Hollywood cambia idea sul peer-to-peer. Dopo aver osteggiato il file sharing per anni, Warner Bros ha infatti stretto un inedito accordo con i gestori del software di scambio "Bit Torrent" per la diffusione legale dei suoi film su Internet. Inaugurando un nuovo modello di business, il colosso degli Studios di fatto chiude la caccia alle streghe delle major contro il p2p e apre un nuovo corso per il cinema-on-demand.
Attivo a partire dalla prossima estate, il nuovo medoto di distribuzione scelto da Warner Bros utilizzerà la piattaforma Bit Torrent, uno dei sistemi più utilizzati per la condivisione di file in Rete, per arginare la terribile piaga della pirateria cinematografica sul Web e per consentire i download a pagamento. L'obiettivo del colosso è quello di sfruttare proprio il file sharing per convertire alla legalità i "pirati" con una politica commerciale più aggressiva che punta alla riduzione drastica dei prezzi. Ricco e appetibile il catalogo dei titoli messo a punto dai vertici della casa di produzione.
Su Bit Torrent, in una prima fase, la divisione Home Entertainment del gigante renderà infatti disponibili show televisi e circa 200 film, tra cui "Harry Potter e il calice di fuoco", "Natural Born Killers", la trilogia di Matrix e "La sposa cadavere". Il prezzo per ciascun film scaricabile sarà di circa 10 dollari, mentre per godersi una puntata della propria serie tv preferita gli utenti dovranno spendere soltanto euro.
"Di fronte a noi abbiamo un'audience enorme - ha detto Kevin Tsujihara, presidente della divisione Home Entertainment di Warner Bros - Se riuscissimo a convertire anche solo una piccola percentuale dei pirati, avremmo ottenuto un risultato eccellente". Grandi aspettative anche dai evrtici di Bit Torrent. "Abbiamo appena siglato un accordo con la più grande azienda del settore multimediale - ha detto Ashwin Navin, cofondatore di BitTorrent - A questo punto non possiamo che attendere ulteriori sviluppi in questa direzione".
Secondo quanto si apprende, i file scaricati saranno protetti da sistemi DRM , presumibilmente basati sugli standard adottati dal Media Player di Microsoft, avranno una compatibilità limitata e non potranno essere riprodotti sui tradizionali lettori Dvd. Inizialmente il servizio sarà attivo solo negli Usa.
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