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La reincarnazione? Un errore della memoria

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    00 03/04/2007 20:00

    Avete mai avuto dei “deja vu”? Vi è mai sembrato di ricordare esperienze strane e misteriose vissute in una vita precedente? Siete stati vittime di un rapimento da parte degli alieni?
    La cosa potrebbe a prima vista far sorridere, in realtà si tratta di un problema serio, più diffuso di quel che sembra. Secondo un recente studio chi ne soffre è più portato degli altri a confondere le fonti delle informazioni che immagazzina nel proprio cervello.
    Maarten Peters della Maastricht University (Olanda) ha intervistato i pazienti di un terapista della reincarnazione che, grazie all’ipnosi, aiuta i propri clienti a ricordare esperienze vissute in “vite precedenti”. Peters ha chiesto ai volontari di leggere una lista di nomi sconosciuti. Il giorno dopo alle stesse persone è stata mostrata una lista contenente, oltre a quei nomi, nomi nuovi e nomi di personaggi famosi: i volontari che sostenevano di accusare il ricordo di vite passate hanno fatto maggior confusione rispetto agli altri nell’attribuire i nomi delle celebrità alla lista corretta.
    In pratica chi crede di aver vissuto vite precedenti commette un errore di attribuzione nel definire la fonte del ricordo: secondo gli psicologi questo è il primo passo verso la formazione di false memorie.
    Jim Tucker, uno psichiatra dell’Università della Virginia (USA), si è spinto oltre, sostenendo che chi segue questo tipo di terapie sulla reincarnazione è più portato a sviluppare problemi psichici. Ma occorrono verifiche più precise.




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    00 03/04/2007 21:20
    Interessante davvero!!!

    erto è facile a credersi, piuttosto che un'anima che vive in più corpi e in tempi diversi...
    D'altro canto chi può dire fin dove arriva il cervello, e fin dove arriva la realtà?

    Da piccola ho fatto un sogno, molto reale, talmente reale che credevo di aver vissuto davvero quell'esperienza, dimenticata perchè traumatica...
    Dopo qualche anno quando ho raccontato l'accaduto mi hanno risposto che l'ho solo sognato...ma io non ne ero tanto convinta...ma ora credo proprio che lo fosse davvero.

    Quello che cerco di dire è che il cervello è strano....quando ad esempio uno è sotto shock, ad esempio, difficilmente ricorda quello che vive in quel momento. E' una reazione della mente...

    Il cervello è molto complicato...
    Ad esempio le testimonianze di persone che "muoiono" per pochi minuti, o meglio, il cuore smette di battere e quindi per qualche istante il cervello non riceve più il sangue, raccontano di quegli istanti che hanno visto, chi la luce, chi un parente morto da tempo, che andava a prenderli o che li accompagnavano, ma in realtà perchè non può essere solo un sogno....molto reale?
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    00 03/04/2007 23:41
    Certo che questo mette in discussione molte cose...come appunto quello di cui hai accennato tu...sono tanti i racconti di persone che sono ritornati alla vita, ed hanno descritto quei momenti diciamo di coma come momenti di serenitá. Sogno? ma...si sogna anche in quel breve momento?

    [SM=x660200]

    [Modificato da BeatAurora 03/04/2007 23.42]

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    00 04/04/2007 07:13
    Io so che il momento in cui si sogna, anche la notte è brevissimo anche se il sogno sembra lungo...in realtà è solo in una fase del sonno che si riesce a creare delle immagini nel cervello che diventano sogni...appena ho tempo vorrei fare una ricercasu internet sui momenti del sonno e del sogno...l'ho sempre trovato molto interessante...

    Il cervello infondo ha potenzialità a noi sconosciute...è un equilibrio di sostanze chimiche infondo...insomma...secondo me c'è tanto nel nostro cervello anche quando qualcuno si reca a fare la scrittura, sai quella ceh ti dice che parli con un morto....io non ho esperienza diretta di sta cosa, ma a volte credo che ci sia davvero un energia particolare ceh rende questi medium particolarmente sensibili, ma quando fanno loro domande diciamo così, chiave, il medium risponde correttamente perchè è il defunto che glie lo comunica o il cervello di chi sta facendo la scrittura?
    Io ho un esperienza particolare che tutt'ora porto nel cuore e lo porterò sempre.
    Anni fa lavoravo fianco a fianco con un ingegnere, eccezionale, con cui avevo un bel rapporto...lui aveva una vita piuttosto solitaria, e si era molto affezionato a me, anche perchè io ero giovanissima e quello il mio primo lavoro...poi mia madre era appena mancata e con lui mi lasciavo andare a confidenze, e a sfoghi tutti i giorni.
    Una domenica del 95, il 7 maggio per l'esattezza, la notte non ho dormito nulla, sveglia fino alle cinque non c'era verso che io prendessi sonno.
    Al lavoro il mattino dopo un collega che incrocio in magazzino vede il mio stato comatoso e mi chiede il motivo per cui ho passato una notte d'inferno...non ho saputo rispondere, era la prima volta che mi capitava...

    Quella stessa mattina arriva la notizia che la sera prima tardi l'ingegnere era morto in casa per un malore....
    Non ti dico quanto ci ho sofferto, gli ero molto affezionata, ricordo che io non avevo ancora collegato nulla del fatto, quando tutti raccolti in un ufficio mi si avvicina il collega con cui avevo parlato un paio d'ore prima e mi ha detto: Tu lo hai sentito, eri per lui la persona più cara in questi anni, e stanotte la tua insonnio è stata probabilmente qualcosa che tu hai percepito....

    Sono convinta di si, ma il merito non è mio, perchè quando è mancata mia madre non mi è successo nulla del genere....so ceh noi non siamo particolarmente sensitivi, ma l'ingegnere so che lo era un pochino...nei mesi precedenti mi aveva raccontato qualche strano segnale che aveva ricevuto...legato alla morte di sua madre di qualche mese prima..

    Dove stia la certezza non ne ho idea, ma il cervello è capace di fare cose di cui sappiamo pochissimo....

    La cosa strana di quella notte è che il mio cervello ha percepito qualcosa, ed io ero sveglia, ho sofferto d'insonnia...
    Beh...ora devo scappare...sono in ritardoooooooooooooooo

    Ma è troppo interessante questo argomento!




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