La taglia aumenta a 35mila euro
Giornata di preoccupazione nel parco d'Abruzzo, dopo l'ufficializzazione della morte di 5 orsi, di cui due pare per cause naturali, due lupi e due cinghiali. La strage di animali, denuncia il Wwf, è stata ordita a base di stricnina. Il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, si è recato a Pescasseroli, per fare il punto sulla vicenda. Intanto è salita a 35.000 euro la taglia sui responsabili dell'uccisione dei tre orsi.
L'ipotesi stricnina, è avvalorata dal fatto che il veleno avrebbe già colpito uccidendo alcune capre le cui carcasse sono state ritrovate proprio nella stessa zona. Intanto ad entrare immediatamente in azione è stata la task force inviata dal Corpo Forestale in Abruzzo, composta da 40 uomini, attiva 24 ore su 24 in difesa di una specie da tempo gravementeminacciata di estinzione. Immediate e durissime le reazioni di condanna da parte del mondo politico e ambientalista. Per Cesare Patrone, Capo del Corpo forestale dello Stato il caso dei cinque orsi avvelentati rappresenta il gesto scellerato di alcuni irresponsabili che "a causa del loro
comportamento criminale, rischiano di compromettere il prezioso patrimonio biologico della specie in via di estinzione. E' proprio su questi emarginati - ha detto Petrone che occorre agire con assoluta fermezza e far comprendere loro la possibile coesistenza tra le specie selvatiche e le attivita' produttive di montagna".
Una taglia da 35mila euro
E' salita a 35.000 euro la taglia sui responsabili dell'uccisione dei tre orsi nel Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Ai 10.000 euro stanziati dal Wwf si sono aggiunti i 10.000 euro messi a disposizione dal tesoriere dei Verdi, Marco Lion. Altri 10.000 euro sono stati aggiunti "personalmente" dal senatore di Alleanza Nazionale, Marcello De Angelis e oggi sono arrivati i 5.000 euro della Giunta Provinciale dell'Aquila.
Ordinata un'ispezione
"Ho deciso di inviare un'ispezione al Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm) sulle procedure adottate dall'ente nella comunicazione dei fatti che avvengono all'interno dell'area protetta". Lo ha annunciato il ministro dell' Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio. "Mi è stato confermato - ha detto il ministro - che i due cuccioli sono deceduti per cause naturali, manderemo comunque una verifica".
"Una legge contro eco-reati"
Dopo il vertice con i responsabili del parco Nazionale dell'Abruzzo, il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio ha promesso di intensificare i controlli per evitare il ripetersi di simili episodi, e l'intenzione di presentare una legge contro gli eco-reati. Tre le proposte del ministro ci sono quelle di triplicare il numero dei Forestali che operano nelle aree protette ed evitare la vendita indiscriminata di veleni stabilendo pene più severe per chi commette reati ambientali.
"Ci costituiremo parte civile - ha annunciato Pecoraro Scanio - contro chi ha fatto questo scempio".
tgcom