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Juventus

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    00 05/04/2006 00:50
    Del Piero non recupera

    Niente ritorno dei quarti con l'Arsenal per l'attaccante

    4 aprile 2006

    Alex Del Piero non e' fra i convocati per il ritorno dei quarti di Champions League Juventus-Arsenal, in programma domani al Delle Alpi. Lo ha detto l'allenatore Capello durante la conferenza stampa di oggi. Del Piero si e' allenato, ma non e' guarito completamente dall'infortunio muscolare.

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    [SM=x660215] ci mancava pure questa... [SM=x660247]
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    00 06/04/2006 04:15
    Juve, addio alla Champions
    Dopo l'Inter, anche i bianconeri alzano bandiera bianca. Forte del 2-0 dell'andata a Highbury, l'Arsenal impone il suo gioco e lo 0-0. In semifinale affronterà il Villarreal. Espulso Nedved
    Thierry Henry, 28 anni, esulta; la Juve è fuori.

    TORINO, 5 aprile 2006 -

    Una manifestazione d’impotenza. Crudele e inappellabile. La Juventus esce dalla Champions League sottotraccia, quasi provando a non fare rumore, come volesse così nascondere un tonfo invece fragoroso. Dopo la batosta subita ad Highbury era difficile aspettarsi l’impresa storica, mai riuscita in coppa ai bianconeri, di ribaltare uno 0-2. Era però lecito attendersi una Juve con la bava alla bocca, che schiumasse rabbia per provare ad acciuffare in semifinale la Cenerentola Villareal, che ieri aveva dimostrato che ci si può ribellare alla logica ed ai rapporti di forza tecnici.
    E invece al Delle Alpi è finita 0-0, un risultato che sta persino stretto a un Arsenal autorevole, che ha dominato il doppio confronto. Alla Juve sono mancate gambe e gioco in egual misura. Con qualche assente ingiustificato una volta di troppo, su tutti Ibrahimovic, in balia della tenaglia Tourè-Senderos. Lo scudetto è ad un passo, ma la coppa era l’obiettivo primario e neanche nascosto dei bianconeri, che invece salutano la compagnia europea ai quarti, come l’anno scorso, ancora contro una squadra inglese. Come a dire, Juve bocciata da ripetente.
    Le formazioni. Capello fa di necessità virtù. Fuori causa per infortunio (Del Piero) o squalifica (Zebina, Vieira e Camoranesi) quattro giocatori cardine, li sostituisce con Chiellini in difesa, Giannichedda e Mutu a centrocampo e Ibrahimovic in avanti. Poi stupisce tutti mettendo in castigo, (panchina) il deludente Thuram dell’ultimo mese, dentro il ruvido, ma vitale Kovac. Wenger risponde confermando la formazione di Highbury con una sola variazione, il recuperato Ljungberg mezzala sinistra al posto di Pires.
    Quanto Arsenal. Il primo tempo è di marca inglese (ma di britannici in campo non ce n’è neanche uno). La Juve prova anche a partire forte, ma si sgonfia agli occhi di Capello come un palloncino davanti a un bambino deluso. Gli inglesi son ordinati, compatti, non sprecano un pallone con il professorino Fabregas che tiene lezioni di inglese e catalano, a scelta. In avanti Henry è elegante come un levriero, ma un po' lezioso, e meno male perché un suo sinistro dopo uno stop delizioso potrebbe far male, se Buffon non fosse attento. Sarà che il pallone è gialloverde, i colori dell’Arsenal da trasferta, ma la Juve lo vede pochino, e fortuna che le occasioni per i Gunners capitano sui piedi poco educati di Gilberto Silva, il solito mastino, e Ebouè, che comunque indovina la prova del nove dopo l’andata sontuosa. Sì perché i cannonieri della City in attacco non danno punti di riferimento e lasciano spazi invitanti per gli inserimenti dalle retrovie. E la Juventus? C’è anche lei, certo, ma sembra provare l’impresa più per obbligo di spartito che per convinzione.
    Il più positivo è Zambrotta, un martello sulla fascia destra: è sua l’unica conclusione nitida per i campioni d’Italia, con un destro al volo fuori di poco. Poco Nedved, poco Mutu, poco Trezeguet e pochissimo Ibrahimovic. Secondo tempo. Di male in peggio. Henry mette il turbo e lascia sul posto Kovac, Buffon in uscita, strepitoso, ci mette una pezza. Poi si ripete su Fabregas e Ljungberg, lanciati in contropiede. La Juve risponde con un destro violento, ma centrale di Nedved, che poi si fa cacciare (tre espulsi in due gare, altro dato su cui riflettere) per doppia ammonizione. La gara scivola via con l’impietosa colonna sonora del "Siete ridicoli" della curva bianconera, la coppa con le grandi orecchie per la Juventus rimane stregata.


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    00 09/04/2006 12:30
    Del Piero per guarire i mali
    Contro la Fiorentina potrebbe giocare

    Nel posticipo della 33.a giornata di serie A, la Juventus prova a mettere da parte la delusione europea e a tenere a distanza il Milan affrontando la Fiorentina. Per la squadra di Capello si tratta della quarta sfida dell'anno con i rivali viola, eliminati dai bianconeri in Coppa Italia. La Juve potrebbe recuperare Del Piero, in ballottaggio con Trezeguet per un ruolo da titolare, mentre i viola rinunciano a Pazzini.


    Nella sfida contro la Fiorentina, la Juve prova a rialzare la testa dopo l'eliminazione dalla Champions. Ma non sarà facile anche perchè, se verranno confermate le voci dei giorni scorsi, la squadra potrebbe trovarsi contro anche la propria tifoseria. La Juve, infatti, potrebbe non godere del sostegno del proprio pubblico, fatta eccezione per il beniamino Alex Del Piero. L'infortunio al flessore della coscia sinistra che l'ha tenuto bloccato per un paio di settimane è archiviato, Del Piero sembra stia tornando ai suoi livelli, tant'è che non è escluso che vesta una maglia da titolare. Si prepara al rientro anche Zebina, che dovrebbe vestire una maglia da titolare a destra, facendo "traslocare" di nuovo Zambrotta a sinistra. Al centro della difesa mancherà Cannavaro, squalificato, e al suo posto verrà impiegato Kovac in coppia con Thuram.
    In casa Fiorentina la gara ha una valenza meno psicologica e più concreta, visto il testa a testa con la Roma per l'ultimo posto Champions. Non ci sarà Pazzini, non convocato per un problema fisico: Prandelli potrebbe quindi puntare tutto su Toni, in campo come unica punta probabilmente con Jimenez a supporto, oppure affiancato da Bojinov.

    LE PAROLE DEI MISTER

    Fabio Capello (Juventus): Silenzio stampa

    Cesare Prandelli (Fiorentina): "Siamo molto concentrati per affrontare una Juventus che sarà molto determinata. In attacco cercheremo di dare pochi punti di riferimento attaccando bene gli spazi. A Torino andremo a giocare la nostra partita. Sulla formazione, come sempre, ho qualche dubbio, perchè i ragazzi sono bravi a mettermi in difficoltà nelle scelte. Il calcio sta andando nella direzione in cui la squadra che offre meno riferimenti all'avversario in difesa vince. Ecco perchè giocare con una punta e molti centrocampisti a supporto puo' essere una soluzione. Devono essere bravi pero a coprire e ripartire ed inserirsi negli spazi".

    LE PROBABILI FORMAZIONI

    Juventus (4-4-2): 1 Buffon, 19 Zambrotta, 21 Thuram, 6 Kovac, 3 Chiellini, 16 Camoranesi, 8 Emerson, 4 Vieira, 11 Nedved, 9 Ibrahimovic, 17 Trezeguet. (32 Abbiati, 14 Balzaretti, 7 Pessotto, 20 Blasi, 23 Giannichedda, 18 Mutu, 10 Del Piero). All.: Capello.

    Fiorentina (4-4-1-1): 22 Lobont, 21 Ujfalusi, 3 Dainelli, 2 Kroldrup, 23 Pasqual, 10 Fiore, 32 Brocchi, 4 Donadel, 20 Jorgensen, 19 Jimenez, 30 Toni. (99 Berti, 5 Gamberini, 27 Di Loreto, 14 Brivio, 26 Pancaro, 18 Montolivo, 8 Bojinov). All: Prandelli.

    Arbitro: Pieri di Lucca.


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    00 10/04/2006 00:30
    Juventus - Fiorentina 1 - 1

    In gol Toni e Del Piero, Milan a -7 e Roma al quarto posto


    Torino, 9 aprile 2006

    Juventus e Fiorentina pareggiano 1-1 nel posticipo della 33ª giornata del campionato di serie A. In gol Toni al 47' e Del Piero al 62'.

    Viola superiori nel primo tempo: al 16' Jimenez si fa parare un rigore da Abbiati, al 20' palo di Giannichedda, al 34' Toni manda fuori. I bianconeri si mettono in luce con Del Piero.

    A inizio ripresa Toni, servito da Jimenez, segna l'1-0. Reagisce la Juve, che pareggia con Del Piero. Nel finale Vieira (incrocio dei pali) e Ibrahimovic sfiorano il 2-1.

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    00 12/04/2006 02:21
    Capello sogna Mancini
    Camoranesi va verso l'addio

    Le strade della Juventus e di Mauro German Camoranesi sono sempre più lontane. I ripetuti attriti con Fabio Capello e il nervosismo più volte manifestato in questa stagione non sono piaciuti alla dirigenza juventina, che potrebbe sacrificarlo nel prossimo mercato, nonostante un contratto rinnovato a inizio stagione. L'alternativa è nel mirino bianconero da diversi mesi: il brasiliano Mancini della Roma.

    In casa bianconera sono pronti a tornare alla carica per strappare Mancini alla Roma. Il brasiliano si sta confermando l'arma in più a disposizione di Spalletti, tanto da sopperire anche all'assenza di Francesco Totti. Una grande crescita dopo una parte di stagione complicata, segno di una grande maturità. Inoltre Fabio Capello ha un debole per l'esterno, nato ai tempi in cui allenava la Roma. Non è un mistero, infatti, che i vertici bianconeri sono sulle sue tracce da diversi mesi, tanto che già a gennaio era stato fatto un timido tentativo, ricevendo il secco no del club capitolino. Ma ora, con Camoranesi sempre più emarginato e isolato, la pista potrebbe nuovamente scaldarsi e la Juve potrebbe riuscire a convincere la Roma a privarsi del cartellino dell'esterno sudamericano. I giallorossi, però, non sembrano intenzionati a fare sconti e vogliono tra i 10 e i 15 milioni di euro, in cash e senza contropartite tecniche. L'oriundo, invece, potrebbe rientrare nell'affare di mercato che potrebbe riportare Henry in bianconero e comunque gli estimatori non gli mancano di certo. Prima dell'inizio del Mondiale verrà fatta chiarezza sul suo futuro.


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    00 18/04/2006 23:24
    Juve: contro la Lazio fuori Vieira

    Capello pretende la vittoria per fugare le paure scudetto

    18 aprile 2006

    Contro la Lazio, Capello procedera' ad esclusioni eccellenti: oltre a Camoranesi, il tecnico della Juve rinuncera' anche a Vieira. Il francese fara' posto a Giannichedda con Emerson in grado di riprendere il comando del centrocampo. C'e' odore di esclusione anche per Chiellini e Mutu. Al ritorno della squadra al lavoro, questa mattina, Capello ha chiesto senza mezzi termini una vittoria secca e senza ombre contro la Lazio, sabato, per fugare paure e stroncare le speranze del Milan.

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    00 20/04/2006 16:32
    Juventus: addio alle strisce?
    Ipotesi di una nuova maglia a due bande

    Con la Juventus in silenzio stampa è la Nike a portare novità in casa bianconera. Infatti lo sponsor tecnico della "Signora" avrebbe proposto un'idea innovativa per quanto concerne la maglia del prossimo anno. L'intenzione sarebbe quella di abbandonare le tradizionali strisce verticali bianconere per lasciar posto a due sole bande, molto larghe, l'una bianca e l'altra nera. La proposta è destinata a fare discutere.

    Se ultimamente alla Juventus non è che vi siano novità rilevanti per quanto riguarda le questioni tecniche o di mercato, tra nervi tesi e silenzio stampa è lo sponsor bianconero a portare ventate di aria fresca o comunque di innovazione alla "Signora". Infatti la Nike avrebbe proposto un'idea rivoluzionaria per quanto concerne la maglia da indossare nella prossima stagione. Si tratta di una radicale trasformazione dell'attuale casacca che prevede l'abbandono delle tradizionali strisce bianconere per far posto a due sole bande, molto larghe, l'una bianca e l'altra nera. Una sorta di replica della maglia a due bande vestita dal Barcellona nell'anno del centenario. La stessa proposta è stata fatta proprio al Barcellona, ma anche all'Atletico Madrid che hanno immediatamente accettato.

    Secondo gli esperti della Nike il restyling, che andrebbe a mutare la maglia in modo appariscente, sarebbe dettato da esigenze di mercato: più si cambia, più si vende, ma anche dall'opportunità di dare maggiore visibilità ai marchi degli sponsor. L'ultima trovata ha già impressionato chi ha avuto il privilegio di vedere i bozzetti e se la proposta sarà destinata a far discutere soprattutto i tifosi più tradizionalisti qualcosa di positivo già c'è: i numeri sulla schiena questa volta si vedranno anche dalle tribune.



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    00 20/04/2006 16:34
    Nervi tesi Juve: Capello furioso
    In allenamento striglia la squadra

    Nervi tesi in casa bianconera. Nell'allenamento alla "Sisport" Fabio Capello ha dovuto alzare la voce in più di un'occasione coi suoi giocatori. Il tecnico friulano avrebbe rimproverato alla squadra lo scarso impegno sul campo, prendendosela sia con l'attacco, poco prolifico, che con la difesa, invitata a curare di più le marcature. "Se non ci impegniamo a fondo - ha sbottato il tecnico - è meglio tornare a casa".



    L'eliminazione dalla Champions League, prima, la parziale rimonta del Milan, poi, hanno creato non poco nervosismo nella truppa bianconera. Con il vantaggio sui rossoneri ridotto a cinque punti, Capello sa di non potersi permettere ulteriori passi falsi, a partire dalla sfida di sabato contro la Lazio. Così, quando il tecnico friulano ha visto i suoi uomini non concentrati al punto giusto nella seduta di mercoledì, non ha certo usato mezzi termini per spronarli. Le interruzioni degli allenamenti non sono rare, né alla Juventus né in altre squadre, ma questa volta Capello è stato particolarmente duro.

    Agli attaccanti, dopo qualche conclusione infelice nella partitella ha ricordato la penuria di reti realizzate recentemente dai bianconeri, tre nelle ultime sei partite, tra campionato e Champions, "Ogni partita - ha detto il tecnico bianconero - creiamo 6-7 palle-gol, poi non riusciamo a segnare". Strigliata anche per la difesa, con un invito a curare maggiormente le marcature. Tutta la squadra è stata chiamata a raccolta a centro campo e l'allenatore ha ricordato l'impegno giusto da tenere in allenamento per il delicato rush finale con i punti di vantaggio ridotti a 5 sul Milan: "Se non ci impegniamo a fondo - ha detto - è meglio tornare a casa". La Lazio dirà se la tirata d'orecchie ha dato i suoi frutti.



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    00 21/04/2006 00:38
    Ha ragione , uff !!! [SM=x660247]
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    00 27/04/2006 21:27
    Juve,rissa sfiorata fra Ibra-Vieira
    Giocatori divisi da Capello e compagni

    A pochi giorni dalla delicata trasferta di Siena, in casa bianconera i nervi sono sempre più scoperti. Durante l'allenamento del giovedì si è sfiorata la rissa fra Ibrahimovic e Vieira. I due, compagni di squadra in partitella, si sono prima mandati "a quel paese" e poi hanno cercato lo scontro fisico, impedito solo dall'intervento di Capello, del preparatore atletico e di alcuni giocatori che hanno diviso i due litiganti.


    Sarà per il fiato sul collo del Milan, sarà perchè la vittoria manca ormai da troppo tempo, fatto sta che in casa bianconera i nervi sono sempre più a fior di pelle. Complice il silenzio stampa imposto dalla società, sono poche le notizie che escono dal centro sportivo Sisport, ma giovedì mattina, nel consueto allenamento, si è sfiorata la rissa tra Vieira e Ibrahimovic.
    I due, compagni nella partitella, hanno litigato per un'incomprensione tecnica: a quanto pare il francese non avrebbe chiuso un triangolo, mandando su tutte le furie lo svedese che avrebbe mandato "a quel paese" il compagno. Immediata la reazione di Vieira che ha risposto per le rime, tanto che Ibra si è diretto con aria minacciosa verso il compagno, anch'egli tutt'altro che tranquillo. In quel momento allora anche Fabio Capello, il preparatore atletico Neri e altri due giocatori si sono diretti di corsa verso i due giocatori impedendo uno scontro fra colossi.

    Tornata la calma, il tecnico ha fatto riprendere la partitella, fischiando quasi immediatamente la fine e mandando tutti a farsi la doccia. Un clima non proprio tranquillo, soprattutto in vista della delicatissima trasferta di Siena, dove la Juve si gioca buona parte dello scudetto dopo essersi vista rimontare dal Milan ben 11 punti. Quest'anno Ibrahimovic, più che per le sue giocate sul campo, ha fatto parlare di sè per le reazioni e i colpi di testa, nonchè per l'annoso rinnovo contrattuale. E domenica, in Toscana, è possibile che per lui ci sia solo la panchina. Certo una vittoria potrebbe riportare un po' di sereno.



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    00 28/04/2006 23:57
    Si sono impazzitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii


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    00 29/04/2006 12:47
    :Sm7:
    [SM=g27817] speriamo che vincano contro il siena... [SM=g27817]
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    00 29/04/2006 15:08
    L'importante è non sottovalutare l'avversario!!!!

    [SM=x660205] [SM=x660205] [SM=x660205] [SM=x660205]

    Dai Ragazzi manca poco ... [SM=x660320]
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    00 30/04/2006 10:21
    Moggi "sbotta" sul Siena
    "Combine? Voci tendenziose"

    Per un attimo ha interrotto il silenzio stampa. Luciano Moggi ha tradito l'incipit con cui si era presentato agli studenti dell'Università di Verona: "Della Juve non parlo". Il dg bianconero ha perso la pazienza quando si è parlato dei favori che la Juve potrebbe ricevere nella gara contro il Siena per i molti giocatori toscani legati alla Gea: "Voci tendenziose. Se avessimo favorito il Siena ora avrebbe 50 punti".


    Si era presentato all'Università di Verona con l'unico scopo di portare a termine la sua lezione dal titolo: "Il ruolo del manager calcistico tra presente e futuro", esordendo, in ossequio al silenzio stampa imposto alla squadra, con un perentorio "Della Juve non parlo". Questa volta Luciano Moggi non è stato di parola e alla fine è dovuto intervenire sulla Juventus perdendo anche un po' la pazienza quando le domande poste dagli studenti hanno iniziato a tirare in ballo ipotesi di presunti favoritismi che la squadra di Capello potrebbe ricevere nella gara contro il Siena proprio perchè molti dei giocatori toscani sono legati alla Gea, la società di procuratori gestita dal figlio di Luciano, Alessandro Moggi.

    "Le voci di combine sono tendenziose - ha ribadito con forza il dg - Soltanto i maligni tirano fuori queste cose". In seguito ha proseguito: "Più sei in alto e più dai fastidio. E' una legge di vita che vale al di là del calcio. Bisogna avere carattere e molto coraggio per restare in alto". In questo modo Moggi ha anche risposto indirettamente all'augurio di Pirlo su un Siena agguerrito nella gara contro la Juve: "Spero che il Siena s'impegnerà al massimo, d'altronde devono farlo perchè hanno bisogno di punti", aveva detto il centrocampista rossonero. Moggi ha anche dato una stilettata alla proprietà bianconera: "Il bravo manager deve coniugare l'ambito sportivo con quello economico", e il riferimento è andato immediatamente alla proprietà della Juventus che nell'arco degli ultimi anni non ha sborsato troppi quattrini mettendo la dirigenza di fronte alla necessità di reperire fondi altrove: vedi cessioni dei giocatori, diritti tv e sponsor. Infine il dg ha voluto difendersi anche dalle accuse mossegli dalla stampa: "Dicono che sono bugiardo? Lo sono più i giornalisti, io sono costretto per necessità: certi affari vanno tutelati".



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    00 30/04/2006 20:46
    Juve, bastano otto minuti: 3-0
    Siena inesistente, la Signora rinasce

    Dopo cinque pareggi consecutivi, la Juve ritrova la vittoria sul campo del Siena con un risultato perentorio: 3-0 il punteggio a favore dei bianconeri con tutti i gol segnati nel giro dei primi otto minuti (Vieira al 3', Trezeguet al 6', Mutu all'8'). Il Siena ha iniziato a giocare solo dopo il tris juventino, ma due pali (di Locatelli e Chiesa) e un ottimo Buffon gli hanno impedito di trovare il gol della bandiera.


    LA PARTITA
    L'avevano scritto praticamente tutti, alla vigilia: tre era il numero simbolo della giornata. Tre i turni alla fine del campionato, tre i punti di vantaggio rimasti nel carniere della Juventus che, per non smentirsi, ha dato l'ideale seguito al tormentone segnando nei primi otto minuti i tre gol (il primo, per soprammercato, dopo tre minuti) che mettono fine al lungo tunnel dei pareggi e consentono a Madama di vedere lo scudetto in fondo all'ultimo rettilineo. Il dato testè citato sembra fatto apposta per dare corpo ai sospetti e alle malignità strisciate per tutta la settimana a proposito del Siena vassallo favorito di Madama: registrare un parziale di 3-0 per la squadra in trasferta nel giro dei primi 500 secondi di una partita di Serie A è evento meno frequente di un'eclisse. Certo è che la Juventus ha morso la partita fin dal calcio d'inizio, certo è che il suo oppositore ha di contro approcciato il match con l'energia e la personalità di una squadra già sotto l'ombrellone. La somma degli addendi ha prodotto l'esito finale ancora prima dei tempi in cui le partite normali esauriscono la trita e ritrita fase di studio grazie a tre reti facili facili: colpo di testa di Vieira da palla ferma sulla linea dell'area piccola, combinazione elementare quanto ben fatta tra Nedved, Del Piero e Trezeguet per il 2-0 e infine autostrada verso la porta per la coppia Vieira-Mutu, con il primo in veste di suggeritore e il secondo di stoccatore nella porta desolatamente sguarnita dei toscani. Chiesa, rimettendo palla al centro dopo questa rete, ha urlato ai compagni che si dovevano vergognare anticipando solo di qualche attimo il coro "Buffoni, buffoni" che si è levato dal settore degli ultras di casa.

    Terminato il fuoco artificiale juventino, è iniziata una gara quantomeno verosimile per il resto del primo tempo, con il Siena, guidato non a caso da Chiesa e Locatelli, alla ricerca di un gol che consentisse di salvare la faccia. Sulla strada dei due, però, si sono messi di traverso un Buffon che ha ampiamente rassicurato Lippi sulle sue condizioni e una Juventus che è apparsa comunque in confortante progresso di condizione. Schierata con il classico 4-4-2 (con Del Piero puntualmente preferito a Ibrahimovic), Madama sembra avere ritrovato per l'ultima volata Vieira, mobile e incisivo quasi come ai tempi belli, e una difesa più solida attorno a Cannavaro. Una volta mantenuto intatto il largo vantaggio all'intervallo, i bianconeri hanno poi vissuto una ripresa di tutto riposo, condotta a ritmi e clima agonistico da amichevole del giovedì. Il Siena, ricevute notizie confortanti (e immeritate) da Reggio Calabria, ha traccheggiato con l'unica eccezione di Chiesa, ancora capace di spaventare Buffon con una traversa piena su calcio di punizione. La Juve è rimasta in sonno affidando gli unici acuti al neo-entrato Zebina, fornitore di un ottimo assist per Del Piero. Dopo tante domeniche col cuore in gola, insomma, il verde feudo di Siena ha regalato alla Juve punti, gol e morale per il count-down scudetto, che già domenica potrebbe conoscere il suo lieto fine. Felicissimo anche il Siena, matematicamente salvo con due giornate di anticipo. Ai complimenti di prammatica, giusto aggiungere solamente un consiglio: al prossimo Siena-Juve, evitare dichiarazioni pre-partita.

    GOL, OCCASIONI E MOMENTI CLOU

    3' JUV, 0-1 Angolo da sinistra, Vieira stacca sulla linea dell'area piccola, niente da fare per Fortin
    5' SIE Locatelli prova un blitz in area juventina, chiude Vieira
    6' JUV, 0-2 Combinazione di prima dell'attacco juventino con assist finale di Del Piero per Trezeguet, il francese non perdona Fortin
    8' JUV, 0-3 Vieira si infila come una lama rovente nel burro in mezzo alla difesa senese, assist laterale per Mutu, solo sulla destra, facile il tocco del romeno nella porta sguarnita
    16' SIE Chiesa prova da fuori, palla alta sulla traversa
    18' JUV Vieira tocca in porta un assist di Trezeguet, ma il gol è annullato per un fuorigioco del centravanti
    23' SIE Chiesa tira di prima intenzione dal limite dopo un rimpallo, Buffon è reattivo e tocca il pallone in angolo
    26' SIE Dopo un'azione da calcio d'angolo, Chiesa conclude e Locatelli devia col tallone: palla sul palo
    29' SIE Bel destro di controbalzo di Locatelli dal limite, ancora bravissimo Buffon che devia sopra la traversa
    34' SIE Ammonito Foglio per un fallo su Del Piero
    35' SIE Bogdani liberato sul lato esterno dell'area, destro sull'esterno della rete

    55' SIE Nuovo tentativo di Chiesa, ancora palla alta
    67' SIE Punizione secca di Chiesa dal limite, Buffon non ci arriva ma è salvato dalla traversa
    71' JUV Bellissimo piatto al volo di Del Piero su cross di Zebina, bravo Fortin a respingere

    IL TABELLINO
    SIENA-JUVENTUS 0-3 (0-3)
    Marcatori: 3' Vieira; 6' Trezeguet; 8' Mutu
    SIENA (4-3-2-1): Fortin; Foglio, Legrottaglie, Colonnese (78' Falsini), Portanova; Molinaro, Paro, Vergassola; Locatelli, Chiesa; Bogdani. All.: De Canio.
    JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Balzaretti, Kovac, Cannavaro, Zambrotta; Mutu (57' Zebina), Emerson, Vieira, Nedved; Trezeguet, Del Piero (72' Ibrahimovic). All.: Capello.
    Arbitro: Tombolini
    Ammoniti: Foglio

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    00 08/05/2006 11:06
    Bettega piange sulla Triade
    A Torino Moggi trattiene le lacrime

    Attimi di forte commozione quelli vissuti a Torino alla fine di Juventus-Palermo, la partita che potrebbe essere stata l'ultima vissuta dalla Triade in carica al "Delle Alpi". Al fischio di De Santis, mentre la squadra lasciava il campo tra gli applausi dei tifosi, i dirigenti bianconeri si sono alzati in piedi: Bettega non ha trattenuto le lacrime, Moggi si è morso le labbra per trattenere il pianto ed è andato via in fretta.



    Mentre John Elkann "scarica" di fatto la Triade, spiegando a chiare lettere che la vicenda delle intercettazioni che ha coinvolto Moggi "non ha lasciato indifferente" la proprietà del club, nella tribuna del "Delle Alpi" si consuma di fatto l'addio dell'attuale dirigenza alla Juventus. Il vicepresidente Roberto Bettega, l'unico che probabilmente rimarrà in bianconero, si è commosso ed è scoppiato in lacrime, sfogando cosìla tensione degli ultimi giorni. Tanta l'esultanza dell'ex centravanti ai due gol bianconeri. Grande gioia anche da parte dell'amministratore delegato Antonio Giraudo, sia in occasione dei gol che al termine della gara. Luciano Moggi, invece, è rimasto praticamente in silenzio durante tutta la gara. Il dg è sembrato impassibile, ma anche provato e, al termine dell'incontro, ha lasciato lo stadio scortato dagli addetti alla sicurezza del "Delle Alpi".



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    00 08/05/2006 11:08
    Gli Agnelli si "riprendono" la Juve
    Via Giraudo e Moggi, tocca ad Andrea

    Il caso delle intercettazioni telefoniche e la bufera che si è scatenata ha convinto la proprietà della Juventus a cambiare: via Antonio Giraudo e Luciano Moggi, arriva Andrea Agnelli, il figlio di Umberto, e Franco Baldini sarà il nuovo direttore tecnico. Dovrebbe rimanere Roberto Bettega, non coinvolto nello scandalo, così come Fabio Capello, che con Baldini ds ha vinto lo scudetto del 2001 alla Roma.

    Prima lo scudetto, poi il via alla rivoluzione. John Elkann e Luca Cordero di Montezemolo hanno deciso: ci sarà la svolta nella società bianconera, che vuole recuperare l'immagine, smarrita prima con l'inchiesta sul doping (da cui tutti sono stati assolti) ed ora con lo scandalo intercettazioni.
    Già prima c'era una parte della famiglia Agnelli che voleva cambiare, poi i 14 (che diventeranno probabilmente 15) titoli avevano convinto tutti sulla soluzione "Triade", ora la rivoluzione diventa quasi inevitabile ed è indirettamente confermata dal silenzio della proprietà sulla questione intercettazioni. Non un commento a favore di Moggi e Giraudo, ma un silenzio "assordante". Segno della frattura con il management.

    Pageranno Antonio Giraudo e Luciano Moggi, mentre tornerà un Agnelli nei vertici della società. Si tratta di Andrea, il figlio del compianto Umberto, che dovrebbe diventare vicepresidente. Resterà, invece, Roberto Bettega, che non è coinvolto nell'ultima vicenda.
    Per quanto riguadra la gestione tecnica, invece, il dg verrebbe sostituito da Franco Baldini. L'ex ds della Roma è un ottimo dirigente, che ha fatto molto bene nella società capitolina e piace a John Elkann. Con lui resterebbe Fabio Capello. Il tecnico ha ancora un anno di contratto ed in ottimi rapporti con Baldini, con cui ha lavorato e conquistato uno scudetto in giallorosso. La permanenza in bianconero, comunque, dipende anche da come e quanto la nuova dirigenza deciderà di investire.

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    00 11/05/2006 17:45
    Scommesse: coinvolti 4 juventini
    Inviato denaro a broker non autorizzati

    Piove sul bagnato in casa Juve. Dopo la bufera intercettazioni, ora ci si mette anche il calcioscommesse. Sarebbero quattro i giocatori bianconeri coinvolti in un'inchiesta delle Procure di Torino e di Parma su un giro di scommesse sportive in Italia e all'estero. Dalle indagini emergerebbe come i calciatori inviassero somme consistenti a broker emiliani non autorizzati a raccogliere denaro per scommesse in Italia.


    Come se non bastasse la bufera che si sta abbattendo come uno tsunami sul calcio italiano, in casa Juve si devono preoccupare anche per il calcioscommesse. Sono addirittura due le Procure che si occupano dell'inchiesta: quella di Parma (una new entry, dopo che Napoli, Roma e Torino si sono già attivate per altri motivi) e quella di Torino. Il filone torinese dell'indagine è aperto per violazione dell'articolo 4 della legge 401 dell' '89 che punisce chi partecipa o organizza scommesse senza essere autorizzato. Al momento a Torino non e' stato accertato ne' il tipo di scommesse ne' la disciplina sportiva verso cui erano indirizzate. Il "cuore" dell' inchiesta è infatti a Parma, dove i magistrati stanno analizzando gli elementi nei confronti dei broker per capire la destinazione delle scommesse

    Il giro sul quale stanno indagando gli inquirenti sarebbe molto grosso, come riporta il "Giornale". Scommesse per milioni di euro: si tratta di puntate clandestine fatte attraverso società schermo per evitare che si potesse risalire alla vera identità dei giocatori. Quattro calciatori bianconeri si sarebbero infatti dedicati a questa attività, investendo somme cospicue. Uno di loro, da solo, avrebbe scommesso oltre un milione e 600mila euro. Tre persone sono già state iscritte nel registro degli indagati, ma sul loro nome c'è il riserbo.



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