esplode oleodotto..centinaia di vittime

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Boypoe
00mercoledì 27 dicembre 2006 08:48
LAGOS - Duecentosessantanove morti, arsi vivi nell' incendio di un oleodotto perforato per rubare petrolio: e' accaduto alla periferia nord di
Lagos, capitale economica della Nigeria, dopo che un gruppo armato aveva sabotato una conduttura del greggio e centinaia di residenti si erano affollati intorno con recipienti di plastica nel tentativo di appropriarsi di qualche litro. ''Il numero dei morti e' confermato a 269.
Abbiamo recuperato tutti i corpi'', ha detto Abiodun Orebiyi, segretario generale della Croce Rossa nigeriana, aggiungendo che una sessantina di persone e' ricoverata in ospedale con gravi ustioni. La maggior parte sono in un ospedale di Ikeja, un altro quartiere a nord di
Lagos. Ma il numero dei feriti potrebbe essere maggiore. Secondo la Croce Rossa, molti potrebbero nascondersi nel timore di finire nelle mani della giustizia.
Non sono ancora chiare le cause dell' esplosione, ma le fiamme sono scoppiate violentissime e i vigili del fuoco sono riusciti a domarle solo nel tardo pomeriggio quando, tra il fumo denso e acre, i soccorritori hanno potuto cominciare a recuperare i corpi carbonizzati, la maggior parte dei quali irriconoscibili. Molti, secondo le testimonianze, ridotti in cenere. Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto uomini non identificati, all' alba, rubare greggio e caricarlo su camion cisterna.
L' esplosione sarebbe avvenuta in seguito, quando gli abitanti della zona hanno cercato di estrarre altro petrolio. Il quartiere di Abule Egba, dove e' avvenuto il disastro, e' una zona densamente popolata e il tratto di oleodotto che l' attraversa e' stato spesso oggetto di sabotaggi, come d'altra parte avviene in molte zone della Nigeria, Paese ricchissimo di petrolio che, pero', arriva alla gente col contagocce, dopo essere passato dalle raffinerie occidentali e reimportato nel Paese. Nelle scorse settimane, lunghe file si sono formate alle stazioni di rifornimento a causa della scarsita' di carburante distribuito dalla compagnia di Stato. E secondo gli esperti circa il cinque per cento del greggio nigeriano viene rubato per essere esportato da gruppi criminali che hanno contatti con i militari e il governo. Ma e' molto comune anche il furto su piccola scala, che spesso finisce in tragedia, a causa della facilita' con cui si sviluppano gli incendi durante i sabotaggi agli oleodotti. Nel maggio scorso, in una esplosione simile a quella di oggi in un' altra zona di Lagos, persero la vita 200 persone.
In Nigeria, primo produttore di petrolio in Africa con una media di 2,6 milioni di barili al giorno, ci sono stati 2.258 atti di vandalismo ai danni di oleodotti nel corso degli ultimi cinque anni, secondo un rapporto della societa' petrolifera di Stato, 'Nigerian national Petroleum Corporation', diffuso nel luglio scorso. Per il solo 2005, la societa' ha stimato in oltre 650 mila tonnellate, la quantita' di petrolio rubata in sabotaggi come quello di oggi. Il governatore dello Stato di Lagos, Bola Ahmed Tinubu, che si e' recato sul luogo del disastro, ha espresso la sua ''profonda tristezza'' e ha promesso l' avvio di un' inchiesta.
ansa it
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