Baghdad, 24 ottobre 2005
Una ventina di morti e una quindicina di feriti, tra cui 3 fotografi e 2 operatori tv dell'Associated Press. E' questo il bilancio provvisorio dell'attacco terroristico al Palestine, alberghi in cui alloggiano molti giornalisti internazionali, al centro di Baghdad. Coinvolti nell'attacco anche gli hotel Sadir e Sheraton, che si trovano nella stessa zona.
L'attacco al Palestine sarebbe stato condotto con due razzi e un camion bomba. Alla guida del mezzo ci sarebbe stato un kamikaze che, per avvicinarsi all'albergo, ha approfittato di un momento di disattenzione delle guardie, che si preparavano per l'Iftar, il pasto serale che segna la rottura del digiuno quotidiano durante il mese sacro islamico del Ramadan.
Secondo le ricostruzioni iniziali una prima vettura è scoppiata di fronte alla sede del ministero dell'Agricoltura, nei pressi dell'hotel Sadir. Un'altra, guidata da un kamikaze, è esplosa contro il muro di cemento che proteggeva l'accesso agli albeghi, così da aprire la strada al camion bomba, condotto da un altro kamikaze. E proprio la deflagrazione di quest'ultimo, a fianco dell'ingresso del Palestine, avrebbe provocato la strage. Sembra che il piano terra dell'hotel sia stato completamente devastato.
Secondo fonti ufficiali i terroristi volevano rapire i giornalisti
"Solo il coraggio e la prontezza dei nostri soldati hanno fatto fallire l'intento dei terroristi di occupare l'Hotel Palestine e prendere in ostaggio dei giornalisti stranieri". Lo ha detto Muafaq Al Rubai, il consigliere per la sicurezza nazionale irachena, alla tv satellitare araba Al Arabia. Al Rubai, interpellato dal giornalista, ha detto che "una decina di terroristi, ai quali avrebbero dovuto aggregarsi altri a bordo di autobombe, hanno tentato di fare irruzione nell'albergo, ma i nostri uomini, ingaggiando uno scontro a fuoco, li hanno fermati"."Le forze dell'ordine - ha concluso - stanno setacciano le zone adiacenti per prendere alcune persone che sono riuscite a dileguarsi".
Incolume l'unica giornalista italiana ancora a Baghdad
Sta bene la giovane freelance Barbara Schiavulli, l'unica giornalista italiana che si trova ancora nella capitale irachena. La Schiavulli, che alloggia in un albergo ad un paio di chilometri dal luogo delle deflagrazioni, non è stata coinvolta nelle deflagrazioni.
Giornalisti italiani sarebbero stati avvertiti nei giorni scorsi
L'attacco al Palestine era stato in qualche modo preannunciato a quattro giornalisti italiani della carta stampata presenti a Baghdad per il periodo del referendum costituzionale e tornati da poco in Italia. Negli ultimi giorni di permanenza nella capitale irachena i giornalisti avrebbero ricevuto avvertimenti circa l'opportunità di lasciare Baghdad e in particolare l'albergo.
fonte rainews