00 23/10/2009 10:05
Dov'è finito il Genoa? A Lilla non c'era, è 3-0


Rossoblù arrendevoli e da subito sottomessi sul piano fisico e su quello tattico dai francesi, padroni del centrocampo. In gol Obraniak, Vittek e Hazard. Ricaduta di Criscito, che lascia il campo a fine primo tempo per il riacutizzarsi dei guai muscolari



LILLA (Fra), 22 ottobre 2009 - Il cammino in Europa League si complica, d'accordo, ma adesso il problema principale di Gasperini è quello di capire che fine ha fatto il Genoa spumeggiante di inizio stagione. Stasera in Francia quel Genoa proprio non c'era: c'era invece una squadra arrendevole e sottomessa, che ha subito ceduto all'avversario sia sul piano fisico sia su quello tattico. E di fronte a una prova così, a pochi giorni dallo 0-5 con l'Inter, il lavoro del tecnico sarà veramente duro.


Lo sconcerto dei genoani dopo uno dei gol subiti. Afp
PARTENZA AL PICCOLO TROTTO — Si parte al piccolo trotto, con il Lilla che cerca di interpretare il ruolo di padrone di casa e assume dopo pochi minuti di Genoa più aggressivo un certo predominio territoriale, ma senza mai trovare lo specchio della porta. Le risposte rossoblù sono più che altro di alleggerimento, nel senso che gli uomini di Gasperini sembrano inizialmente interessati più che altro a smorzare l'animosità degli avversari. Bisogna superare la metà tempo per vedere le prime vere occasioni: prima è il Genoa a sfiorare il gol quando, dopo un tiro di Milanetto, un rimbalzo mette la palla buona sulla testa di Floccari che però da pochi passi schiaccia troppo e concede al portiere una facile parata. Sull'altro fronte è Vittek a trovare il rasoterra velenoso e angolato, su cui Amelia è bravo a respingere in tuffo. Il Lilla inizia a guadagnare campo, anche perché il pressing genoano non appare di più asfissianti. E così è ancora Vittek a mangiarsi letteralmente un gol quando si ritrova tra i piedi la classica palla da rigore in movimento e la tira centralmente su Amelia. Ma a quel punto, come si usa dire, il gol è "maturo", e arriva puntuale al 38', quando Obraniak sfrutta un cross dalla destra con un colpo di testa angolatissimo, che colpisce il palo alla sinistra di Amelia ed entra in rete. Il Genoa sbanda, subisce ancora un avversario ricaricato e perde anche Criscito, che ha una ricaduta alla coscia infortunata. Gasperini ha però l'opportunità di inserire Sculli subito prima del fischio dell'intervallo.

TRAZIONE ANTERIORE — Il tecnico avvia la ripresa con l'inserimento di Palladino per rendere ancora più a trazione anteriore il Genoa. Ma l'iniziativa resta saldamente in mano al Lilla, padrone del centrocampo e protagonista di un pressing molto sofferto dai genoani. Le occasioni non tardano ad arrivare e nemmeno si fa attendere a lungo il raddoppio francese, logica conseguenza dell'incapacità rossoblù di divincolarsi dalla morsa del Lilla con movimenti adeguati: cross preciso di Vandam, palla a un liberissimo Vittek che stavolta non sbaglia e angola imparabilmente. Dall'altra parte continua a non vedersi nulla, a parte un tiro di Palladino parato dal portiere. C'è invece gloria per Hazard che parte dalla sua metà campo e arriva al limite dell'area superando una serie di avversari - nessuno dei quali ci mette il piede - e mette dentro angolatissimo: ecco, in questo gol, nell'indisturbata cavalcata dell'avversario, c'è tutta la serataccia del Genoa.

Pier Luigi Todisco



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