00 07/11/2006 09:20
Uno dei più affascinanti misteri della storia, per di più contornato da un alone leggendario riguarda la Maschera di Ferro: quell'uomo dal volto perennemente nascosto, rinchiuso tutta la vita nelle oscure profondità di una segreta.
Quando, il 19 novembre 1703, il prigioniero morì nel, tristemente noto, carcere parigino della Bastiglia, portò nella tomba per sempre il segreto della sua identità! Anzi, probabilmente, oggi non si conoscerebbe nemmeno il fatto, se uno dei più grandi scrittori e filosofi francesi, Voltaire, non lo avesse reso noto nel 1751, in un saggio dedicato al suo popolo.
In realtà la prima notizia scritta su questo enigmatico personaggio risale all'ottobre 1711, quando Carlotta Elisabetta d'Orleans - cognata del re sole -scrisse una lettera a sua sorella Sofia di Hannover, madre del futuro re d'Inghilterra Giorgio I
Riferendosi alla Maschera di Ferro diceva:" un uomo è vissuto per lunghi anni alla Bastiglia e vi è morto mascherato. Aveva sempre al suo fianco due Moschettieri, pronti ad ucciderlo se si fosse tolto la maschera. Ha mangiato e dormito mascherato, per il resto è stato ben trattato e ben alloggiato e gli hanno dato quanto desiderava. Era molto devoto e leggeva di continuo. Non si è mai potuto sapere chi fosse".
La storia di questo sventurato prigioniero comincia nel lugubre carcere di Pinerolo, presso Torino.
Oggi non esiste più, ma con i tre massicci bastioni rettangolari e le cinque torri rotonde, era un'altrettanto scomoda versione della Bastiglia francese.
Oltre alla maschera di ferro, ospitò vari personaggi tutti imprigionati per motivi politici e condannati a vita in quella fortezza.
Non sappiamo quando la Maschera di Ferro entrò nel carcere è invece noto che tentò di fuggire, riuscendo a scavare un cunicolo che dalla prigione sbucava all'aperto.
Il tentativo fallì e fu catturato in quello che ancora oggi si chiama" Vicolo Maschera di Ferro"
Del nostro personaggio misterioso se ne perdono le tracce fino al 1698, allorchè fa il suo ingresso alla Bastiglia.
Qui i riferimenti sono precisi perché nel registro della prigione il capo delle guardie, Andrè La Junca, annotò:" giovedì 18 settembre 1698, tre del pomeriggio. E' arrivato nella sua lettiga un prigioniero di vecchia data già custodito a Pinerolo, da tenere sempre mascherato e del quale il nome non si dice. L'ho fatto rinchiudere nella torre in attesa della notte, io stesso l'ho poi condotto, alle nove di sera, nella camera che avevo fatto approntare qualche giorno prima del suo arrivo. Il prigioniero sarà fornito di alimenti dallo stesso governatore".
Quando morì, senza essere mai uscito dalla Bastiglia, il prigioniero avrebbe dovuto avere 65 anni.
Con certezza, l'identità della Maschera di Ferro non l'ha conosciuta neppure Voltaire, che tendeva essenzialmente ad accendere la fantasia e stimolare l'interesse del lettore verso lo sventurato prigioniero.
E forse non si saprà mai chi fosse nascosto dietro quella terribile maschera, che in realtà sembra fosse non di ferro ma di velluto nero e che, con un sistema di molle, consentiva al prigioniero di mangiare.
Del Mistero si interessarono a più riprese illustri francesi: lo scrittore Victor Hugo e Alessandro Dumas, allo storico Duvivier e all'imperatore Napoleone.
Il risultato è che 45 uomini e perfino 3 donne, sono candidati all'identità dello sventurato che ha ispirato poemi, romanzi, films.
Secondo la versione più diffusa, la Maschera di Ferro nascondeva il gemello del re francese Luigi XIV e ciò per ragioni di Stato, per non creare conflitti in famiglia tra due pretendenti al trono! Secondo altri, invece del gemello si sarebbe trattato di un sosia dello stesso re, un individuo in grado di prendere il posto del Re Sole….senza che nessuno potesse accorgersene. E in quei tempi burrascosi, che preludevano alla rivoluzione francese, poteva essere una tentazione troppo forte per certe frange avverse.
Inoltre, quel periodo in cui si hanno notizie della Maschera di Ferro, dall'uscita dal carcere di Pinerolo all'ingresso alla Bastiglia, ha contribuito ad alimentare la leggenda.
Secondo quel si racconta a Pinerolo il misterioso essere sarebbe riuscito, aiutato da alcuni complici dall'esterno, ad evadere e a recarsi a Parigi ove avrebbe preso il posto del re Sole, comunemente consacrato dalla storia, non sarebbe che il vero personaggio della Maschera di Ferro, suo gemello o suo sosia.
Forse è un finale incredibile, ma non dimentichiamo che il fatto stesso sembra assurdo, eppure è reale!
fonte popobawa.it