Terapia del dolore,

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BeatAurora
00sabato 3 novembre 2007 18:47
scoperta la molecola che provoca assuefazione alla morfina




ROMA – In una molecola la colpa dell'assuefazione alla morfina. Uno studio italiano potrebbe rappresentare un passo avanti nella terapia del dolore, permettendo di prevenire l'assuefazione alla morfina che si presenta in ogni paziente dopo un uso prolungato del farmaco obbligando ad elevare le dosi. Lo studio di Daniela Salvemini dell'università di Saint Louis con esperti dell'Università Magna Graecia di Catanzaro, dell'IRCCS Mondino-Università Tor Vergata e dell'IRCCS San Raffaele Pisana di Roma, e finanziato in parte dall'Università di Firenze, dal Cofin 2005, dall'Ircs Centro Neurolesi, ha svelato che l'abitudine alla morfina nel corso del trattamento dipende dalla formazione di una molecola, il perossinitrito, che è poi anche in parte responsabile di alcuni degli effetti collaterali della morfina stessa.

Sui topolini si è visto che prevenendo la formazione di perossinitrito con un farmaco, gli animali non vanno incontro ad assuefazione alla morfina. Pubblicato sulla rivista The Journal of Clinical Investigation, «questo risultato crediamo rappresenti un importante balzo in avanti per prevenire l'assuefazione a morfina ed altri oppiacei», ha dichiarato Salvemini. Il dolore è una malattia e come tale va trattato e prevenuto.

Gli oppiacei, come la morfina, sono dei farmaci adatti alla terapia del dolore ma che, purtroppo, dose dopo dose, danno assuefazione. Così il paziente è costretto ad assumere dosi via via crescenti per ottenere lo stesso effetto analgesico. Ma dosi crescenti significa anche aumento di effetti collaterali, non pochi, come l'eccesso di sedazione, problemi respiratori, costipazione, ridotta attività fisica, rischio di sviluppare farmacodipendenza.

Lavorando su topolini gli esperti hanno scoperto che la somministrazione di morfina scatena la comparsa nel midollo spinale della molecola perossinitrito e che questo composto provoca infiammazione e danni al Dna. Prevenendone la formazione con un farmaco con azione antiossidante, l'assuefazione alla morfina non compare nei topolini. «Crediamo che la nostra scoperta possa portare allo sviluppo di terapie che, date insieme alla morfina, permettano ai pazienti di prendere l'oppiaceo senza averne assuefazione in modo che i suoi benefici rimangano inalterati», ha detto Salvemini.



ilmessaggero
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