NEW YORK (6 luglio) - Effetto sauna per le balene? Oppure hanno deciso di mettersi a dieta? Nessuna delle due. I giganti del mare stanno dimagrendo a vista d'occhio ma per un banale motivo: non riescono a trovare cibo. Secondo gli scienziati la causa scatenante di questo fatto è il rapido riscaldamento delle acque dell'Artico, che avrebbe fatto scomparire i crostacei di cui si nutrono questi mammiferi.
Dal Pacifico di Nord Ovest al Messico il fenomeno è impressionante: il numero di balene "ossute" o "con le scapole sporgenti sottopelle" è in aumento per la prima volta da quando, tra 1999 e 2000, malnutrizione e malattie provocarono la morte di un terzo della popolazione dei cetacei. Finora non è diminuito il numero totale delle balene ma gli scienziati sospettano che l'emergenza sia solo all'inizio.
Il problema è, appunto, lo scarseggiare del cibo. Mentre i ghiacci dell'Artico si ritirano a causa dell'effetto serra, i crostacei che un tempo prosperavano nelle acque dello stretto di Berings hanno cominciato a scarseggiare. Il risultato è la balena "taglia Twiggy", sempre più spesso avvistata quest'anno nelle acque protette della Laguna di San Ignacio della Bassa California dove i giganti del mare passano l'inverno a svezzare la prole prima di tornare ogni estate tra i ghiacci dell'Artico.
Gli scienziati hanno anche notato che durante la migrazione, anziché procedere verso l'Artico a nuotate forzate, le balene si fermano a fare "merendine" frequenti lungo la strada. Questo tipo di alimentazione, però, ha i suoi rischi perché l'esposizione a nuovi cibi può mettere a contatto le balene con parassiti che possono risultare letali. Non solo, la ricerca di cibo spesso le spinge in posti per loro pericolosi. Come è capito quest'anno quando per ben due volte all'altezza del Golden Gate di San Francisco, esemplari risaliti in superficie a respirare dopo aver "cenato" con snacks sui fondali sono stati sventrati dalle eliche delle navi cargo che navigavano nella zona.
ilmessaggero