«Il cambiamento è arrivato»
McCain ammette la sconfitta, Barack lo invita a collaborare
Figlia di Luther King: i miei genitori non si sono sacrificati invano
NEW YORK (5 novembre) - Barack Obama è il nuovo presidente degli Stati Uniti. Alle ore 5 italiane l'annuncio delle tv. La vittoria annunciata dai sondaggi e dalle proiezioni è diventata sempre più certa quando il candidato democratico, conquistando la California, si è aggiudicato quei 55 voti elettorali che gli hanno permesso di raggiungere quota 275, cioè 5 in più dei 270 necessari per essere eletto. Poco dopo le 8 italiane, il presidente eletto degli Usa, Barack Obama, aveva ottenuto 338 voti elettorali, il candidato repubblicano, John McCain, 160 voti.
Secondo i dati provvisori Barack Obama ha vinto le elezioni presidenziali con la maggioranza assoluta dei suffragi, circa il 52%. Non succedeva dal 1976 per un candidato democratico alla casa Bianca, da quando cioe' Jimmy Carter aveva ottenuto il 50,1% dei suffragi. Bill Clinton non e' mai riuscito a raggiungere la maggioranza assoluta. Nel 1996, anno della sua rielezione trionfale, aveva vinto con il 49,24% dei voti. E' record anche il tasso di partecipazione, pari al 66%.
Boato di gioia a Chicago quando la Cnn ha annunciato che Obama aveva superato i 270 voti elettorali necessari per vincere, le centinaia di migliaia di persone che si trovano nelle strade della città sono esplose in un boato di gioia. Esplode di gioia anche Chicago.
«In America nulla è impossibile», e chi ancora non è convinto non ha che da guardare al nuovo presidente eletto degli Stati Uniti. Barack Obama ha debuttato così a Chicago, con un discorso della vittoria impregnato di "sogno americano" e riferimenti alle divisioni che hanno segnato la storia degli Usa, e annunciando che «il cambiamento è arrivato».
"'Yes we can", lo slogan che per quasi due anni ha accompagnato la sua campagna elettorale, è diventato anche l'inno con cui Obama ha celebrato quella che definito, rivolto alle decine di migliaia di sostenitori, «la vostra vittoria».
«Siamo e saremo gli Stati Uniti d'America - ha detto Obama, citando Abramo Lincoln per respingere l'idea di un Paese diviso - e abbiamo dimostrato al mondo intero che non siamo semplicemente una collezione di individui di tutti i tipi».
I risultati. Obama ha vinto in Vermont (3), Virginia (13), Ohio (20) Connecticut (7), Delaware (3), Distretto di Columbia (3), Illinois (21), Maine (4), Maryland (10), Massachusetts (12), New Hampshire (4),New Jersey (15), Pennsylvania (21), Michigan (17), Minnesota (10), New Mexico (5), New York (31), Rhode Island (4), Wisconsin (10), Iowa (7), Nevada (5), California (55), Oregon (7), Stato di Washington (11), Florida (27), Hawaii (4).
McCain si è aggiudicato Georgia (15) Kentucky (8), South Carolina (8), West Virginia (5), Alabama (9), Mississippi (6), Tennessee (11), Oklahoma (7), Kansas (6), Lousiana (9), South Dakota (3), Arkansas (6), North Dakota (3), Texas (34) Wyoming (3), Utah (5), Idaho (4), Nebraska (5), Arizona (10), Alaska (3).
McCain ammette la sconfitta. John McCain ha riconosciuto la sconfitta: «Ho avuto l'onore di congratularmi con il senatore Obama, che questa notte è diventato il nuovo presidente degli Stati Uniti» ha detto il candidato repubblicano salutando da Phoenix i suoi sostenitori.
Obama invita McCain a collaborare. Il nuovo presidente Usa ha accettato la resa di John McCain e lo ha invitato ad aiutarlo a guidare il Paese.
La telefonata di Bush. Il presidente George W. Bush ha chiamato Barack Obama per congratularsi per la vittoria. Bush ha invitato Barack Obama e la sua famiglia ad andare a trovarlo alla Casa Bianca in un prossimo futuro. «Stai per iniziare uno dei più grandi viaggi della tua vita - ha detto Bush nella telefonata al suo successore - Congratulazioni e cerca di godere questo momento. Questa è stata una notte incredibile per te, per la tua famiglia e per i tuoi sostenitori».
Hillary Clinton: vittoria storica, appoggerò Obama. «Una vittoria storica per il popolo americano»: così Hillary Clinton, che sognava di diventare la prima donna presidente degli Stati Uniti, ha salutato l'affermazione di Barack Obama. «E' stata una campagna lunga e combattuta, ma il risultato valeva l'attesa - ha detto - Farò il possibile per appoggiare il presidente Obama e il suo vice Joe Biden nel difficile compito che hanno davanti».
La figlia di Luther King: mio padre e mia madre non si sono sacrificati invano. La figlia di Martin Luther King, Bernice King, ha reagito oggi all'elezione del democratico Barack Obama alla presidenza degli Stati Uniti affermando che suo padre sarebbe stato fiero. «So che mio padre sarebbe stato fiero dell'America - ha detto - Questo successo significa che ciò per cui mia madre e mio padre si sono sacrificati non è stato vano. Martin Luther King sarebbe stato fiero dei molti giovani che si sono recati alle urne per rendere ciò possibile. E' un nuovo giorno quello che sorge sull'America».
La sconfitta in Pennsylvania devastante per McCain. Nella notte elettorale il primo risultato veramente devastante per il repubblicano John McCain è giunto dalla Pennsylvania: lo Stato è andato ad Obama nonostante l'incredibile impegno di denaro e di tempo profuso dall'eroe del Vietnam per conquistare lo stato di "Rocky" e de "Il cacciatore". «A questo punto ci vorrebbe un miracolo» ha detto uno dei più stretti collaboratori di John McCain al blogger Marc Ambinder di Atlantic. McCain aveva fatto di una vittoria in Pennsylvania la base della sua strategia per battere Obama: vinto quattro anni fa dai democratici era l'unico stato importante democratico che appariva alla portata del senatore repubblicano. «Se non vinciamo la Pennsylvania non possiamo vincere le elezioni», avevano ammesso nei giorni scorsi i consiglieri di McCain. Il senatore dell'Arizona e la sua vice Sarah Palin si erano recato quasi dieci volte in Pennsylvania negli ultimi giorni della frenetica campagna elettorale.
Lo Stato dell'Ohio, in cui ha vinto Barack Obama, rappresenta un banco di prova decisivo per i candidati alla presidenza. Nelle elezioni americane, infatti, dal 1944, nessun candidato, tranne John F. Kennedy, è stato eletto alla Casa Bianca senza aver conquistato l'Ohio.
Il vincitore ringrazia con sms. Obama non ha detto grazie solo parlando dal palco del Grant Park di Chicago: ha voluto personalmente ringraziare i milioni di suoi sostenitori inviando loro un messaggio via cellulare. Questo l'sms del presidente eletto degli Stati Uniti: «Abbiamo appena fatto la storia. Tutto ciò ha potuto accadere perchè voi avete dato il vostro tempo, il vostro talento e la vostra passione a questa campagna. Tutto questo è accaduto per merito vostro. Grazie. Barack».
ilmessaggero