Serie B - Playoff - La finale è Torino-Mantova

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tempiosommerso
00martedì 6 giugno 2006 12:16
MANTOVA-MODENA 1-1
MARCATORI: nel pt 5' Gasparetto; nel st 43' Bucchi.

TABELLINO
MANTOVA (4-4-2): Brivio, Sacchetti, Notari, Cioffi, Lanzara, Tarana, Spinale, Grauso, Caridi (13' st Doga), Gasparetto (41' st Graziani), Noselli (18' st Poggi). (1 Bellodi, 3 Mezzanotti, 8 Sommese, 87 Mondini). All.: Di Carlo.
MODENA (4-2-3-1): Frezzolini, Frey, Pivotto, Perna, Tamburini (32' st Troiano), Amerini (25' st Giampaolo), Giampieretti (9' st Chiappara), Campedelli, Colacone, Graffiedi, Bucchi. (80 Narciso, 83 Nardini, 79 Chiecchi, 30 Centurioni). All.: Pioli.
ARBITRO: Rizzoli di Bologna.
NOTE: terreno in buone condizioni. Giornata calda. In tribuna il ds del Chievo Sartor e il neo allenatore dell'Ascoli Tesser. Al 29' pt Brivio ha parato un rigore a Bucchi. Spettatori: 12.677 per un incasso di 214.796 euro. Angoli: 8-8. Recupero: 1' e 3'. Ammoniti: Pivotto, Graffiedi, Tamburini, Sacchetti, Doga, per gioco falloso.


Gazzetta dello sport
Playoff, il Mantova vola in finale
I padroni di casa giocano meglio del Modena per 88', poi rischiano il k.o.: dopo i gol di Gasparetto e Bucchi (che si fa anche parare un rigore), Frezzolini sbaglia l'1-2 a tempo scaduto

Il Mantova festeggia l'approdo in finale. Ap

MANTOVA, 4 giugno 2006 - Dopo lo 0-0 dell'andata, il ritorno dei playoff di serie B spedisce il Mantova in finale, col Modena costretto a ritentare l'anno prossimo la scalata alla massima serie. A decidere la gara sono Gasparetto, a segno al 5' del primo tempo, e Bucchi, in gol a due minuti dal termine: 1-1 il finale.
Le squadre scendono in campo nelle formazioni preannunciate alla vigilia: nel Mantova Gasparetto e Noselli prendono il posto di Graziani e Sommese. Il gol mantovano nasce proprio da una combinazione fra i due: assist di Noselli, il compagno di reparto è pronto a controllare e a girarsi battendo a rete. Il Mantova conduce le danze anche dopo il vantaggio, controllando senza affanni la gara e colpendo di rimessa non appena il Modena lascia aperto qualche varco. E così Frezzolini salva su colpo a botta sicura di Spinale, mentre Tarana manda alto un pallone che chiedeva solo di essere appoggiato in rete da distanza ravvicinata. Ma anche il Modena, seppur a sprazzi, riesce a farsi pericoloso: Brivio respinge di piede su Graffiedi, poi è l'attaccante a deviare un colpo di testa del compagno di squadra Bucchi destinato al gol. Al 29' la scena clou del primo tempo, con Brivio che respinge un calcio di rigore battuto da Bucchi e concesso per un fallo di mano di Tarana. Per l'attaccante è il primo errore dopo 12 centri consecutivi dal dischetto.
La ripresa non offre nulla di nuovo fino al 43', se non la conferma che il Mantova è superiore al Modena. Gli emiliani infatti non riescono mai ad impensierire i padroni di casa. Anzi è il Mantova a sfiorare il raddoppio, all'8' con Gasparetto che chiama Frezzolini a un intervento strepitoso. Il Modena appare rassegnato (la prima conclusione è un colpo di testa di Bucchi al 27', parato in due tempi da Brivio), il Mantova non molla un centimetro, nè di campo nè di concentrazione. Poi succede di tutto: al 43' Bucchi supera Brivio (dopo 4 gare di imperforabilità) e al 48' l'ultima chance della gara capita fra i piedi di Frezzolini, spintosi in area avversaria a dar man forte ai compagni: ma il suo destro su colpo di testa all'indietro di Chiappara va alto sulla traversa. E il Mantova vola in finale.

Gazzetta dello Sport
Toro, vittoria dal sapore di A
I granata battono il Cesena con un gol di Balestri e conquistano la finale playoff contro il Mantova. Bianconeri sterili al Delle Alpi ed eliminati dalla corsa promozione

Jacopo Balestri esulta per il gol decisivo. Ap

TORINO, 4 giugno 2006 - Un’altra finale promozione conquistata, altre emozioni forti per tornare in A dopo un anno incredibile. Il Torino nove mesi dopo il fallimento è vivo e torna a giocarsi la massima serie ai playoff con il Mantova, proprio come un anno fa contro il Perugia e dopo aver superato un'altra squadra bianconera (l'Ascoli). Altra storia però, perché il Toro di Cairo è tutt’altra cosa. I granata tra giovedì 8 in trasferta e domenica 11 al Delle Alpi si giocheranno la serie A dopo aver eliminato il Cesena nelle due gare delle semifinali playoff. Visto l’1-1 dell’andata, al Torino bastava anche il pari per continuare la corsa promozione. Ma un gol fortuito di Balestri ha regalato ai granata una preziosa vittoria casalinga e al Cesena un ulteriore beffa.
Partita brutta, pochissime emozioni e alla fine vale solo il risultato. Il Torino lamenta un’emergenza-attacco: infortunato Abbruscato, Stellone in panca per pubalgia e Muzzi in campo, ma non al 100%. Castori non rischia Papa Waigo e conferma Piccoli. In campo ci sono così le stesse formazioni di quattro giorni fa, ma l’inizio per il Cesena non è simile a quello dei primi 30 minuti dell’andata. I bianconeri provano a spingere, manovrano molto più a lungo, ma non riescono a pungere in attacco. Merito anche di una difesa granata più attenta, che concede pochissimo a Salvetti e compagni.
L’agonismo non manca, le grandi occasioni sì. La prima si materializza solo al 22’ con un colpo di testa di Vryzas ben deviato in corner da Turci. Il Cesena ha le polveri bagnate, ma si accontenta di chiudere il primo tempo sullo 0-0 prima dell’assalto nel secondo. Errore fatale, perché al 43’ un innocuo cross di Balestri dalla sinistra finisce direttamente in porta: Vryzas e Muzzi non toccano di testa, Turci si attarda e per il terzino sinistro granata la gioia del primo gol è infinita, anche perché non segnava da oltre 4 anni.
La ripresa dovrebbe vedere i bianconeri all’attacco a testa bassa, per segnare i due gol che porterebbero in finale, ma la rete subita è un colpo troppo duro. Castori cerca di rianimare i suoi a colpi di urla, ma il Cesena è frastornato e non riesce a sfondare. Anzi, non riesce a tirare in porta neanche una volta. Il Torino, invece, controlla senza troppe difficoltà e De Biasi si toglie il lusso di lasciare Vryzas da solo in attacco con un centrocampo rinforzato dagli ingressi di Fantini, Edusei e Rosina. In campo non accade più nulla e alla fine può esplodere la festa della Maratona e dei 30mila tifosi granata: un altro passo per la A è compiuto.
diGianluca Oddenino
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