00 11/10/2007 18:27
Il problema più grosso? Rispettare il Corano

MOSCA (10 ottobre) - Da buon musulmano il medico malaysiano Sheik Muzzafar Shukor è partito oggi da Baikonur con un breviario che gli renderà possibile rispettare con scrupolo i precetti religiosi e svolgere gli impegnativi compiti che lo attendono nello spazio. Muzzafar, primo cosmonauta musulmano, è stato lanciato in orbita su una Soyuz e si appresta a raggiungere la stazione spaziale Iss.

Non è il primo della sua religione a separarsi dalla gravità terrestre, ma è il primo che avrà seri problemi a praticarne le regole. I suoi predecessori, entrambi ospiti di navicelle spaziali, sono stati un principe lasciato libero di seguire i precetti secondo coscienza e un'americana di origine iraniana con spirito laico.

Per Muzzafar il discorso è diverso: fior di teologi del suo paese si sono scervellati per trovare una soluzione a problemi apparentemente insormontabili, come l'obbligo di pregare almeno cinque volte per ogni sorgere del Sole. A bordo della Iss, le albe ammontano a 16 al giorno, e pregare per 80 volte nelle 24 ore sarebbe incompatibile col lavoro che comunque c'è da fare.

Un altro quesito è legato alla velocità di 27.000 chilometri orari della stazione: in quelle condizioni, la Mecca, punto d'orientamento di ogni preghiera, cambia troppo rapidamente posizione. La posa classica dell'ossequio al Creatore, in ginocchio e con le rituali prostrazioni, risulta poi poco praticabile in assenza di gravità. Infine costituisce un problema il cibo, che deve essere halal (cioè preparato secondo le regole sacre).

C'è bisogno di un catechismo ad hoc, e anche di qualche ritrovato tecnico. Ecco quindi il manuale per il perfetto credente in orbita: anzitutto, le regole vanno comunque seguite, ma nei limiti del possibile. La direzione della Mecca potrà essere anche un po' approssimativa, e comunque gli imam malaysiani hanno pensato a un apparecchietto elettronico che indicherà più o meno la posizione della città sacra. Il cibo «va consumato solo nella quantità necessaria per placare il senso di fame». Per la corretta posizione di preghiera, non rimane che esercitarsi e fare del proprio meglio, confidando nella clemenza divina.

Muzzafar è il primo musulmano in assoluto a trovarsi nello spazio durante il mese di Ramadan. Certo non avrebbe avuto senso per lui la norma secondo cui ci si può nutrire solo dopo il tramonto. Il breviario risolve così il problema: l'importante è rispettare il Ramadan quando ci si trova sulla Terra.

Il medico malaysiano resterà sulla Iss solo nove giorni, durante i quali effettuerà soprattutto esperimenti destinati a scoprire il comportamento delle cellule tumorali in assenza di gravità. Tornerà a terrà con l'attuale comandante della stazione il quale verrà sostituito - e anche questo è un avvenimento che può essere definito storico - dalla americana Peggy Whitson. Sarà la prima donna ad assumere una tale responsabilità.


ilmessaggero
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