Rolling Stones

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tempiosommerso
00mercoledì 11 maggio 2005 12:56
Rolling Stones, nuovo tour mondiale
Al via il 21 luglio da Boston




Partirà il 21 luglio il nuovo tour mondiale dei Rolling Stones. Il calendario della tourneè è stato presentato a New York, e comprende 35 date negli Stati Uniti, poi Jagger e compagni si sposteranno in Messico, Sud America Estremo Oriente e Europa, dove suoneranno nella seconda metà del 2006. Sono state smentite categoricamente le indiscrezioni che volevano questi concerti come gli ultimi della band.

Gli Stones, hanno tenuto un mini show a bordo di un camion sulla Quinta Strada, di fronte a decine di fan e giornalisti. Durante la resentazione del tour hanno suonato "Oh No", una canzone che sarà presente nel loro prossimo album, ancora privo di un titolo ma che è "pronto all'85%", come ha detto lo stesso Jagger. Gli show americani si apriranno a Boston, nello storico stadio di Fenway Park, lo stesso dove giocano i Red Sox, per poi concludersi il 1 dicembre a Houston, in Texas.
BeatAurora
00lunedì 20 febbraio 2006 11:12
Rio ai piedi dei Rolling Stones
Un milione di fan per concerto gratuito

Un milione di fan in delirio ha assistito al concerto gratuito dei Rolling Stones sulla spiaggia di Copacabana, a Rio de Janeiro. La band di Jagger e Richards, nonostanti i sessant'anni suonati, non si è risparmiata ed ha suonato per oltre due ore spaziando tra i classici del suo repertorio quarantennale. Il tour dei Rolling Stones toccherà anche l'Italia con un'unica data a San Siro il 22 giugno.

Un evento pronto ad entrare dritto nella storia della musica, come la band inglese vi è ormai da anni. Un palco alto 22 metri - in pratica come un edificio di sette piani - per una lunghezza di 28 metri e una profondità di 60. Il tutto per una spesa di quasi 5 milioni di dollari, il 16 per cento dei quali pagati dal municipio di Rio. Ma di monumentale c'era soprattutto la musica: sulle note di classici immortali, dall'apertura di Jumpin' Jack Flash fino alla chiusura (quasi) scontata di Satisfaction, passando per i brani dell'ultimo album "A Bigger Bang", la band ha fatto ballare e cantare per due ora la gente che si era accampata sulla spiaggia sin dal primo mattino. Ma anche tutte le strade adiacenti erano piene di gente che festeggiava l'evento con feste improvvisate e bevute di birra. I più fortunati hanno assistito al concerto da yacht privati o dalle stanze degli Hotel sull'Atlantic Avenue, che si affaccia sul lungomare Rio de Janeiro.

Per tenere a bada l'immensa folla ci sono voluti 15.000 agenti che hanno pattugliato tutta la città. "Grazie a Dio non è successo niente di serio", ha detto il colonnello della polizia Leonardo Tavares. Ad aver bisogno delle cure dei sanitari circa 250 persone, ma per problemi comuni a questo tipo di manifestazioni: ubriachezza, fatica, disidratazione (la temperatura si aggirava sui 40 gradi all'ombra). Più difficile tenere a freno invece Mick Jagger e Ron Wood che, nonostante le sessanta candeline spente da un po', nella notte precedente al concerto si sarebbero dati a feste sfrenate nell'Hotel Copacabana Palace, in cui la band aveva occupato 60 stanze.

Questa la scaletta del concerto:
Jumpin' Jack Flash
It's Only Rock And Roll
You Got Me Rocking
Tumblin' Dice
Oh No Not You Again
Wild Horses
Rain Fall Down
Midnight Rambler
Night Time Is The Right Time
This Place Is Empty
Happy
Miss You
Rough Justice
Get Off My Cloud
Honky Tonk Woman
Sympathy
Start Me Up
Brown Sugar
Can't Always Get What You Want
Satisfaction


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tgcom
BeatAurora
00sabato 25 febbraio 2006 03:09
Buenos Aires,scontri per gli Stones
Disordini e feriti prima del live

Non sono servite le misure prese dagli organizzatori per evitare i disordini di lunedì, in occasione del primo concerto degli Stones a Buenos Aires. Nonostante siano state rafforzate le misure di sicurezza e sia stata data la possibilità al pubblico di entrare nello stadio diverse ore prima dello show, anche il secondo appuntamento con la rockband è stato funestato da incidenti fra polizia e ragazzi che volevano entrare senza biglietto.


Come accaduto lunedì, poco prima del concerto nello stadio del River Plate, un gruppo di circa 700 giovani senza biglietto ha tentato di superare le barriere poste della polizia, provocando l'immediata reazione degli agenti. In seguito ai disordini, seguiti in diretta dai canali televisivi, si sono registrati 36 feriti, tra cui 15 poliziotti raggiunti da pietre e bottiglie; centocinquanta persone sono state arrestate.

Non è servita la disposizione di far entrare prima la gente, nè quelle di aumentare il numero degli ingressi e rafforzare le reti metalliche di contenzione. Si sono ripetute le scene di lunedì sera, quando almeno 5.000 ragazzi senza biglietto avevano tentato di superare gli sbarramenti per entrare senza pagare, costringendo la polizia a ricorrere ai getti d'acqua e, in qualche caso, alle maniere forti per disperderli.

Il trambusto era durato almeno mezz'ora, tanto da concludersi con una trentina di ragazzi feriti, una decina dei quali portati in ospedale perché completamente ubriachi. Il parapiglia aveva inoltre impedito a molti altri fan con biglietto (compresi una trendina di portatori di handicap) di poter entrare.

Le proteste di questi ultimi, così come le lamentele dei vicini per l'accaduto, ha costretto gli organizzatori ad anticipare di molte ore la possibilià di accesso allo stadio. Ma tutto questo non è servito ad evitare che una serata di festa si trasformasse in guerriglia urbana.

Nonostante questo il secondo show in tre giorni degli Stones, si è comunque svolto nel migliore dei modi. Di fronte ad pubblico di 65.000 fan in delirio, e sotto una pioggia incessante, il leggendario quartetto inglese capeggiato da Mick Jagger e Keith Richards ha chiuso in questo modo il capitolo argentino del suo tour mondiale 'Bigger Band'.

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tgcom
BeatAurora
00venerdì 7 aprile 2006 16:12
Rolling Stones in Cina 'censurati'
Domani a Shanghai l'atteso concerto di Jagger & Co.

(ANSA) - ROMA, 7 APR - La censura cinese ha chiesto ai Rolling Stones di non suonare cinque loro pezzi nel concerto di domani a Shanghai. Ad annunciarlo, lo stesso Mick Jagger: 'Non e' un problema - ha detto - ma sono contento di apprendere che il Ministero della Cultura protegge la moralita' dei manager stranieri e delle loro ragazze'. Jagger ha indicato quattro delle cinque canzoni vietate: 'Honky Tonk Women', 'Brown Sugar', 'Beast of Burden' e 'Let's Spend the Night Together'.

BeatAurora
00domenica 9 aprile 2006 02:22
Rolling Stones, concerto a Shanghai
Teatro piccolo e poco entusiasmo per la mitica band

(ANSA)- SHANGHAI 8 APR - Dopo la falsa partenza del 2003, quando la loro tournee fu annullata per la Sars, i Rolling Stones terranno stasera un concerto a Shanghai. Ma la band e' conosciuta in Cina solo dagli appassionati di rock e oggi solo il China daily pubblica la notizia in prima pagina. Per questo e' stato scelto un teatro di soli 8mila posti, lo Shanghai Grand Stage. Intanto Mick Jagger minimizza la gravita' dell'intervento della censura, che ha vietato 5 canzoni con riferimenti espliciti al sesso o alla droga.


BeatAurora
00domenica 9 aprile 2006 02:24
'Star me up' apre concerto Stones
Nessuna provocazione per la rockband a Shanghai

(ANSA) - SHANGHAI, 8 APR - I Rolling Stones hanno aperto il loro primo concerto cinese con 'Star Me Up', una canzone allusiva che e' sfuggita alla censura cinese. La band era stata 'invitata' a evitare 'Honky Tonk Women', 'Brown Sugar', 'Beast of Burden' e 'Let's Spend the Night Together' perche' troppo allusive al sesso e alla droga. 'Sono contento di apprendere che il Ministero della Cultura protegge la moralita' dei manager stranieri e delle loro ragazze',ha scherzato Jagger commentando l'intervento della censura.

BeatAurora
00giovedì 4 maggio 2006 02:42
Richards sarà operato alla testa
Per i postumi della caduta alle Fiji

Sembrava che il pericolo fosse rientrato, invece la notizia arriva come una doccia fredda sui fan degli Stones. Il chitarrista della band, Keith Richards, sarà operato alla testa per rimuovere un'emorragia formatasi in seguito all'incidente che lo ha coinvolto nei giorni scorsi mentre era in vacanza alle Fiji. Richards era caduto da una palma: ricoverato in una clinica era stato dimesso, ma i continui mal di testa hanno insospettito i medici.


I sanitari, a un nuovo controllo, hanno scoperto l'emorragia al cervello. L'intervento prevede che sia praticato un foro nel cranio per far uscire il sangue accumulatosi. Secondo una fonte del Sun, i medici si aspettano "una ripresa piena" dopo l'operazione. Non viene detto dove verrà effettuata l'operazione, certo è che quella che sembrava soltanto una botta si sta rivelando qualcosa di ben più serio.

Non è chiaro se l'incidente avrà ripercussioni sul tour mondiale degli Stones, che dovrebbe riprendere a fine maggio a Barcellona, show seguito da un tour europeo di 34 date. Keith e la moglie Patti Hansen si trovavano alle Fiji dopo che la band aveva concluso una prima parte della tournee con due concerti in Nuova Zelanda. Ora comunque l'attenzione è tutta puntata sullo stato di salute del chitarrista, che per decenni ha sfidato la sorte conducendo una vita estrema, fra eccessi e droghe di ogni tipo: fino a quest'ultima "bravata", che sta mettendo in apprensione le migliaia di fan delle intramontabili "pietre rotolanti".



tgcom
Z.Cinzia
00giovedì 4 maggio 2006 21:55
[SM=x660328]
BeatAurora
00giovedì 11 maggio 2006 01:49
Keith Richards sta meglio
Rolling Stone e suo agente smentiscono timori su salute

(ANSA) - LONDRA, 10 MAG - Le condizioni di Keith Richards 'continuano a migliorare' dopo l'operazione alla testa per un'emorragia causata dalla caduta da un albero. Lo afferma un comunicato dei Rolling Stone, per il quale il 62enne rocker 'si' e alzato, chiacchiera e telefona a New York'. Nel comunicato si smentiscono alcuni giornali, per i quali Keith avrebbe subito una seconda operazione e rischierebbe danni permanenti al cervello. Anche l'agente di Richards esclude timori per la sua salute
BeatAurora
00lunedì 27 novembre 2006 19:18
Record assoluto per tournee' Stones


'A Bigger Bang', 110 concerti e 437 milioni dollari incasso


ANSA) - ROMA, 27 NOV - Il 'Bigger Bang' tour dei Rolling Stones, iniziato l'anno scorso e che si concludera' nei prossimi giorni, e' il piu' ricco della storia. A sostenerlo e' la rivista specializzata Usa The Billboard, secondo cui nei 110 concerti organizzati davanti a 3,5 milioni di persone sono stati incassati 437 milioni di dollari. Gli Stones battono cosi' gli U2, che con il loro Vertigo Tour hanno incassato 'soltanto' 377 milioni di dollari.
BeatAurora
00venerdì 6 luglio 2007 10:40
All'Olimpico è la notte delle Pietre Rotolanti

di Massimiliano Gasperini
ROMA (5 luglio) - Sei luglio 2007. Non scorderanno mai questa data i quarantamila che all'Olimpico si preparano ad accogliere i Rolling Stones. Non potranno mai dimenticare perché è la quarta e forse ultima visita a Roma della più grande rock and roll band del pianeta. Dice Mick Jagger che non è vero: «Certo, siamo invecchiati ma questa aria da ultimo valzer non ci piace. Continueremo a salire su un palco finché uno di noi non morirà. Solo a quel punto smetteremo».

Tutto è cominciato il 6 aprile del 1967, un giovedì, al Palasport dell'Eur. Allora erano i rivali dei Beatles, c'era ancora Brian Jones. Ce la misero tutta ma l'acustica era pessima. Grande la chiusura con Satisfaction da un quarto d'ora. Poi ci fu il 29 settembre (1970), prima volta di Jumping Jack flash e Simpatthy for the devil.

Vent'anni dopo, li ritrovammo in una Roma in ferie, depressa dalle notti magiche di Italia '90 finite col terzo posto. Pieno il Flaminio il 25 luglio, quasi vuoto il giorno dopo. Un tradimento costato alla città una punizione lunga sedici anni. I Rolling hanno evitato Roma nel 2003 e nel 2006.

Adesso rieccoli. Il tempo non sembra passato ma è una bugia. Charlie ha superato un cancro alla gola, Ron più di un ricovero nelle cliniche specializzate in alcolismo, Keith ha le dita più artritiche e un accenno di baffi, Mick qualche ruga in più. Ma sono sempre i migliori. Cominceranno con Start Me Up, censurato al Superbowl, perché c'è un uomo che dice a una donna: «Se mi dai il via, se mi fai venire non smetterò più», e chiuderanno con Satisfaction. In mezzo potrebbe entrarci Con le mie lacrime (As tears go by) cantata in italiano. Un anno fa a Milano la fecero, ma non si può mai sapere. L'unica certezza è che hanno pronti ottanta pezzi.

Hanno cominciato nel 2005, vengono dalla Spagna, sono diretti in Montenegro e chiuderanno il 26 a Londra. Per sempre? Difficile dirlo con quattro tipi così. Sono il gruppo che dal vivo ha avuto il maggior numero di spettatori della storia. Hanno traghettato il rock di Chuck Berry nel ventunesimo secolo. Hanno venduto milioni di dischi. La più grande band del rock? Rock della terza età? I Rolling sono semplicemente il rock. Godiamoci questa serata.

il messaggero
BeatAurora
00venerdì 6 luglio 2007 10:43
Il programma


I cancelli dello stadio Olimpico apriranno alle 16.30. Alle 19 comincia la band di supporto, gli scozzesi Biffy Clyro. Alle 21.15 i Rolling Stones

BeatAurora
00venerdì 6 luglio 2007 10:45
I prezzi (troppo alti)


Prima platea prato 154 euro + prevendita
Seconda platea prato 124 euro + prevendita
Terza platea prato 94 euro + prevendita
Monte Mario numerata 94 euro + prevendita
Distinti 74 + prevendita
Curva Nord e Sud centrale 59 + prevendita

I biglietti di Roma sono in vendita sul circuito TicketOne

I numeri

1.500.000 persone per il concerto gratutito a Rio de Janeiro nel 2006, record imbattuto

1962 l'esordio ufficiale, il 12 luglio, al Marquee di Londra

300 tonnellate il peso del palco

254 gli anni degli Stones: Mick e Keith (classe 1943), Charlie (1941), Ron (1947)

208 il personale del Tour

128 i camion

45 anni sulla breccia, come nesun altra band

44 i dischi ufficiali, Lp e Cd

36 miglia la lunghezze dei cavi elettrici

7 gli ex componenti del gruppo: Bill Wyman - basso (dicembre 1962-1992), Mick Taylor - chitarra (1969-1974), Brian Jones - chitarra (1962-1969), Dick Taylor - basso (1962), ,Mick Avory - batteria (solo il primo concerto al Marquee il 12 luglio 1962), Tony Chapman - batteria (da agosto 1962 a gennaio 1963), Ian Stewart -pianoforte (componente del gruppo dal 1962 a maggio del 1963, poi come collaboratore fino al 1985 anno della sua morte)

ilmessaggero


BeatAurora
00sabato 7 luglio 2007 10:51
I Rolling Stones infiammano Roma
Spettacolo fantastico per 35mila fans


(ANSA)-ROMA, 7 LUG- Centocinquantacinque anni in 4 i Rolling Stones tornati a Roma a dopo 17 anni hanno infiammato i 35mila dello stadio Olimpico. Da piu' di 20 anni li danno per finiti. Ma il concerto di Roma ha dimostrato che quando sono in serata non hanno rivali.Dal grande palco con luci, fuochi d'artificio e il piu' grande schermo visto in una tournee', Mike Jagger tiene la scena in maniera esemplare. Keith Richards dei 4 accusa di piu' i segni del tempo con l'artrite alle mani che lo condiziona.
BeatAurora
00domenica 8 luglio 2007 02:48
Rolling Stones, ritorno kolossal a Roma
di Marco Molendini
ROMA (7 luglio) - E se fosse l’ultima volta? Facciamo i debiti scongiuri. Mettiamo nel conto anche il fatto che, nonostante tutto quello che hanno combinato nella loro vita niente affatto tranquilla, Mick , Keith, Ron e Charlie sono decisamente in palla. Eppure pensare che davvero i quattro ex ragazzacci britannici, esempio di trasgressione possano mettere in piedi un altro tour nel prossimo futuro, magari alla soglia dei settant’anni, è quanto meno inverosimile. E, allora, prendiamo come occasione unica questa loro visita a domicilio, ritorno in Italia a soli dodici mesi di distanza dalla tappa milanese, ma con lo stesso show, più o meno le stesse canzoni, lo stesso fantastico, trascinante, colossale concerto.

Due ore in uno stadio Olimpico caldo e sfacciatamente con molti vuoti (massimo 35 mila spettatori): effetto boomerang per il caro biglietti che partiva da 170 euro. Peccato, perchè, quello degli Stones è un grande spettacolo dove gli occhi contano più delle orecchie, ma dove la musica è trascinante, travolgente, davvero degna della più grande rock ’n’ roll band del mondo, una compagnia itinerante di leggende (valla a trovare un’altra coppia come quella formata da Jagger & Richards), magari un po’ affaticate dall’uso ma che, pur essendo incastrati in un meccanismo commerciale con pochi eguali, sono ancora capaci di comunicare passione autentica.

La musica si appoggia a una band rinforzata da una serie di spalle sperimentate e coi controfiocchi (dal bassista Darryl Jones al tastierista Chuck Leavell a una bella sezione di fiati). E poi c’è la forza del repertorio, un songbook lungo quarant’anni e più che non dà tregua alle nostalgie e che viene sfogliato senza reticenze. Sbucano splendidi classici d’epoca come It’s only rock’n’roll, la ruggente Honky tonk woman, l’avvincente Paint it black, l’incalzante Jumpin’ Jack Flash, e, naturalmente, Satisfaction, brano simbolo in una versione a tutto ritmo che fa vibrare lo stadio. Il tutto mescolato in assoluta continuità con il repertorio più recente, quello del disco A bigger bang, da cui prende le mosse questo tour, dando spazio a nuovi pezzi come Rough justice.

Mick è il primo attore, instancabile folletto che corre su e giù per il palco senza soste, balla, salta, gesticola, canta spalancando quella sua bocca enorme da pescecane senza mostrare un momento di stanchezza (fa persino venire il sospetto che ci sia qualche diavoleria tecnologica a venergli in soccorso): fantastico, inimitabile. Roba da patto col diavolo: il più grande performer che ci sia in circolazione, uno sfacciato esibizionista, debordante piacione che si mette anche ad adulare il pubblico in italiano: «Che fanstastico essere qui dopo 17 anni, siete bellissimi come allora» parte subito Richards, bandana e elegante giacca a righe fosforescenti, un vero prezioso pezzo d'antiquariato anni 70, nonostante l’artrite segna la serata con quella scia sonora che è il marchio di fabbrica di un gruppo che ha avuto la faccia tosta di continuare a proporsi per quattro decenni, e quando si avventura a cantare in un paio di blues (consentendo l’unica pausa all’amico Jagger) sfodera tutta la sua musicalità di interprete. Ron Wood sembra uscito da un cartone animato, ma quando ha spazio fa scatenare la sua chitarra, Charlie Watts in t shirt non si stacca un momento dai suoi piatti e tamburi.

Si, funzionano gli Stones, altrochè. E il loro sarebbe un gran concerto, forte e potente, perfino torrido quando danno fondo ai pezzi più caldi come Miss You, Brown Sugar (il bis), o addirittura tenero quando rievocano la splendida Ruby Tuesday o quando trovano modo di sottolineare il loro legame con la black music offrendo un caldissimo omaggio a James Brown con la sua I’ll go crazy, un blues carico di adrenalina che mette in evidenza le tonsille d acciaio della corista Lisa Fisher. Si sarebbe davvero un gran concerto (e lo è) se non fosse anche altro: un musical, un varietà gigantesco, un circo che si divide fra fuochi artificiali e luminarie, che si muove su un palco che è quasi una stazione spaziale da cui a un certo punto si stacca perfino uno shuttle che attraversa lo stadio e si ferma con il suo prezioso carico, la band al suo completo che continua a suonare, sul lato opposto della platea. E come se non bastasse ecco una bocca enorme, lo sberleffo che fa da marchio di fabbrica del gruppo, che prende corpo gonfiandosi sul tetto del palco. Che si può chiedere di più al Rolling Stones Kolossal Show? Davvero peccato per chi non c’era.

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