
00domenica 12 febbraio 2006 19:59
Triplo Inzaghi, il Milan vola
Gilardino completa il 4-1 alla Reggina

Nella 25.a giornata di serie A vittoria del Milan sulla Reggina per 4-1. I rossoneri hanno avuto la meglio sugli amaranto, in rimonta, grazie ad una tripletta di Inzaghi ed alla "singola" di Gilardino. Uomini di Mazzarri in vantaggio all'11' con Paredes di testa. Tre minuti più tardi il pareggio rossonero con Inzaghi, mentre il vantaggio è stato siglato da Gilardino (37'). Ancora Inzaghi (52' e 93') ha chiuso la gara.

Si cercava la conferma di quanto di buono fatto vedere nel turno infrasettimanale contro il Treviso ed il Milan ha risposto presente, soprattutto per quanto concerne il risultato. Infatti, i rossoneri se da una parte non sono riusciti a ripetere la buonissima prestazione di mercoledì scorso dal punto di vista del gioco, hanno conquistato una vittoria che, al di là di quanto possa apparire dal risultato di 4-1 in favore dei rossoneri, è stata più sudata che mai. Un Milan sornione e lento trascinato, nella prima frazione di gioco, ancora una volta da un Kakà in versione devastante è riuscito a rimontare il gol di Predes e a suggellare il successo grazie anche ad un ritrovato super Pippo Inzaghi, lui in versione "mondiale", che ha concretizzato tutte le occasioni occorsegli. A completare la festa la "singola" di Alberto Gilardino che sembra aver ormai ritrovato il feeling con il gol. Il tutto ha una chiave di lettura tattica nell'ingresso di Serginho, mossa vincente di Ancelotti, in quanto autore di due assist e di una buonissima prestazione.

Prima frazione di gioco che si apre con gli amaranto vivaci e padroni del campo che cercano di mettere più volte in soggezione un Milan compassato e forse sorpreso dalla partenza lanciata degli uomini di Mazzarri. La Reggina è più aggressiva in mezzo al campo con Paredes che calamita una quantità enorme di palloni e detta i tempi, in particolar modo, per gli esterni Vigiani e Modesto che spesso raggiungono il fondo nel tentativo di servire Choutos, pericolo costante all'interno dell'area di rigore rossonera. Il vantaggio amaranto, leggittimato da una supremazia territoriale per tutto il primo quarto di gara, si materializza con Paredes abile a colpire di testa, spalle alla porta, trafiggendo Dida, nella circostanza non proprio attentissimo, con un beffardo pallonetto. Il gol della Reggina scuote il Milan che cerca di sveltire la manovra, Kakà viene a giocare il pallone all'interno della tre quarti milanista per sottrarsi alla marcatura dei diretti avversari e con una giocata di gran classe si libera di due avversari punta verso la porta e serve il meglio piazzato Inzaghi che calcia prima addosso a Pelizzoli ma la palla carambola nuovamente prima sul corpo e poi sul braccio di Inzaghi che deposita in rete. L'arbitro Tombolini, tuttavia, non ritiene volontario il fallo di mani dell'attaccante e convalida. Il Milan sembra gestire meglio il possesso di palla ma la Reggina è sempre pericolosa con rapide ripartenze. Al 30' Ancelotti effettua un cambio di natura tattica. Dentro Serginho, fuori Simic. La mossa si rivela indovinata perchè è proprio il neo entrato brasiliano a servire Gilardino che realizza di testa in tuffo il gol del vantaggio rossonero. La prima frazione di gioco si chiude così con un Milan meno bello ma più cinico che mai ed una Reggina che non ha comunque demeritato.

Seconda parte di gara che si apre con un Milan più convinto, intenzionato ad imporre il proprio gioco. I rossoneri creano immediatamente due occasioni con Gilardino prima e Kakà poi, ma è la terza la volta buona con Inzaghi che sfrutta ancora una volta una discesa di un devastante Kakà per battere di piatto Pelizzoli. Il Milan sembra gestire al meglio il possesso di palla, mentre gli amaranto sembrano aver accusato il colpo e con tutta probabilità pagano lo sforzo della prima frazione di gioco non riuscendo a portare lo stesso pressing sui portatori di palla rossoneri. La formazione di Ancelotti è sempre più padrona del campo, i ritmi del gioco ne risentono e calano inevitabilmente. I Rossoneri non intendono spingere più di tanto mentre ogni sortita amaranto viene puntualmente stoppata da una difesa che con Kaladze ed il neo entrato Nesta appare più solida di quella schierata nella prima frazione di gioco. La gara si trascina con uno stuccevole possesso di palla del Milan che gestisce a proprio piacimento il gioco senza correre alcun rischio. Il risultato sembra ormai segnato quando al 93' Inzaghi irrompe per la terza volta personale, la quarta per il Milan, e fissa il punteggio sul definitivo 4-1. Per i rossoneri tre punti più sofferti del previsto per continuare ad alimentare una piccola speranza di rimonta in campionato, ma con la consapevolezza di avere ritrovato uomini importanti in vista del doppio confronto di Champions contro il Bayern Monaco.

GOL, OCCASIONI E MOMENTI CLOU
1' REG Stam devia in angolo un cross di Vigiani per Choutos
3' REG Ancora amaranto in avanti con Modesto che centra e Stam salva
10' REG Cross ancora di Modesto con palla che viene messa in angolo da Simic
11' REG Amaranto in vantaggio con Paredes ch di testa con un pallonetto beffa Dida
14' MIL Pareggio rossonero con una grandissima azione di Kakà con palla ad Inzaghi che in due tempi batte Pelizzoli
16' MIL Ancora un'azione di Kakà che perde un pallone sul quale si avventa Rui Costa che calcia alto sulla traversa
17' MIL Angolo di Rui Costa sul quale interviene Inzaghi che in girata di sinistro mette a lato
23' REG Calcio di punizione battuto da Mesto con Palla che termina fuori
24' REG Cross di Modesto con tiro a volo di Vigiani che termina alto
27' REG Ancora Vigiani che dalla distanza costringe Dida alla deviazione in angolo
28' REG Tiro dalla distanza di Paredes con palla che finisce altissima
37' MIL Vantaggio rossonero con Gilardino che in tuffo di testa batte Pelizzoli su cross del neo entrato Serginho
42' REG Choutos si gira e calcia in porta ma Dida è pronto e para a terra
46' MIL Gol annullato ad Inzaghi finito in fuorigioco sul servizio di Stam

47' MIL Gilardino gira di testa ma Pelizzoli è attento e blocca senza difficoltà
49' MIL Rossoneri vicini alla terza marcatura ancora con un colpo di testa di Gilardino deviato sulla traversa da Pelizzoli
50' MIL Colpo di testa di Kakà facilmente bloccato da Pelizzoli
52' MIL Terzo gol rossonero con Inzaghi che sfrutta ancora un assist di Kakà per battere Pelizzoli
62' MIL Calcio di punizione dal limite di Serginho con palla che sfiora la traversa
65' REG Proteste di Amoruso per un tocco di mani di Serginho all'interno dell'area di rigore rossonera
68' MIL Tentativo di pallonetto velleitario di Pirlo con palla che termina alta
72' REG Calcio di punizione battuto da Carobbio con palla che s'infrange sulla barriera
79' REG Paredes calcia dal limite dell'area ma la palla si spegne di poco sul fondo
86' REG Tentativo ancora di Carobbio che su punizione, deviata, non impegna particolarmente Dida
88' MIL Rossoneri vicini al quarto gol con Kakà che non è riuscito a chiudere abbastanza il tiro a tu per tu con Pelizzoli
93' MIL Quarto gol di Inzaghi che batte Pelizzoli su cross di Serginho

IL TABELLINO

Reggina-Milan 1-4

Reggina (3-5-1-1): 1 Pelizzoli, 4 Giosa, 29 De Rosa, 34 Missiroli (76' Ungaro), 20 Mesto, 5 Paredes, 19 Tedesco, 11 Vigiani (50' Amoruso), 23 Modesto, 8 Biondini, 16 Choutos (70' Carobbio). (99 Pavarini, 30 Barilla', 32 Ceravolo, 33 Cutrupi). All.: Mazzarri.

Milan (4-3-1-2): 1 Dida, 17 Simic (30' Serginho), 31 Stam, 5 Costacurta (64' Nesta), 4 Kaladze, 8 Gattuso, 21 Pirlo, 10 Rui Costa, 22 Kakà, 9 Inzaghi, 11 Gilardino (59' Seedorf). (16 Kalac, 46 Marzoratti, 14 Vogel, 37 Amoroso). All.: Ancelotti.

Arbitro: Tombolini
Marcatori: 11' Paredes, 14', 52' e 93' Inzaghi, 37' Gilardino
Note: Ammoniti Gattuso, Tedesco, Rui Costa, Biondini ed Inzaghi per gioco falloso

tgcom
Z.Cinzia
00lunedì 13 febbraio 2006 18:22
Milan: Galliani, buona rimonta

Paolo Maldini in dubbio per Monaco, 'non sono ancora pronto'

13 febbraio 2006

'Abbiamo fatto una buona rimonta, ora manteniamo il secondo posto e vediamo cosa fa la Juventus'. Lo ha detto Adriano Galliani. L'Ad rossonero ha ricordato che 'il Milan sta facendo benissimo ma non c'e' nulla di certo, perche' oltre all'Inter, la Fiorentina e' a 4 punti e la Roma a sei'. Dopo la gara di Cagliari, il Milan andra' a Monaco per l'andata degli ottavi di Champions che Maldini sara' probabilmente costretto a saltare: 'Sto meglio - ha detto - ma non sono ancora pronto'.

BeatAurora
00venerdì 17 febbraio 2006 09:31
Galliani punta la Champions
"E' più importante dello scudetto"

Adriano Galliani chiude la corsa scudetto ed assegna il tricolore alla Juventus, ma si tuffa sulla Champions League, pronta a ripartire la settimana prossima. "Dodici punti di distacco sono una barriera invalicabile - ha detto il vicepresidente rossonero - La Champions League è il nostro primo obiettivo, perchè da sempre crediamo che essere campioni d'Europa sia più importante che essere campioni d'Italia".

Detto addio allo scudetto ("12 punti muro invalicabile"), l'amministratore delegato rossonero aspetta con ansia la sfida di martedì prossimo contro il Bayern Monaco, andata degli ottavi di finale dell'unico trofeo rimasto a disposizione della squadra di Ancelotti: "La Champions League è il nostro primo obiettivo - ha spiegato - perchè da sempre crediamo che essere campioni d'Europa sia più importante che essere campioni d'Italia".
Galliani non vuole però dimenticare la corsa al secondo posto in campionato, che permetterebbe di evitare i preliminari di Champions la prossima estate: "Non è vero che il campionato serve solo come allenamento in vista delle sfide europee. E' importante arrivare primi o secondi per poter trascorrere un'estate tranquilla. Se si arriva terzi o quarti, può diventare un'estate pericolosa dal punto di vista psicologico".

Ma la stagione rossonera passerà inevitabilmente dalla doppia sfida con il Bayern: "Cercheremo di vincere, ma non c'è bisogno di dirlo, lo facciamo sempre. Noi e il Bayern siamo due grandi squadre che purtroppo si devono incontrare adesso a causa di una formula che considero sbagliata e che spero verrà cambiata perchè si deve tenere conto del ranking Uefa anche nella composizione degli ottavi".
Quasi sicuramente non ci sarà Paolo Maldini: "Spero si riprenda, ma l'assenza di Paolo non deve essere un alibi per nessuno, dobbiamo vincere anche senza di lui". Per un giocatore infortunato, uno che è tornato finalmente a grandi livelli: Pippo Inzaghi. "Mi aspettavo la sua resurrezione per la forza e la determinazione che ha dimostrato quest'estate. Se è tornato a questi livelli, lo si deve alla sua forza di volontà".



tgcom
Z.Cinzia
00venerdì 17 febbraio 2006 21:32
Ancelotti: consolidare il secondo posto

Niente Cagliari per Maldini, Ambrosini, Cafu' e Pirlo

17 febbraio 2006


Il Milan vuol continuare a sfruttare il fattore campo, nell'anticipo di domani sera, per consolidare il secondo posto. "La squadra sta migliorando, ma occorre fare attenzione ad Esposito e Suazo" dice Ancelotti a proposito del match col Cagliari. Maldini, Ambrosini e Cafu' non ci saranno; Maldini e Ambrosini andranno a Miami per tentare di recuperare prima grazie a una temperatura piu' mite. Pirlo ha l'influenza, al suo posto Vogel. Shevchenko invece non ha problemi.

raisport

BeatAurora
00lunedì 20 febbraio 2006 11:17
Ancelotti: "La Juve si intravvede"
"Il rigore? Ci sono tanti fallettini"

E' un Carlo Ancelotti abbastanza soddisfatto per la vittoria contro il Cagliari: "La squadra sta migliorando. Abbiamo provato a raddoppiare ed abbiamo sofferto solo un po' nel finale. Ora dobbiamo pensare a giocare bene con il Bayern". Il tecnico crede nella rimonta: "Dobbiamo guardare avanti. La Juventus si intravvede...". Sul rigore decisivo: "Ci sono tanti piccoli fallettini. Non è uno scandalo avercelo dato".

Carlo Ancelotti conferma il trend positivo, anche se la prestazione con il Cagliari non è stata delle migliori. E, anche se i dieci punti che separano i rossoneri dalla Juve restano tanti, il tecnico non nasconde che una piccola speranza di rimonta rimane: "Dopo le difficoltà, la squadra sta migliorando e adesso possiamo affrontare più fiduciosi i prossimi impegni. Il primo posto? Dobbiamo pensare a giocare bene col Bayern, ma la Juve si intravvede. La difesa ha fatto benissimo e non ha concesso niente ad attaccanti come Suazo ed Esposito e questo è un nostro grande merito. Nel primo tempo il gioco da dietro partiva bene, nel secondo abbiamo giocato un po' più da fermo e i difensori facevano più fatica a giocare palla a terra e abbiamo servito gli attaccanti con palle lunghe. Dopo la sconfitta di Palemro c'era il rischio di perdere un po' di convinzione, siamo stati bravi a riprenderci in fretta e siamo migliorati molto rispetto al passato. Questa era una partita particolare perchè inevitabilmente il pensiero a martedì c'era e forse abbiamo tirato i remi in barca".

Anche Adriano Galliani continua a crederci: "Sono entusiasta - ha spiegato il vicepresidente del Milan - perchè in tre giornate abbiamo recuperato otto punti all'Inter. Ora il secondo posto dipende solo da noi, e per noi è un obiettivo importantissimo. Il primo posto? Non dipende da noi, ma dalla Juve. Dieci punti sono tanti, forse troppi. Ma essere secondi da soli è già molto importante".



tgcom
BeatAurora
00giovedì 23 febbraio 2006 01:39
Milan, Galliani chiama Ronaldo
"Le nostre porte sono aperte"

Non è più solo fantacalcio. La possibilità di vedere Ronaldo al Milan nella prossima stagione c'è, eccome. A confermare l'interesse del club di via Turati per il brasiliano è niente meno che Adriano Galliani: "Deciderà lui dove andare alla fine della stagione - ha commentato il vicepresidente rossonero - Anche al Milan? Sì, certo, anche qui da noi". Il Real però frena: "Non abbiamo discusso della cessione di Ronaldo".


Il Milan inizia a pensare al mercato, e le insistenti voci che circolavano nei giorni scorsi sull'arrivo di Ronaldo in rossonero diventano sempre più fondate. A confermarlo è proprio l'amministratore delegato del club di via Turati, Adriano Galliani, che al termine del match di Champions League con il Bayern Monaco ha chiaramente espresso in diretta tv il suo interessamento per il Fenomeno, davanti alle telecamere di Sky. "A Ronaldo siamo tutti molto legati, gli vogliamo bene - ha dichiarato Galliani da Monaco, parlando a Ronaldo collegato da Madrid - gli faccio i miei complimenti. Deciderà lui dove andare alla fine della stagione, troverà porte aperte ovunque, anche al Milan". Insomma il destino sembra proprio voler riportare il brasiliano a Milano, anche se stavolta sulla sponda rossonera, ma il fenomeno non ha ancora deciso nulla sul suo futuro.
"Voglio vedere cosa accade al Real - ha fatto eco Ronaldo dal Bernabeu- non è nemmeno sicuro che me ne vada, ma ci sono problemi con i tifosi. Se dicessi dove posso andare, non sarebbe professionale. Ora, comunque, in Spagna non si parla più nemmeno del fatto che sono sovrappeso: ora si parla del peso di Cassano...". Il Real, però, per ora frena: "La Giunta direttiva del Real Madrid riunitasi ieri non ha discusso del futuro di Ronaldo ne' di nessun altro giocatore del Real, ma ha solo analizzato la situazione finanziaria del club, manifestando soddisfazione per il lavoro dell'allenatore Lopez Caro e dello staff tecnico", si legge in una nota.

Ma Galliani ha anche confermato l'interesse per il centrocampista dello Schalke 04, Christian Poulsen, divenuto famoso per lo sputo ricevuto da Totti agli ultimi europei, in scadenza di contratto. "Poulsen è un centrocampista tosto. Può essere...". Ma con tante conferme, arriva anche una smentita. E riguarda proprio l'autore del gol bavarese, quel Michael Ballack conteso da molti club europei. "Non saprei dove metterlo - ha concluso Adriano Galliani - c'è Kaka. Comunque vedremo".


tgcom
BeatAurora
00sabato 25 febbraio 2006 11:28
Milan, il primo rinforzo è Poulsen
C'è l'accordo, a giugno sarà rossonero

Il Milan ricomincia da Poulsen. Quella che sembrava solo una fantasiosa ipotesi di mercato è diventata realtà. Il "nemico" danese è il primo acquisto dei rossoneri per la prossima stagione: la trattativa per portarlo a Milano è stata chiusa da Braida sulla base di un triennale a 1,6 mln a stagione, cui manca soltanto la firma del giocatore. E, intanto, Galliani ha studiato una doppia offerta al Lione per Cris e Diarra.


tgcom
BeatAurora
00lunedì 27 febbraio 2006 02:28
Il Milan esce alla distanza: 2-0
Palermo battuto da Inzaghi e Sheva

Il Milan conferma il suo buon momento espugnando il campo del Palermo con un secco 2-0. Il punteggio, dopo un primo tempo equilibrato e con due limpide occasioni per i rosanero, è maturato nella ripresa, quando i rossoneri hanno preso decisamente in mano il pallino del match. Prima rete di Inzaghi al 70', bis all'84' di Shevchenko su rigore da egli stesso procurato. Nel finale espulso Stam per doppia ammonizione.

LA PARTITA

Milan inedito a centrocampo, con due gregari, o presunti tali, ai lati di Pirlo. Vogel e Gattuso, dunque, per proteggere maggiormente la difesa e mettere un po' di muscoli di fronte a gente rapida di gambe e di piedi come Corini e Barone. La partenza rossonera è buona e l'assetto garantisce un buon equilibrio, tra l'altro importante per consentire anche gli attacchi degli esterni di difesa con Stam, a sorpresa, molto più incisivo di Serginho. Il Diavolo, però, non riesce a concretizzare a causa della vena offuscata di Shevchenko e di Kakà, troppo egoisti, poco lucidi, al pari di Pirlo. Il Palermo, schierato con lo schema già letale al Milan in Coppa Italia, a differenza degli avversari fa molto più male non appena riesce a trovare gli spazi per ripartire. Di Michele e Caracciolo, approfittando delle incertezze di Costacurta, hanno le palle del vantaggio, ma Ancelotti trova un protagonista a sorpresa in Kalac, bravo soprattutto sull'ex-udinese.

Nella ripresa il Milan, come a Monaco col Bayern, fa registrare sensibili miglioramenti. Difesa più attenta, ripartenze più veloci, centrocampo abile a non lasciare spazi agli inserimenti dei palermitani. Il problema rossonero rimane la finalizzazione: Sheva e Kakà sono il festival della testa bassa, Pirlo è una lampadina bruciata. Quando, dopo una fiammata iniziale, anche gli ancelottiani sembrano adeguarsi al lento ritmo dettato da uno stanco Palermo, arrivano i "buoni" della domenica a produrre il gol decisivo: cross di Vogel e zuccata vincente di Pippo Inzaghi. Non a caso, i migliori della banda rossonera. La reazione sicialiana è flebile e non riesce a sfruttare il forfait di Gattuso, colpito duro da Grosso e costretto all'uscita dal campo. C'è tempo anzi per il gol della staffa, siglato da Shevchenko su rigore "autoprocurato". Nel finale, macchia sulla vittoria targata Stam: l'olandese si conquista un evitabilissimo secondo cartellino giallo e va in anticipo negli spogliatoi. Un'espulsione pesante più che altro in proiezione, visto che la difesa in superemergenza del Milan non aveva certo bisogno della squalifica di un uomo tra l'altro molto in forma. Ma questo imprevisto verrà esaminato da Ancelotti alla vigilia del prossimo impegno: per ora, la notizia è avere avuto dal Milan una conferma importante.

GOL, OCCASIONI E MOMENTI CLOU

MIL 8' Bella conclusione di Inzaghi con altrettanto bella risposta di Andujar, ma l'arbitro aveva già fermato il gioco.
PAL 11' Nesta rischia grosso: lasciandosi andare su spinta di Di Michele, colpisce il pallone con la mano. Per sua fortuna, viene fischiata l'infrazione del rosanero.
MIL 13' Ammonito Pirlo per un fallo tattico su Mutarelli
MIL 23' Blitz di Stam, con botta di destro dal limite, Andujar si allunga e devia in angolo
PAL 27' Su un innocuo cross di Grossp, Kalac manca completamente la palla: Caracciolo non ne approfitta
MIL 30' Incredibile occasione per i rossoneri: gran destro di Kakà, nuova parata di Andujar, Shevchenko è pronto alla ribattuta in rete ma è anticipato con la punta del piede da Zaccardo
PAL 39' Azione insistita del Palermo, Barone arriva in corsa e sferra il destro, provvidenziale deviazione di Pirlo
PAL 41' Errore grossolano di Costacurta, il Palermo si lancia verso l'area rossonera, assist di Caracciolo a Di Michele il cui tiro a porta spalancata viene ribattuto di piede da Kalac
PAL 45' Taglio di Di Michele per Caracciolo, che sbuca dietro Costacurta: Kalac smorza in uscita, palla ancora al centravanti, tiro ribattuto da Costacurta in angolo

MIL 51' Stam ancora a destra, cross preciso sul secondo palo, Shevchenko troppo lento a controllare e concludere.
MIL 52' Conclusione da fuori di Kakà, controlla Andujar
MIL 72', 0-1 Cross col contagiri di Vogel, Inzaghi anticipa in elevezione Mutarelli e centra il sette alla destra di Andujar
MIL 73'Gattuso si infortuna al ginocchio per un'entrata di Grosso (ammonito): fuori, entra Seedorf
MIL 76' Giallo anche a Stam per un fallo su Santana
MIL 84', 0-2 Shevchenko lanciato a rete impatta con Andujar: calcio di rigore e cartellino giallo per il portiere rosanero. Si incarica del tiro lo stesso ucraino
MIL 87' Altro intervento scorretto di Stam: secondo giallo ed espulsione per l'olandese

IL TABELLINO
PALERMO-MILAN 0-2 (0-0)
Marcatori: 72' F.Inzaghi; 84' rig. Shevchenko
Palermo (4-3-2-1): Andujar; Zaccardo, Barzagli, Biava, Grosso; Barone (84' Godeas), Corini (59' Gio.Tedesco), Mutarelli; M.Gonzales, Di Michele (63' Santana), Caracciolo. All.: Papadopulo.
Milan (4-4-2): Kalac; Stam, Costacurta, Nesta, Serginho; Vogel, Pirlo (80' Jankulovski), Gattuso (73' Seedorf); Kakà; F.Inzaghi, Shevchenko (85' Rui Costa). All.: Ancelotti.
Arbitro: Pieri
Ammoniti: Pirlo, Grosso, Andujar, Serginho, Mutarelli
Espulso: 87' Stam per doppia ammonizione


tgcom
BeatAurora
00sabato 4 marzo 2006 11:16
Milan, per continuare a sperare
Contro l'Empoli torna tra i pali Dida

Il Milan vuole continuare il suo momento positivo, centrando la quinta vittoria consecutiva nella gara interna contro l'Empoli. Una partita non certo proibitiva, in cui serve un successo per credere nella rimonta, sperando in un passo falso della Juventus in serata a Genova. Turno di riposo a Gilardino, Pirlo, Kakà e Nesta in vista della Champions, spazio a Inzaghi, Vogel, Rui Costa e Costacurta. Dida torna titolare.


tgcom

Z.Cinzia
00sabato 11 marzo 2006 22:51
Ancelotti: "Sheva è in dubbio"
"La Juve si gioca il match ball"

Alla vigilia del big-match con la Juve, Ancelotti è ancora alle prese con il dubbio Shevchenko. "Non so se sarà disponibile dall'inizio - spiega - Non sta ancora bene. Se si sente di giocare giocherà, potrebbe entrare anche a partita in corsa". Poi, sulle chance di rimonta: "Abbiamo una fiammella di speranza piccola piccola, che domenica sera si può spegnere o alimentare. La Juve si giocherà il match ball per lo scudetto".

Con dieci punti di distacco dalla Juve, il Milan si gioca le residue possibilità di riaprire il discorso campionato nella sfida del "Delle Alpi". Ancelotti non si fa illusioni: "Non mi aspetto nessun tipo di sorpresa - spiega il tecnico di Reggiolo - avremo di fronte una squadra che vorrà giocarsi il match ball. I bianconeri saranno decisi e determinati. Se vincono avranno la strada spianata per lo scudetto. In un modo o in un altro si deciderà il futuro del campionato. Non dovremo metterla sul piano fisico, ma su quello della qualità, cercando di comandare il gioco come abbiamo fatto contro il Bayern ed all'andata contro la Juve".

Ancora nodi da sciogliere sulla coppia d'attacco, con il tandem Gialrdino-Inzaghi che sembra favorito: "Se si sente di giocare Shevchenko, giocherà. Comunque decideremo insieme la cosa migliore, tenendo conto del fatto che lui può essere utile anche a gara in corso come è successo contro l'Empoli. Inzaghi? Vediamo, comunque in generale credo che i giocatori siano entrati nell'ordine di idee che è meglio giocare trenta minuti ben fatti piuttosto che novanta fatti male, quando si è magari stanchi. Sempre in generale dico che Gilardino ha un bel vantaggio rispetto a Pippo e Sheva, nel senso che è fresco". In dubbio sono anche Stam e Serginho per una botta al polpaccio. Maldini, nonostante gli evidenti progressi, non è convocato.

Sul presunto rapporto difficile con la sua ex piazza, il tecnico sottolinea che "questo discorso è un falso storico perché sono 10 milioni di tifosi ed avere la contestazione di 50-60 di loro non è una cosa tanto grave. Capello fischiato? Non credo che il poco feeling con la tifoseria sia legata ai risultati quanto alla questione di Del Piero, cosa che a Fabio non penso interessi tanto". Infine, sui sorteggi di Champions: "Tecnicamente c'è grande qualità sia da una parte che dall'altra del tabellone. A livello ambientale però, le gare contro Lione ed eventualmente Barcellona si possono preparare meglio perché non sono dei derby. Essendo squadre straniere, ci sono meno pressioni".

tgcom
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