Le "ciampate" del diavolo

CASERTA - Si racconta che a lasciare le oltre cento impronte lungo il pendio del vulcano di Roccamonfina, in provincia di Caserta, sia stato Lucifero cadendo sulla terra. Per queste sono state chiamate le “ciampate del diavolo”. Gli scienziati dell'equipe del paleoicnologo Paolo Mietto ha, però, dimostrato che a lasciare le orme non è stato il diavolo ma alcuni dei più antichi antenati della specie umana, l'Homo erectus europeo. Secondo gli studiosi, come riferisce Il Mattino, quelle cento “ciampate” divise in sei piste sarebbero state lasciate da almeno tre ominidi, alti non più di un metro e mezzo. Mietto ha, inoltre, confermato che le impronte sul banco di tufo vulcanico, per secoli attribuite dalla fantasia popolare a Lucifero, possono essere collocate tra i 320mila ed i 280mila anni fa.

Le “ciampate del diavolo”, delle quali si sono occupate anche le riviste internazionali come Nature, si trovano precisamente a Foresta, una frazione del comune di Tora e Piccilli. Sono state riconosciute in via ufficiale nel 2003 e, a partire da sabato 6 ottobre, saranno aperte al pubblico.

ilmessaggero