Haiti, la voce dei social network
Informazioni sul web sul dopo-terremoto
I social network continuano a garantire un flusso costante di informazioni da Haiti, soprattutto attraverso Twitter. I protagonisti dei racconti sono gli stessi divenuti celebri in queste ore: il medico reporter della Cnn Sanjay Gupta, il giornalista dj Carel Pedre, il cittadino trasformatosi in cronista Frederic Dupoux. Ecco una breve sintesi dei messaggi pubblicati in rete tra la notte e le 13.45 ora italiana.
SANJAY GUPTA (Cnn): "Non e' stata riattivata l'elettricita', sto twittando grazie alla connessione satellitare e ad un generatore elettrico. Sento colpi di arma da fuoco qui vicino. Non ho mai visto cose del genere prima. Anche se odio dirlo, sembra una situazione senza speranza. I cadaveri sono ancora nelle strade. Mi chiedono se posso dare aiuto: certo che lo faro', sono un reporter, ma innanzitutto un medico".
CAREL PEDRE: "L'ultima scossa e' stata breve ma molto forte (un sisma 4,7 Richter ha colpito Haiti stamani, ndr). Ci sono migliaia di persone nelle strade. Il governo deve prendere il timone e portarci speranza. Sono gia' passate oltre 24 ore!".
FREDERIC DUPOUX: "Un mio amico mi ha chiamato poco fa dicendomi che l'acqua sta salendo... sono solo voci, la gente non capisce piu' cosa stia accadendo in realtà". "Ho difficoltà a comunicare ora, le linee sembrano di nuovo down".
TESTIMONE SU YOUTUBE: "Se non interviene qualcuno ci saranno disordini civili. Mi hanno riferito che la gente vive nel panico costante. Non solo per nuove scosse, ma perche' da quasi due giorni nella capitale manca la luce e al calar delle tenebre si scatena il terrore. I detenuti fuggiti ieri dal carcere diffondono false notizie di allarmi Tsunami per far allontanare la gente dai centri abitati e avere mano libera".
tgcom