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Lady D.

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    00 11/07/2007 10:36
    «Carlo vuole uccidermi simulando un incidente»
    scrisse Diana 10 mesi prima della sua morte



    LONDRA (10 luglio) - "Carlo vuole uccidermi simulando un incidente d'auto per sposarsi di nuovo con Camilla". E' quello che scrisse in una lettera consegnata all'ex maggiordomo la principessa Diana dieci mesi prima del tragico schianto in auto a Parigi del 31 agosto 1997. La missiva è stata acquisita nell'inchiesta in corso nel Regno Unito sulle cause della morte delal principessa. «Questa fase della mia vita - si sfoga Diana nella lettera di dieci pagine - è molto pericolosa. Mio marito sta pianificando un incidente d'auto con la mia macchina, un guasto ai freni e una ferita mortale alla testa, in modo da sgomberare la strada per sposarsi di nuovo». La lettera, scrive oggi il tabloid britannico «Daily Express», è «agghiacciante» se si pensa che Diana è deceduta in una disgrazia non molto diversa da quella da lei temuta. E testimonia la paura crescente in cui la principessa era piombata.

    Il documento, mai pubblicato nella sua versione completa, è stato presentato ieri per la prima volta a un'udienza preliminare all'Alta corte di Londra. Finora, era stato sempre ignorato dagli agenti di Scotland Yard mobilitati per l'inchiesta in quanto non sarebbero mai emerse prove a supporto di un «complotto» pianificato dall'erede al trono o da qualche altro membro della famiglia reale britannica contro Diana. La lettera sarebbe stata consegnata personalmente dalla principessa all'ex maggiordomo Paul Barrel come «forma di assicurazione sulla vita».

    In seguito alle richieste dell'avvocato Michael Mansfield - ingaggiato da Mohammed Al Fayed, padre del fidanzato di Diana Dodi, anche lui morto nell'incidente d'auto a Parigi dieci anni fa - le parole scritte da Diana verranno, dunque, lette durante l'inchiesta-processo che avrà formalmente inizio il prossimo 2 ottobre.

    Secondo il legale la lettera trovata dagli investigatori non sarebbe completa. Mancherebbe, infatti, la prima pagina contenente la data e il nome del destinatario. Un altro giro di boa nel corso delle indagini è rappresentato dalla richiesta di comparire in giudizio inoltrata dall'avvocato Mansfield per principe Philip e per la sua consorte, la regina Elisabetta. Il presidente dell'Alta Corte Lord Baker ha, però, rifiutato di ammettere nuove testimonianze al processo, specificando che «non è appropriato né necessario chiedere al principe Philip spiegazioni su lettere che avrebbe scritto a Diana o interrogare la regina a proposito degli avvertimenti lanciati al maggiordomo Burrel circa l'esistenza di forze oscure al lavoro».

    Il no del giudice ha fatto infuriare il magnate dei grandi magazzini Harrods, convinto che il figlio Dodi e la principessa Diana «siano stati uccisi dai servizi segreti di Sua Maestà su mandato del duca di Edimburgo perché Diana aspettava un figlio da Dodi». «Il presidente dell'Alta Corte non lo ritiene appropriato né necessario, ma noi sì. E prima o poi riusciremo ad avere delle risposte. Non abbiamo nessuna intenzione di gettare la spugna», ha assicurato Al Fayed. Il principe Philip ha finora rifiutato qualsiasi forma di collaborazione con l'inchiesta.

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    00 31/08/2007 13:02
    Diana, i punti mai chiariti

    Sullo schianto a Parigi ancora dubbi

    Nonostante siano passati dieci anni dalla morte di Lady Diana e di Dodi Al Fayed, rimangono ancora oggi diversi punti mai chiariti. Da subito si è parlato di complotto: lo schianto sotto il tunnel dell'Alma a Parigi non fu un semplice incidente stradale, ma il risultato di una cospirazione alle spalle della principessa. A sostenere questa tesi è sempre stato il padre di Dodi, il miliardario Mohamed Al Fayed.


    I risultati ufficiali delle inchieste: secondo la polizia francese e quella britannica l'auto su cui viaggiavano Diana e Dodi si schiantò contro un pilastro del sottopassaggio dell'Alma perché l'autista, Henry Paul, era ubriaco.

    La teoria del complotto: Mohamed Al Fayed ha sempre sostenuto che l'incidente fu provocato da agenti del servizio segreto britannico MI-6, su richiesta della casa reale, in particolare del principe Filippo. Secondo Al Fayed, i Windsor volevano impedire che la madre del futuro re d'Inghilterra sposasse un musulmano. A provocare l'incidente sarebbe stato un improvviso bagliore nel tunnel dell'Alma o addirittura un'auto che avrebbe tagliato la strada alla Mercedes dei due fidanziati. Questo, secondo il padre di Dodi, spiegherebbe anche il ritardo di mezz'ora dell'ambulanza.

    La lettera di Diana: Mohamed Al Fayed sostiene che la sua teoria è suffragata anche da una lettera che l'ex maggiordomo di Diana, Paul Burrel, disse di aver ricevuto dalla principessa dieci mesi prima dell'incidente. Nella missiva Diana accusava l'ex marito Carlo di volerla uccidere. "Mio marito sta progettando un incidente con la mia automobile", recitava la lettera, "una manomissione ai freni, per eliminare ogni ostacolo e potersi risposare".

    La gravidanza di Diana: un altro motivo che secondo Mohamed Al Fayed avrebbe spinto i reali britannici a ordire il complotto fu la presunta gravidanza della principessa. Per i Windsor sarebbe stato inaccettabile che i principini William e Henry avessero un fratellastro. Già sulla paternità si susseguirono voci discordanti tra chi la attribuiva a Dodi e chi ad altre conoscenze di Diana. Ma a gennaio 2004 arrivò una testimonianza importante: il medico legale John Burton, in una dichiarazione al Times, affermò, avendo assistito all'autopsia, di potere escludere che Lady D fosse incinta.

    Una seconda automobile nel tunnel dell'Alma e il suicidio del fotografo: nell'incidente sarebbe stata coinvolta, non si sa con quale dinamica, anche una Fiat Uno bianca, di cui fu stata accertata la presenza. A bordo dell'auto ci sarebbe stato il fotografo James Andanson, trovato morto in un bosco tre anni dopo. Il suo caso è stato archiviato dalla polizia francese come suicidio.

    Sta di fatto che su quell'incidente avvenuto il 31 agosto del 1997 sono state aperte diverse inchieste, l'ultima in Gran Bretagna è ancora in corso.


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    00 31/08/2007 13:07
    Scheda dell'incidente






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    00 03/09/2007 10:31
    Camilla minaccia l'entourage di Carlo
    «Aspettate solo che io sia regina...»


    LONDRA (2 settembre) - «Aspettate che io sia regina...». Camilla ha minacciato di vendicarsi dell'entourage del marito Carlo che le ha fatto fare una figuraccia per il requiem di venerdì scorso in onore di Diana nel decennale della morte. Ed è poi partita con la figlia, il genero e due amiche per una crociera nel Mediterraneo, dopo essersi fatta confortare dall'ex marito.

    Secondo rivelazioni del tabloid domenicale "News of the World", la Duchessa di Cornovaglia (il titolo nobiliare le fu concesso quando nell'aprile 2005 sposò l'amante di lunghissima data) ha perso le staffe con i più stretti collaboratori del marito. A suo giudizio sono stati proprio i loro «cattivi consigli» a farle accettare in un primo tempo l'invito dei principini Harry e William per il requiem di Diana e a costringerla a dare forfait quasi all'ultimo momento, su pressione della regina Elisabetta e davanti alla feroce ostilità dei sudditi. Ad un certo punto avrebbe sbottato: «Aspettate che io sia regina...». Nel senso che, quando sarà insediata sul trono, potrà regolare i conti, comandare, influenzare le decisioni della corte, cacciare i cattivi consiglieri.

    Anche Carlo ha dovuto subire una scenata della moglie che, senza di lui, è partita per il sud della Francia, per una crociera mediterranea a bordo di un lussuosissimo yacht di un miliardario inglese, Donald Gosling. Si è fatta accompagnare dalla figlia Laura, dal genero Harry e da due amiche. Particolare curioso: venerdì, mentre il resto della famiglia reale era a Londra per il requiem di Diana, la sessantenne Camilla ha incontrato nella sua villa di campagna nel Wiltshire l'ex marito Andrew Parker Bowles, dal quale ha divorziato nel 1994, dopo 21 anni di matrimonio. Il tabloid domenicale "Sunday Express" ha pubblicato oggi una foto dell'uomo mentre usciva in auto, venerdì, dalla villa dove si trovava l'ex consorte. «L'ex di Camilla fornisce una spalla su cui appoggiarsi», titola in grande il giornale. Andrew Parker Bowles e la sua seconda moglie Rosemary sono stati a più riprese a cena da Carlo e Camilla nella residenza campestre di Highgrove.


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    00 03/09/2007 10:32
    [SM=x660480] Problemucci per Carlo???!!! [SM=x660204]

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    00 09/10/2007 21:46
    Lady Diana, i giurati sul luogo del delitto: sosta al Ritz


    PARIGI (9 ottobre) - L'inchiesta sulla morte di Diana e Dodi al Fayed porta i giurati a Parigi sul luogo dell'incidente. Oggi occhi puntati sull'hotel Ritz dove la sera del 31 agosto 1997 - la sera dell'incidente mortale sotto il tunnel del ponte dell'Alma - Diana e Dodi cenarono prima di uscire. Ieri i giurati dell'inchiesta che si è aperta il 2 ottobre scorso presso l'Alta Corte di Londra - giurati che proprio ieri sono arrivati a Parigi per due giorni di sopralluoghi - hanno effettuato due visite, una delle quali con il buio, sotto il tunnel del ponte dell'Alma. In serata, gli undici giurati hanno rifatto il percorso seguito il 31 agosto 1997 dalla Mercedes guidata da Henri Paul, dall'Hotel Ritz di proprietà di Mohammed al Fayed, il padre di Dodi padre di Dodi, al tunnel, quindi dal luogo dell'incidente all'ospedale Pitie-Salpetrie dove la Principessa Diana è deceduta.

    L'autobus che trasportava i giurati si è anche fermato nel luogo in cui l'ambulanza che aveva a bordo Diana fece una sosta quella sera a causa del peggioramento improvviso delle condizioni della donna. I medici lottarono per salvarle la vita, poi l'ambulanza ripartì in direzione dell'ospedale, ma non molto tempo dopo il ricovero, alle 2.06 locali, Diana morì per un arresto cardiaco.

    Ai giurati è stato anche fatto vedere l'ospedale Hotel-Dieu, davanti al quale l'ambulanza diretta al Pitie-Salpetrie passò. La settimana scorsa il giudice inquirente ha spiegato che la durata del trasferimento di Diana in ospedale è stata oggetto di contestazioni: la principessa avrebbe dovuto essere portata al più vicino Hotel-Dieu, è stato sostenuto da alcuni. Il primo sopralluogo sotto il tunnel è stato effettuato dai giudici nel primo pomeriggio di ieri. Per l'occasione è stato fermato e deviato il traffico nella zona.

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