Dal tuo cuore assaporai l'ostia
e li peccai d'amore..
e mani a coppa sui tuoi seni
per abbeverarmi del tuo latte
che tu fossi per me oltre ad amante
anche madre dei miei domani.
Tremante d'amore il capo chinai
e lava nelle vene ruppe gli argini
fino ad incendiare il cuore..
Nel tuo nido io riposai
tra rami che ci nascosero
alla curiosita' di un tramonto..
tramonto che vinto tacque la sua luce.
Ed io persi la mia ombra
e diventai notte
inseguendoti come tu fossi luna.
Fui contadino e coltivai le tue terre
seminando in te il frutto della vita..
frutto che ancora porti in te..
per un patto dove non servirono parole.
Vi son state gocce tremanti..
gocce che solcarono i lineamenti del tempo..
caddero sul tuo campo d'amore..
dissetando il cuore..
E alla tua fonte mi abbeverai
portandoti ancora in me..
rinascendo..
ricrescendo..
tanto che le mie radici ti avvolsero
e porto te ora sui miei rami.