Arafat

RAMALLAH (12 agosto) - Ashraf al-Kurdi, per 18 anni medico personale di Yasser Arafat ha detto alla stampa araba che il leader palestinese fu deliberatamente infettato con il virus dell'Aids, ma che la vera causa della sua morte sarebbe stato un avvelenamento: «Nel sangue di Arafat era presente il virus dell'HIV - afferma al-Kurdi - ma questo gli venne iniettato deliberatamente poco prima della sua morte, mentre la vera causa del decesso è stata una pozione di veleno».

Al-Kurdi rileva che, a differenza di quanto accaduto negli anni passati, nelle ore in cui le condizioni di salute del rais peggiorarono, nessuno della famiglia lo chiamò. «La moglie - dice - mi impedì persino di visitarlo nell'ospedale di Parigi dove era ricoverato», così come gli sarebbe stato proibito di ispezionare il cadavere dopo il decesso.

Sulle cause della morte di Arafat, avvenuta nel novembre del 2004 a 75 anni, l'Autorità palestinese costituì una commissione di inchiesta che si concluse con un nulla di fatto. Gli esperti palestinesi esclusero sia l'Aids che l'avvelenamento, ma ammisero di non essere stati in grado di accertare cause alternative. Le dichiarazioni di al-Kurdi sono rimbalzate in Israele dove da tempo circolano svariate interpretazioni sulle vere cause della morte di Arafat.

ilmessaggero