Cercavo in te inferno o paradiso..
mentre con le mani percorro il tuo viso.
E labbra che socchiuse nella tua attesa
restan fredde come il marmo di una chiesa.
Queste labbra che ora sanno di morte..
ho un rasoio nella mano..lo stringo forte.
Stillai nel mio calice la tua vita che ando' via
sorseggiai' il tuo nettare per averti mia.
E calai un sogno oltre la mia tenda chiusa
un sogno che senza te..un uomo non usa..
Quale gioco mi porto' a questa follia
il dolore nella rabbia di non averti mia...
rifletto i miei occhi nel colore dei tuoi
e vedo vasti deserti..non sara' mai il "poi"
E dolore scorre sulle guance scavate dal tempo
e sole sfiora ora i miei capelli d'argento..
rasoio tra la mani..dolore nel cuore
per un lontano e perduto amore.
Il cassetto della mia vita e' a un passo da me
vi ripongo spesso i dolori,i sogni..quel che resta di me.
La mia mano lo apre e tace il lungo istante
ripongo il tuo cereo viso con mano esitante..
quanto ti amai di certo non lo scordo..
ti ripongo nel cassetto e..ancora dorme il ricordo.