00 14/12/2005 15:25
Charles Baudelaire nacque a Parigi il 9 aprile 1821.
La vita del giovane Baudelaire appare pericolosamente dissipata agli occhi della madre e del patrigno, dalla vita sregolata che il poeta conduce; per riportarlo sulla retta via, la famiglia riunita in consiglio, decide di allontanarlo da Parigi e nel giugno del 1841 Baudelaire lo imbarcano su una nave diretta in India a Calcutta. Ma giunto alle Mauritius, in preda a una profonda crisi di nostalgia, Baudelaire si rifiuta di proseguire il viaggio e rientra a Parigi. Da quel viaggio maledetto e umiliante, il poeta riporterà comunque il suo amore per l'esotismo, che riapparirà quindici anni dopo nell'opera Fleurs du mal.
Poco dopo il rientro a Parigi, Baudelaire incontra Jeanne Duval, la mulatta che ispirerà la sua poesia, con la quale inizierà un lungo e appassionato amore; raggiunta la maggiore età entra in possesso dell'eredità paterna. Deciso a vivere una vita fuori da ogni tutela, dichiara alla famiglia la sua volontà di "farsi autore". Ma la famiglia sembra non accettare questa condizione e nel 1844 il patrigno riunisce un consiglio di famiglia per interdire il giovane e affidare il suo patrimonio all'amministrazione di Ancelle, notaio a Neuille. L'anno dopo Baudelaire tentò il suicidio e poi uscirono le sue prime critiche d'arte e le sue prime poesie. Ritentò il suicidio nel 1861 e, nel 1864, dopo un fallito tentativo di farsi ammettere all'Acadèmie francaise, lasciò Parigi e si recò a Bruxelles.

Ormai malato di afasia, Baudelaire cercò nelle droghe (hashish, oppio) e nell'alcol il sollievo alla malattia cheil 31 agosto del 1867, dopo la lunga agonia della paralisi, lo uccise. Dall’esperienza della malattia e dalla volontà di sfuggire alla realtà, sono ispirati i Paradis artificiels del 1861.


è una creazione di Carlotta Ricci
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