Gazzetta
Impresa Parma, è salvezza
Grazie alle reti di Cardone e Gilardino la squadra di Carmignani ribalta la sconfitta dell'andata e passa a Bologna condannando i padroni di casa alla B
BOLOGNA-PARMA 0-2 (primo tempo 0-2)
BOLOGNA (3-5-2): Pagliuca; Gamberini, Torrisi, Legrottaglie; Nervo (1' st Locatelli), Zagorakis (38' st Ferrante), Colucci, Giunti, Capuano; Bellucci (1' st Meghni), Tare. A disp. Pansera, Loviso, Juarez, Nastase. All. Mazzone (in panchina Scarafoni).
PARMA (4-4-1): Frey; Bonera, Cardone (26' pt Cannavaro), Bovo, Contini; Dessena, Grella (22' st Camara), Simplicio, Bresciano; Morfeo; Gilardino. A disposizioni De Lucia, Bettarini, Ranieri, Ruopolo, Savi. All. Carmignani (in panchina Zoratto).
Arbitro: Collina di Viareggio.
Marcatori: 17' pt Cardone, 47' pt Gilardino.
Note: ammoniti Morfeo, Colucci, Cannavaro, Simplicio, Capuano, Dessena, Giunti. Recupero: 2' pt, 4' st.
BOLOGNA, 18 giugno 2005 - Da stasera cercare il pezzo di via Emilia che resta in serie A significa fare un cerchio rosso su Parma e dintorni. Da stasera è la squadra di Carmignani a essere felicemente ubriaca di gioia, mentre in casa Bologna qualcuno dovrà spiegare a Pagliuca che se rimarrà nella città delle due torri non potrà attaccare nella prossima stagione il record di presenze in serie A di Zoff, che dista solo un match, uno solo (569 a 570).
A Bologna, Parma batte Bologna 2-0, direbbe chi è chiamato a dare l’ufficialità solenne a un risultato che ribalta la verità che aveva detto l’andata di questo spareggio, risolto da una rete di Tare in favore del Bologna al Tardini. Una rete pareggiata da Cardone dopo 17’ e appunto ribaltata da Alberto Gilardino: l’attaccante di Biella mette il sigillo nel recupero della prima frazione di gioco, mette a tabellino l’ennesima rete (23 in campionato) e realizza da solo il desiderio di ritornare l’anno prossimo a giocare a Parma, da avversario, ancora nella massima serie. Piangono lacrime amare il Bologna e Bologna, che non si toglierà presto dalla mente il prodigioso Frey, autore di almeno tre parate decisive.
Tra gli spettatori sugli spalti anche Mazzone e Carmignani, squalificati dopo la rissa dell’andata, a mantenere il filo diretto con loro in panchina Scarafoni e Zoratto. Il Parma, che recupera Cardone e lancia Dessena a centrocampo, parte peggio di un Bologna che ha in Nervo e Capuano due buoni interpreti del lavoro di fascia, e in Tare la consueta calamita sui palloni alti. Ma al 17’, su angolo di Simplicio, Morfeo è abile a sporcare un palla che carambola su Capuano e poi su Cardone (uscito in seguito per infortunio) che insacca. Ma al 47’ Legrottaglie non spazza dall’area il centro di Bresciano, e Gilardino non lo perdona.
La ripresa lancia tra i padroni di casa Meghni e Locatelli alle spalle di Tare, ma Frey continua a parare tutto e il risultato non cambia più. Finisce 2-0 per il Parma, che su quattro tentativi, ha battuto solamente una volta il Bologna in questa stagione. Solamente? Mai avverbio è stato più fuori luogo, ora che Parma festeggia e Bologna piange.