00 27/09/2008 10:48
Ma l'esperto smentisce: non c'è evidenza




PARIGI (25 settembre) - Aumento del rischio di sviluppare la sclerosi a placche dopo uno dei vaccini contro l'epatite B. Sotto accusa l'Engerix B a quanto rivela il quotidiano francese Le Monde, che ha preso visione dello studio condotto dal professor Marc Tardieu, primario del servizio di neuropediatria all'ospedale parigino “Bicetre”.

L'esperto italiano Ma per il responsabile del dipartimento della Salute pubblica dll'Istituto Mario Negri di Milano, non c'è nessuna evidenza della correlazione. «Il problema - ha rilevato - sembra confinato in Francia. Non c'è una forte evidenza del legame tra il vaccino antiepatite e la comparsa della sclerosi a placche, mentre è certo che grazie al vaccino si risparmiano numerose morti per epatite B». Il problema di un eventuale legame fra il vaccino antiepatite e il rischio di malattie che colpiscono la mielina che riveste e protegge le connessioni tra le cellule nervose (demilienizzanti) «è comunque affrontato e oggetto di osservazioni in tutto il mondo». Finora sono stati condotti studi molto estesi, che comprendono fino a quattro milioni di persone, «ma in nessun luogo è stato evidenziato un rischio maggiore nei vaccinati rispetto ai non vaccinati».

Lo studio francese Secondo lo studio francese invece l'aumento di rischio non è stato riscontrato per tutti gli altri vaccini contro l'epatite B, mentre nel caso di Engerix B aumenterebbe per 1,74 il numero dei decessi. Le autorità sanitarie francesi hanno lanciato una «perizia approfondita» per capire se sia il caso di modificare la raccomandazione di vaccinare i neonati per prevenire una malattia che causa 2.800 morti l'anno.


ilmessaggero
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