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CINEMA-L'uomo spezzato

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    atomicopathos
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    00 24/06/2005 20:07
    24/6/2005
    Pedofilia tra i banchi di scuola
    Esce al cinema L'uomo spezzato

    Arriva nelle sale "L'uomo spezzato", film ispirato ad un fatto di alcuni anni fa che coinvolse un professore di Camerino e una sua allieva. Protagonisti del film sono Stefano Malavasi, insegnante di storia dell'arte, e Laura, una tredicenne problematica. Innamorata del prof, ma respinta, Laura si vendica e dichiara di essere stata molestata da Malavasi, per il quale comincia il calvario.

    "Un film ispirato ad un fatto di cronaca, la storia del professore di Camerino, sia per raccontare le problematiche adolescenziali, spesso legate all'utilizzo di internet e cellulari e la scarsa attenzione dei genitori all'uso e all'abuso di questi mezzi, ma anche un monito ai media, che, senza verificarne la colpevolezza, sbattono subito un mostro in prima pagina senza poi riabilitarlo". Stefano Calavagna presenta così "L'uomo spezzato", il film da lui stesso scritto, diretto e interpretato, che ha al centro il tema scottante della pedofilia. Laura (Federica Sbrenna, già vista al cinema in "Caterina va in città" e "Cose da pazzi" e in tv in "Un medico in famiglia 4") è una 13enne che fa di tutto per sembrare più grande, con problemi familiari e ambizioni da "velina", si innamora del suo professore d'arte, Stefano Malavasi (Stefano Calvagna), un uomo di 35 anni, sposato e con un figlio piccolo.

    Scoraggiata dall'insegnante e gelosa del rapporto che Stefano ha con la collega di educazione fisica, interpretata da Valentina Pace, la ragazzina si vendica. Fa così credere alla moglie di Stefano che tra i due docenti ci sia una relazione. Poi, con la complicità dell'amica Sara (Giulia Elettra Gorietti) fa credere che il professore l'abbia molestata. Sbattuto sulla prime pagine dei giornali viene abbandonato da moglie e figlio e per tutti resterà "il pedofilo" anche quando verrà riconosciuta la sua totale estraneità ai fatti. Nel cast anche Flavio Bucci nel ruolo di un disincantato bidello della scuola; Ivo Garrani, in quello del preside, e Valentina Pace in quello di Anna, insegnante di educazione fisica. "Mi interessava affrontare con questo film - ha spiegato il regista al suo terzo lungometraggio - sulle problematiche adolescenziali e anche sulla scarsa attenzione che hanno molti genitori verso i propri figli. E ancora sull'uso incontrollato dei cellulari e di Internet da parte dei ragazzi e, infine, sul potere dei mass media capaci di rovinare una persona sbattendola in prima pagina". Per il regista c'e' comunque la volonta' di far vedere questo suo lavoro nelle scuole ("spero si possa organizzare la cosa a settembre") mentre gia' pensa al suo prossimo film:"vorrei fara qualcosa sulle Sette Sataniche, un tema molto attuale". La giovane protagonista Federica Sbrenna ('Caterina va in citta" e 'Cose da pazzi') riconosce che nella sua generazione c'e' davvero "una tendenza ad innamorarsi di uomini piu' maturi". Mentre sulla volonta' di voler essere veline delle sue coetanee ci va piu' cauta:"e' vero si parla di queste cose, ma il piu' delle volte solo per riderci sopra".

    Nel cast figurano anche Flavio Bucci, nel ruolo del bidello, Massimo, e Ivo Garrani, nei panni del preside del liceo. "Di fronte a un tema del genere - spiega Calvagna - purtroppo ci sono delle remore. Le grandi major sono interessate solo ai film da botteghino". "Io ho voluto descrivere un professore che può essere quello della porta accanto - prosegue Calvagna - il protagonista, che ha un passato turbolento, di scorribande, sceglie la famiglia ma si ritroverà senza famiglia e a doversi difendere dal presente". Ad "incastrare" il professore è un sms che la ragazzina manda sul suo cellulare utilizzando il telefono del docente. Già la prima opera di Calvagna, "Senza paura", raccontava un fatto di cronaca, la vera storia della banda del taglierino di Roma, ed è su questo filone che il regista intende proseguire. Il prossimo progetto, infatti, avrà come tema le sette sataniche.

    Accanto a Calvagna, nel film, ritroviamo un volto noto ai telespettatori di "Un posto al sole". E' Valentina Pace, che interpreta Anna, l'insegnate di educazione fisica, l'unica a credere all'innocenza del collega. "Credo che il tema di questo film sia molto attuale - dice - E' pieno di ragazzine così, ragazzine figlie di genitori separati. La protagonista vuole mettere in mezzo il professore sia per cercare attenzione, sia per vendicarsi nei confronti di un padre che non c'è". Per personaggio di Laura, il regista racconta di aver trovato fonte di ispirazione nelle adolescenti conosciute quando faceva l'animatore nei villaggi turistici. A Federica Sbrenna qualcuno chiede se esistono nella realtà ragazzine del genere, pronte a innamorarsi di uomini più grandi e con tanta voglia di emergere. La giovane attrice risponde: "Il film è sicuramente estremizzato, ma è vero che le ragazze di oggi, me compresa, tendono a osservare non gli uomini ma certo i ragazzi più grandi".

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    BeatAurora
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    Utente Gold
    00 25/06/2005 20:45
    Credo che questo film sia davvero molto interessante e sicuramente da vedere, proprio per le tematiche che tocca...

    [SM=x660265] per averlo segnalato..

    Ciao Ní
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